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L'arbitro Aureliano della sezione di Bologna

La Moviola di Cagliari-Torino | Errori e difficoltà, Aureliano fatica

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Tanti piccoli errori contornati da due episodi ben più importanti che hanno portato a decisioni controverse, per non dire sbagliate. Gianluca Aureliano, direttore di gara della sfida tra Cagliari e Torino – terminata con la vittoria dei padroni di casa per 3-2 – non ha messo in mostra una prestazione sufficiente, tra la difficoltà nel seguire i ritmi alti della partita e fischi che non hanno convinto, tutt’altro.

Tra fischi mancanti e inversioni
Il fischietto della sezione di Bologna è subito messo alla prova al 4′ di gioco, quando Mina con esperienza allarga il braccio per rallentare l’ingresso in area di Ricci nella zona sinistra d’attacco del Torino. Un intervento non da rigore, con il centrocampista granata che si lascia andare con fin troppa facilità, ma comunque il colombiano ha rischiato. Molto più concreta e dubbia la spallata d Sanabria ai danni di Viola dalla parte opposta del campo. Il numero 10 del Cagliari, in una contesa aerea appena dentro l’area di rigore degli ospiti, viene travolto dall’irruenza dell’attaccante paraguaiano, con Aureliano che lascia correre ritenendo l’intensità del colpo del giocatore del Torino non meritevole di essere punita con il tiro dagli undici metri. Il VAR Marco Guida di Torre Annunziata e l’AVAR Francesco Meraviglia di Pistoia non richiamano il direttore di gara emiliano, tagliati fuori da una valutazione di campo che, per quanto rivedibile – il rigore appare più che possibile – non rientra nel chiaro ed evidente errore. Al 7′ è Adams a protestare per la trattenuta di Augello, dopo la quale arriva l’intervento a terra regolare di Scuffet che porta al contatto figlio della dinamica di gioco. Dubbi sulla difesa da parte del terzino ex Sampdoria, ma restano altrettanti dubbi sulla posizione di partenza dell’attaccante scozzese. Al 14′ il primo giallo dell’incontro, con Coco che superato da Viola interviene fermando il trequartista rossoblù in un classico episodio da SPA – fermare un’azione promettente – e dunque da ammonizione praticamente automatica. Al 23′ sbaglia Aureliano a non interrompere immediatamente il gioco dopo la netta spinta di Mina ai danni di Sanabria, con il colombiano che successivamente conclude a rete battendo Milinkovic Savic. L’arbitro lascia correre per poi tornare sulla propria decisione, scelta cervellotica e incomprensibile non essendoci gli estremi per un eventuale richiamo del VAR a posteriori, tanto che nemmeno il difensore colombiano protesta per il fischio. Al 34′ uno dei tanti piccoli errori di Aureliano che inverte una rimessa laterale dopo che è Vojvoda a toccare per ultimo – peraltro con il braccio – e non Zortea, con l’arbitro che invece assegna il possesso al Torino. Al 37′ altra scelta sbagliata e grave del fischietto classe ’80. Al limite dell’area entrano in contatto Viola e Coco, l’arbitro assegna la punizione dal limite al Cagliari, ma è il primo a colpire il secondo e non viceversa. Dal calcio piazzato successivo arriva la rete del momentaneo vantaggio rossoblù e, anche in questo caso, dubbi sulla posizione di Luvumbo non tanto per un fuorigioco che non c’è (come certificato dal VAR nel successivo silent check), quanto per la distanza inferiore al metro dalla barriera granata. Primo tempo che si chiude con il secondo giallo al secondo minuto di recupero, anche in questo caso da manuale con Lazaro che trattiene Luvumbo fermando una ripartenza pericolosa e dunque da SPA.

Gestione complicata
Più semplice la ripresa per Aureliano che, comunque, nel finale appare stanco e non mancano gli errori anche evidenti. Giuste le due ammonizioni, una per parte, tra il 54′ e il 60′. La prima ai danni di Masina che trattiene Piccoli dopo che l’attaccante rossoblù si era liberato ed era pronto ad attaccare la metà campo avversaria; la seconda diretta ad Adopo che, per fermare il movimento senza palla di Ricci, lo trattiene ricevendo il classico giallo da SPA. Al 93′, infine, il fischietto emiliano non sanziona un netto intervento irregolare in ritardo di Masina su Gaetano, lasciando correre e non fischiando una punizione in zona avanzata per il Cagliari. Fallo che, essendo fiscali, avrebbe dovuto portare anche al secondo giallo e dunque al rosso per il difensore della squadra di Paolo Vanoli. Da segnalare anche il prolungamento senza troppe giustificazioni del recupero da 4 minuti correttamente assegnato, decisione che ha trovato le proteste vibranti di Davide Nicola con i padroni di casa che provavano a resistere all’ultimo assalto del Torino. Anche in questo caso, per quanto giustificata, la reazione del tecnico del Cagliari avrebbe dovuto portare all’ammonizione, ma Aureliano non mostra il giallo. Chiudendo così una prestazione insufficiente non solo per le difficoltà nei due episodi chiavi citati, ma soprattutto per una gestione generale che non ha quasi mai convinto.

Matteo Zizola

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