Pomeriggio senza infamia e senza lode per Marco Serra, arbitro designato per Cagliari-Perugia, gara terminata con il punteggio di 3 a 2 per i padroni di casa. Bravo nell’unico episodio di rilievo della sfida, il fischietto di Torino non ha fornito però una prestazione sufficiente guardando alla gestione generale della partita.
Gomiti alti
Sesta apparizione stagionale in Serie B, gara numero 104 in totale in carriera nel campionato cadetto. Prima vittoria alla quarta occasione per il Cagliari con Serra come arbitro dopo che nei tre precedenti erano arrivati un pareggio e due sconfitte. La gara del fischietto classe ’82 si apre all’11’ quando l’assistente rileva una posizione di fuorigioco di Lapadula nella prima chance per il centravanti rossoblù, posizione che però sembra regolare e che, in caso di rete, probabilmente il VAR avrebbe certificato come tale. Al 15′ grosso rischio di Capradossi in area del Cagliari quando il centrale entra in scivolata su Olivieri appena dentro i 16 metri. L’ex Spezia interviene sì sul pallone, ma con la gamba di richiamo travolge l’avversario con il pallone che appare ancora nella disponibilità dell’attaccante. Sembra corretta la decisione di Serra, anche il VAR Marco Guida di Torre Annunziata conferma dopo un breve silent check. Al 28′ arriva il raddoppio del Cagliari ed è regolare la posizione di Lapadula al momento del tocco di Obert, come d’altronde mostrato dall’immagine VAR dopo la rete. Al 33′ Paz entra in ritardo su Nández all’altezza delle due panchine, Serra non estrae un cartellino giallo che ci starebbe per il colombiano, pur se l’intervento non appare duro. Un minuto dopo il direttore di gara non rileva un fallo netto di Curado su Pavoletti, braccio largo e che va a impattare sull’orecchio del numero 30 rossoblù. Non solo la punizione, ma anche il giallo è assente ingiustificato nell’occasione. Giallo che arriverà proprio per Pavoletti – giustamente – quando al 44′ colpisce con il gomito alto Dell’Orco. Resta l’incoerenza tra le due decisioni. In mezzo proteste Cagliari per un possibile rigore su Deiola al 42′, ma Iannoni anticipa il centrocampista per poi impattare con il fianco in maniera comunque corretta, mentre al 43′ Serra sbaglia a non rilevare un fallo su Makoumbou all’altezza della bandierina per poi fischiare punizione contro il congolese reo di aver toccato la sfera con la mano dopo essere caduto nella stessa occasione. Il primo tempo si chiude con le proteste del Cagliari quando l’arbitro non fa calciare l’angolo in chiusura del terzo minuto di recupero, decisione per certi versi corretta pur se estremamente fiscale.
Rigore ineccepibile
Sette minuti della ripresa e subito l’episodio più importante dei 90 minuti. Serra, in ottima posizione, rileva un fallo di Zappa su Strizzolo in area di rigore e fischia la massima punizione in favore del Perugia. Inutili le proteste di parte rossoblù, anche il VAR Guida conferma la decisione del fischietto torinese. Netto l’intervento del terzino sull’avversario, bravo a frapporre la gamba sinistra tra il piede destro di Zappa e la sfera, venendo poi colpito sulla caviglia. Il secondo tempo, al netto della correttezza del rigore, vede Serra confermare il pomeriggio non perfetto, come quando al 58′ nega un netto calcio d’angolo al Cagliari. Pur se con ottima visuale, l’arbitro non vede il tocco di testa di Kouan successivo a quello di Lapadula. Al 62′ viene ammonito Olivieri per proteste, ma ha ragione l’attaccante a chiedere un fallo per l’intervento di Obert nei suoi confronti. Serra concede al contrario la rimessa laterale in favore del Cagliari, decisione alquanto inspiegabile. Al 71′ Luvumbo scappa sulla destra a Paz che lo ferma con una trattenuta. Ammonizione per il colombiano, decisione corretta del fischietto torinese che, però, un minuto dopo grazia Melchiorri che ferma l’angolano con un intervento irregolare a bloccare una potenziale azione pericolosa per il Cagliari. La gara si chiude con l’ammonizione proprio per Luvumbo all’84’ per perdita di tempo, cartellino automatico e da manuale.
Matteo Zizola