Dopo le polemiche seguite alla sconfitta di Roma contro la Lazio, gara ricca di cartellini e decisioni controverse, il Cagliari può guardare con tranquillità alla prestazione dell’arbitro nella sfida casalinga contro il Milan terminata sul punteggio di 3-3. Il fischietto della sezione di Ravenna, Michael Fabbri, ha infatti condotto novanta minuti più recupero con coerenza, lasciando giocare il più possibile e con un utilizzo parsimonioso dei cartellini, a rischio di eccedere nella clemenza. Un unico errore, ma relativo al protocollo e con responsabile il VAR Gianluca Aureliano di Bologna in occasione della rete dell’1-0 segnata dai padroni di casa.
Regnano i fuorigioco
Al 2′ arriva la conclusione di Zortea che batte Maignan per il momentaneo vantaggio del Cagliari. Sul tiro dell’ex Atalanta c’è il dubbio sulla posizione di Luvumbo. Dando per scontato che fosse irregolare – non ci sono immagini che chiariscano al 100% – manca il richiamo al video da parte del VAR al fischietto ravennate. Resta il punto interrogativo se l’angolano fosse oltre Camarda, ultimo difendente del Milan, in quel caso Fabbri avrebbe dovuto valutare con On Field Review – magari confermando la decisione del campo – l’impatto di Luvumbo sul portiere francese, impatto che appare evidente. In posizione irregolare è sicuramente Palomino, ma il difensore argentino non disturba nessuno tra i giocatori del Milan. Al 4′ l’arbitro classe ’83 richiama Deiola dopo un’entrata in ritardo su Pulisic, decisione corretta, così come al 9′ non sono supportate dai fatti le proteste del Cagliari per un recupero di Camarda su Augello: non c’è fallo e il giovane attaccante del Milan colpisce solo la sfera. Al 19′ possibile calcio di rigore con conseguente cartellino rosso a Pavlovic, reo di aver fermato Piccoli lanciato solo di fronte a Maignan. Tutto però fermo perché l’attaccante rossoblù era partito in posizione irregolare. Stesso destino al 28′ dopo che Piccoli aveva battuto l’estremo difensore francese, ma sul lancio in verticale di Zappa l’attaccante è oltre l’ultimo difendente, ancora una volta Pavlovic. Al 30′ Deiola sposta Pulisic con un classico ponte, Fabbri fischia correttamente la punizione. Al 34′ il primo vero errore del direttore di gara romagnolo, bravo nel non cadere nel tentativo di Pavlovic che si lascia andare su un intervento di Zortea, con il difensore del Milan non toccato e l’esterno del Cagliari che prende solo il pallone, ma scegliendo di lasciar proseguire invece che punire con la punizione in favore dei rossoblù e il giallo la simulazione. Al 40′ il secondo gol di Leao nasce da un contrasto tra Pavlovic e Viola, ma oltre che rispettare il metro adottato non c’è comunque un’irregolarità commessa dal centrale di Fonseca. Al 45′ manca il colpo di testa da ottima posizione Piccoli, in posizione dubbia sulla torre di Luvumbo, ma che è apparsa dalle immagini comunque regolare. Al 47′ pareggio del Cagliari che viene annullato dopo un lungo check tra arbitro e VAR. Il tiro di Zappa, che sarebbe finito comunque in porta, viene toccato da Viola. Il numero dieci, come mostrato dal SAOT, è in fuorigioco con il ginocchio e parte della spalla, pochi centimetri che però visto il tocco rendono automatico l’impatto di Viola sull’azione. Essendo un caso di posizione geografica e di coinvolgimento nell’azione – reso automatico dal tocco del pallone – non è necessaria la On Field Review come invece spiegato per il caso con protagonista Luvumbo al secondo minuto.
Sbavature
La ripresa non ha grandi episodi dirimenti, Fabbri continua a far giocare anche se manca sicuramente un cartellino giallo contro il Milan. Al 52′ timide proteste del Cagliari per un presunto tocco con il braccio di Theo Hernandez sulla conclusione da parte di Zortea. Giusto non punire, il francese respinge con la spalla e, comunque, con il braccio attaccato al corpo in posizione congrua. Al 61′ primo ammonito del match, è Fofana a essere correttamente punito per la lunga trattenuta su Viola che blocca, peraltro, una promettente azione d’attacco dei padroni di casa. Giallo da SPA, mentre Fabbri sbaglia una decisione abbastanza semplice quando non estrae il cartellino per Emerson Royal dopo che l’ex Tottenham arriva lungo e in maniera dura su Luvumbo, con l’aggravante dell’intervento alle spalle. Così come all’84’ ci starebbe la punizione in favore del Cagliari per l’irregolarità di Pavlovic su Pavoletti. Decisione comunque supportabile quella di non fischiare pensando al metro utilizzato in tutta la partita. All’85’ contrasto in area tra Deiola e Abraham, solita codifica sul chi arriva primo sul pallone che cade subito di fronte al tentativo di conclusione del capitano rossoblù che impatta sulla caviglia dell’inglese e non sul pallone. Al 91′ infine fallo di Theo Hernandez a palla lontana su Luvumbo, con il francese che nel tentativo di liberarsi del numero 77 lo strattona e lo spinge. Fabbri, richiamato dal quarto ufficiale Simone Galipò di Firenze, comanda la punizione e ammonisce correttamente il terzino rossonero. Non ci sono gli estremi per il cartellino rosso, il VAR quindi giustamente non invia al video il fischietto ravennate. Dopo una serata all’Olimpico difficile, Fabbri si è dimostrato all’altezza del compito, promosso a pieni voti nonostante qualche errore qua e là.
Matteo Zizola