Uno dei volti emergenti della classe arbitrale, questa la scelta del designatore Rocchi per la gara delicatissima tra Cagliari e Parma, andata delle semifinali playoff. Sesta direzione stagionale in Serie B per Andrea Colombo, classe 1990 che mai aveva arbitrato i rossoblù prima di oggi. Al VAR Luigi Nasca della sezione di Bari, stesso assistente video di Modena-Cagliari con l’ormai nota espulsione di Rog. Una partita diretta quasi senza macchia da Colombo, che può ritenersi promosso a pieni voti nonostante le polemiche finali.
Quiete
Pochi episodi di rilievo nella prima frazione, la gara prende la via imposta dal Parma e il Cagliari è poco aggressivo. Per il fischietto della sezione di Como è dunque facile condurre la sfida, con il primo e unico giallo al 29′ quando Estevez trattiene Mancosu ai 25 metri. Classico intervento da SPA – fermare un’azione promettente d’attacco – con il numero 5 rossoblù che ruba palla sulla trequarti e viene fermato per la maglietta dal giocatore del Parma. Al 34′ timide proteste del Cagliari quando Bernabé allontana il pallone ben oltre dopo che Colombo ha fischiato una punizione in favore dei padroni di casa, niente giallo ma solo un richiamo verbale per il parmense. Pochi secondi dopo è Rog a rischiare l’ammonizione, entrata in ritardo su Vazquez che però non trova la sanzione disciplinare del direttore di gara. L’intervento non è pericoloso, ferma sì una possibile ripartenza ma non si tratta di SPA perché l’azione è a circa 60 metri dalla porta di Radunovic e con la difesa ampiamente schierata.
Prime tensioni
Di ben altro tenore la ripresa, sia dal punto di vista della prestazione del Cagliari che delle polemiche. Nel post partita furente il direttore sportivo del Parma Pederzoli, che contesta ferocemente il rigore assegnato agli uomini di Ranieri per il momentaneo 2-2. Al 60′ primi attimi di tensione, Dossena entra in scivolata su Man colpendo chiaramente la sfera, ma lasciando poi la gamba alta e andando così sulla caviglia del romeno. Colombo indica la rimessa laterale per i Ducali, ma una punizione con giallo per il centrale rossoblù non sarebbe stato un errore. Giallo che arriva invece al 61′ per Vazquez che, nel liberarsi proprio di Dossena, colpisce al volto il difensore del Cagliari con il pugno e il gomito. Decisione corretta del direttore di gara, mentre manca l’ammonizione a Viola che appena entrato – siamo al 63′ – entra in ritardo con uno sgambetto volontario su Bernabé. Tra il 63′ e il 64′ timide proteste in due casi distinti da parte di Lapadula. Nel primo l’attaccante lanciato da Zappa cade a terra al limite dell’area dopo un contatto con Osorio, leggero e non punibile. Nel secondo il numero nove cade in area ancora dopo un contatto con Osorio, ma non sembra esserci nemmeno il tocco del difensore e anzi, Lapadula si lascia cadere rischiando anche di essere sanzionato per simulazione. Al 65′ altro giallo per il Parma, questa volta è Chichizola a finire sul taccuino di Colombo per perdita di tempo in occasione di un rinvio dal fondo. Al 67′ protesta Deiola che, dopo aver concluso da fuori area, viene a contatto con Juric, ma è corretta la decisione dell’arbitro di non punire una normale dinamica di gioco. Al 72′ ammonito Mihaila per un’entrata dura su Nández, gamba tesa all’altezza della caviglia e senza possibilità di prendere il pallone. A salvarlo dal rosso la velocità limitata dell’intervento, corretta ancora una volta la valutazione del fischietto di Como che, un minuto dopo, dimostra la propria personalità quando lascia riprendere il gioco al Cagliari nonostante Zanimacchia a terra dopo un contatto con Luvumbo a gioco fermo e fuori dal campo. L’esterno del Parma accentua un semplice buffetto sulla spalla, Colombo non cade nella trappola e mette la firma alla propria prestazione.
Tempesta
L’episodio contestato dal Parma e chiave dell’incontro arriva all’84’, con il rigore del 2-2 momentaneo per fallo di Mihaila su Luvumbo. Sono due i momenti da prendere in esame, il primo sul cross dalla destra verso Lapadula e il secondo il contatto tra il romeno e l’angolano. Sul traversone c’è un contatto aereo tra il numero nove rossoblù e il portiere del Parma Chichizola, ma vedendo le immagini sembra chiaro che Lapadula salti dritto senza entrare nel campo d’intervento dell’estremo difensore avversario che, semplicemente, sbaglia il tempo dell’uscita. Il fallo che porta al rigore è invece sì una furbizia di Luvumbo, ma anche un’ingenuità di Mihaila. Il numero 77 del Cagliari è bravo a mettere la gamba tra il pallone e il piede dell’avversario che, inevitabilmente, lo colpisce. Corretto anche non mostrare il secondo giallo a Mihaila, intervento genuino con tentativo di prendere la sfera e dunque SPA – fermare un attacco promettente – che viene depenalizzata. Solo in caso di DOGSO – negare una chiara occasione da rete – ci sarebbe stato il giallo per depenalizzazione dal rosso, ma la posizione di Luvumbo è defilata, sulla linea di fondo e dunque non etichettabile come chiara occasione. Inspiegabile la polemica del direttore sportivo Pederzoli sul mancato intervento del VAR Nasca in occasione del rigore, trattandosi di situazioni che restano alla valutazione del direttore di gara – intensità dei contatti – l’assistente al video non può per protocollo intervenire. C’è stato sì un silent check, un normale dialogo tra Colombo e Nasca per verificare la dinamica dell’azione e della decisione dell’arbitro in campo, ma senza che – giustamente – si tramutasse in OFR (On Field Review) che, di fatto, sarebbe stata un errore grave e grossolano del VAR. La sfida si chiude con il rosso al secondo di Pecchia, Antonio Porta, e con il giallo al 91′ per Man dopo un battibecco con il pubblico di casa.
Matteo Zizola