Scontro salvezza dall’alto peso specifico quello tra Cagliari e Parma, terminato sul punteggio di 2-1 per I padroni di casa. Per una gara fondamentale nella lotta salvezza il designatore Gianluca Rocchi ha scelto un arbitro esperto, con Marco Di Bello che ha messo in mostra una prestazione di sostanza con pochi errori, la maggior parte per distrazioni più dei due assistenti che per sue mancanze.
Giallo Mina
Il fischietto della sezione di Brindisi ha condotto la sfida della Unipol Domus con personalità e dialogo, poche le sbavature e riuscito il tentativo di utilizzare un metro europeo. L’unico vero errore è nel primo episodio della gara, quando al 10′ Mina abbatte Sohm all’altezza dei 20 metri dalla porta di Caprile. Il difensore colombiano entra in maniera imprudente sull’avversario, un fallo da cartellino giallo non solo per tipologia, ma anche perché blocca una promettente azione d’attacco del Parma. Fortunato Mina che, diffidato, evita l’ammonizione che avrebbe portato alla squalifica nel prossimo turno, la trasferta di Bergamo contro l’Atalanta. Al 37′ dubbi per un’uscita di Suzuki, con il portiere degli ospiti che perde il pallone per poi recuperarlo quando è ormai fuori dall’area di rigore. La sensazione anche dal replay è che Suzuki tocchi la sfera oltre la linea dei 16 metri, manca dunque una punizione per il Cagliari e il giallo per il portiere giapponese. Il VAR è tagliato fuori, il portiere gialloblù non evita con il suo tocco di mano una chiara occasione da gol e dunque il suo intervento non è da rosso, con l’assistente video Paolo Mazzoleni che non può richiamare Di Bello alla On Field Review. Al 40′ vantaggio del Parma con Bonny, ma l’assistente alza la bandierina per segnalare il precedente fuorigioco di Camara, autore poi dell’assist per l’attaccante di Fabio Pecchia. Dopo un breve silent check viene confermata la posizione irregolare dell’esterno gialloblù, nettamente al di là del penultimo difendente del Cagliari.
Serenità
La ripresa continua sulla stessa falsariga del primo tempo, con Di Bello sempre attento e autorevole. Al 47′ Piccoli chiede un rigore per un presunto tocco con la mano di Vogliacco nell’area del Parma, ma il difensore gialloblù prende il pallone con il fianco. Da segnalare che anche in caso di deviazione con il braccio non ci sarebbero stati gli estremi per il tiro dagli undici metri, Vogliacco infatti va vicino a toccare con il gomito ma con l’arto a contatto con il terreno di gioco a protezione durante la scivolata. Al 54′ arriva la prima ammonizione, decisione fiscale di Di Bello visto anche quanto successo nel primo tempo con l’intervento di Mina su Sohm. A finire sul taccuino del fischietto di Brindisi è Camara, reo di un’entrata in ritardo su Zappa. Al 61′ leggero pestone di Vogliacco su Piccoli, ma non ci sono gli estremi per lo step on foot. Corretto assegnare la punizione – il difensore colpisce la punta del piede dell’attaccante bergamasco – così come è giusto non ammonire il giocatore del Parma. Al 74′ viene fermato per fuorigioco Piccoli che, effettivamente, è in posizione irregolare sul passaggio di Zappa deviato da Vogliacco. Unico dubbio la fattispecie dell’intervento dell’ex Genoa, ma è supportabile la valutazione di Di Bello che considera quella di Vogliacco una deviazione che non sana la posizione di Piccoli e non una giocata che l’avrebbe resa non punibile. Infine all’89’ ammonito Hernani che, dopo aver perso un pallone a metà campo, entra su Pavoletti in maniera dura e imprudente. Giusta la decisione del fischietto classe ’81, così come corretti sia i 5 minuti di recupero sia il minuto extra arrivato a causa del cambio effettuato da Pecchia e dei crampi patiti da Mina e Augello.
Matteo Zizola