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La Moviola di Cagliari-Milan: rigori e correttezza, La Penna se la cava

Federico La Penna arbitro di Cagliari- Milan | Foto Luigi Canu
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Secondo gettone stagionale in Serie A e cinquantottesima in totale per Federico La Penna, arbitro designato per la sfida tra Cagliari e Milan terminata sul punteggio di 1-3 in favore degli ospiti. Primo tempo tranquillo, ma con gli episodi più importanti nei primi minuti, secondo meno lineare per una prestazione in generale non perfetta nonostante una gara abbastanza corretta.

Avvio di fuoco

Non è nemmeno terminato il primo minuto di gioco e arriva subito lavoro per il fischietto della sezione di Roma 1. Il Milan entra in area nella zona di destra d’attacco con Chukwueze che dopo aver superato Augello arriva a contatto con Hatzidiakos. Vibranti proteste di Pioli sulla panchina rossonera, ma il direttore di gara laziale ha ragione nel non assegnare il calcio di rigore. C’è sì un tocco del greco sull’attaccante avversario, ma è leggero e la caduta avviene più per un autosgambetto involontario di Chukwueze che per l’intervento del difensore rossoblù. Passano pochi minuti e al 5′ è il Cagliari a protestare per un’entrata di Tomori nei sedici metri rossoneri ai danni di Luvumbo. Situazione diversa ma simile a quella precedente, l’angolano cambia direzione e viene toccato dal difensore, ma si fa fatica a trovare una certa intensita nel contatto tra i due e il numero 77 si lascia cadere con evidente facilità. Corretto lasciar correre come nel primo caso nell’area opposta, così come corrette le non ammonizioni per simulazione e la non chiamata del VAR non trattandosi di un chiaro ed evidente errore di La Penna. Il resto della prima frazione scorre sui binari della correttezza e il primo giallo arriva al 42′ ai danni di Wieteska reo di aver bloccato un’azione promettente d’attacco in ripartenza del Milan con protagonista Pulisic. Ammonizione da manuale per SPA.

Rischio Nández

Il secondo tempo costringe La Penna per questione agonistica a maggiori fischi. Gioco più spezzettato ed episodi da valutare non decisivi ma comunque meritevoli di analisi. Al 47′ primo giallo in casa Milan, è Loftus Cheek a fermare una ripartenza di Luvumbo pareggiando per numero e per motivazione il cartellino di Wieteska. Al 50′ protesta ancora Luvumbo nell’area rossonera quando sempre Tomori blocca un pallone con il braccio su un tentativo di giocata del numero 77. Giusto non assegnare la massima punizione, l’inglese è in caduta e viene colpito sull’arto appoggiato sul terreno di gioco a protezione della caduta, senza contare che il difensore non aumenta il volume del proprio corpo. Due minuti dopo cartellino per Zappa che entra in ritardo su Pulisic davanti alla panchina rossoblù, mentre bisogna aspettare il 78′ per un’altra ammonizione questa volta verso Oristanio. Decisione fiscale di La Penna che punisce con il cartellino un intervento del giovane scuola Inter su Hernandez in prossimità dell’area rossonera. Non particolarmente duro e sicuramente non da SPA, fischio e cartellino che vedono la reazione di Nández improvvisamente nervoso. Nervosismo che rischia di costare caro all’uruguaiano quando poco dopo arriva lungo su Musah e lo colpisce con una manata – quasi un pungo – sulla nuca a palla ormai lontana. Ci potrebbe stare il cartellino rosso per il León per condotta violenta, il VAR non interviene ritenendo che ci possano essere gli estremi per giustificare la mancata espulsione. Un giallo probabilmente sarebbe stata la scelta più corretta, ma l’assistente video Irrati non può intervenire per i cartellino gialli.

Matteo Zizola

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