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La Moviola di Como-Cagliari: cortocircuito con il VAR e confusione, Pezzuto stecca

Ivano Pezzuto | Foto Valerio Spano
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Duelli, provocazioni e un episodio su tutti hanno tenuto banco in Como-Cagliari, gara valida per l’undicesima giornata di Serie A e terminata sul punteggio di 0-0. Una partita gradevole che, però, ha trovato nella squadra arbitrale diretta da Ivano Pezzuto protagonisti non all’altezza, con la partecipazione del VAR nell’episodio più controverso del pomeriggio in riva al Lago.

Cortocircuito

La sfida si fa subito calda al 2′ quando arriva il primo duello, con relativa discussione verbale successiva, tra Mina e Morata. Lo spagnolo atterra il difensore del Cagliari, quest’ultimo in maniera involontaria lo colpisce con il gomito in fase di caduta e Pezzuto, correttamente, punisce la scorrettezza dell’attaccante del Como. Al 4′ timide proteste di Addai per un presunto intervento irregolare ai suoi danni da parte di Gaetano in area di rigore. Il fischietto della sezione di Lecce, ottimamente piazzato, lascia giustamente correre. Al 19′ arriva il vantaggio del Cagliari con l’autogol di Valle che devia in porta il cross di Palestra, ma dopo oltre due minuti la rete viene annullata in seguito alla On Field Review. Il VAR Aureliano e l’AVAR Fourneau, infatti, richiamano Pezzuto al monitor per un contatto a inizio APP (Attacking Possession Phase) proprio tra i due protagonisti finali, Palestra e Valle. Il primo colpisce leggermente il secondo sulla caviglia, recupera palla e fa partire la transizione, un contatto di campo e abbastanza irrilevante. Pezzuto, coperto e non nella migliore posizione, lascia giustamente correre e dopo quasi venti secondi arriva il gol degli ospiti. È qui che arriva il cortocircuito tra arbitro e VAR, perché Aureliano – come da direttive del designatore Rocchi – chiama al monitor il direttore di gara: in caso di dubbio (e non più solo di grave ed evidente errore) si può richiamare alla OFR. Deve essere però l’arbitro di campo a scegliere in totale autonomia se cambiare quanto deciso, ma Pezzuto non dimostra la personalità per mantenere la scelta fatta in campo e, come sempre accade, accetta il “suggerimento” intrinseco alla chiamata di Aureliano e annullato, sbagliando, il gol del Cagliari. Episodio chiave al quale nella prima frazione fa seguito soltanto il possibile giallo non mostrato a Zappa al 30′, con il capitano rossoblù che entra duro da dietro sulla caviglia di Diao: per Pezzuto non c’è imprudenza, ma semplice negligenza, con l’ammonizione che sarebbe stata la scelta corretta.

Cartellini

La ripresa si apre con Mina che usa il fisico in maniera eccessiva su Nico Paz, andando a bloccare con veemenza il 10 del Como una volta che si è liberato della sfera. Pezzuto correttamente lascia correre per il vantaggio, ma sbaglia nel non sanzionare a fine azione con il giallo il colombiano. Prima ammonizione del pomeriggio che arriva correttamente al 60′ per Addai in seguito a un intervento in ritardo e con step on foot ai danni di Folorunsho. Un minuto dopo nuovo contatto tra Mina e Morata, Pezzuto lascia correre scatenando le proteste plateali del capitano del Como. Sbaglia il fischietto pugliese a non sanzionare lo spagnolo, la fascia al braccio non può giustificare un atteggiamento di quel tipo come sottolineato dal designatore Rocchi in settimana dopo quanto accaduto con Ranieri in Fiorentina-Lecce. Nemmeno un minuto dopo, sempre al 61′, arriva comunque il cartellino per Morata: pallone giocato verso Caprile dal Cagliari, Mina si piazza nella linea di corsa di Morata per proteggere il proprio portiere e lo spagnolo, volontariamente, dà una spallata abbastanza violenta al colombiano. Pezzuto sanziona il capitano del Como, decisione corretta, ma che dimostra come un giallo pochi secondi prima avrebbe evitato il nervosismo successivo. Al 63′ intervento in ritardo di Perrone sulla caviglia di Esposito, manca l’ammonizione per l’argentino, mentre al 70′ è eccessivo il cartellino mostrato a Prati per perdita di tempo: il 16 del Cagliari, mentre si appresta senza ritardo a battere una punizione, decide di lasciare il compito a Mina venendo punito dal direttore di gara. Infine, dopo alcuni episodi collaterali (72′, Caprile anticipa Douvikas partito in netto fuorigioco, ma l’assistente assegna la rimessa laterale al Como; 76′ Nico Paz lamenta un fallo di Adopo, ma non c’è irregolarità; 81′ Borrelli punito durante un tentativo di pressing per un fallo che non c’è su Smolcic), Pezzuto fa confusione all’88’: prima non fischia un fallo netto su Palestra al limite dell’area – con il rossoblù che non cade ma è comunque ostacolato irregolarmente da Valle – e poi punisce con il giallo eccessivamente Perrone che, nel prosieguo dell’azione, si fa recuperare proprio da Palestra e rubare il pallone alle spalle, con conseguente calcio del tutto involontario al rossoblù.

Matteo Zizola

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