Prestazione in chiaroscuro per Simone Sozza, arbitro designato per la sfida tra Cagliari e Fiorentina valida per la prima giornata di Serie A e terminata sul punteggio di 1-1. Metro non sempre lineare, gestione dei cartellini perfettibile e alcune difficoltà nella soluzione dei duelli gli aspetti negativi più evidenti nella gara del fischietto della sezione di Seregno.
Primo tempo
La partita scorre tranquilla nelle fasi iniziali con Sozza che grazia Borrelli al 7′ quando l’attaccante rossoblù trattiene un avversario per la seconda volta in pochi istanti. Se nella prima è giusto non sanzionare con il cartellino, la seconda oltre a essere ai limiti della SPA – la Fiorentina avrebbe potuto sviluppare un’azione interessante – sarebbe potuta essere punita per recidività . Al 9′ Obert interviene con forza su Dodô, Sozza fischia la punizione con una decisione che appare fiscale. Al 10′ è Prati a fermare una possibile ripartenza di Ndour, anche in questo caso l’arbitro lombardo non estrae il giallo. Dopo più di mezz’ora di tranquillità arriva la prima ammonizione della partita con Obert che viene correttamente punito con il cartellino per l’entrata in ritardo su Dodô. Lo slovacco colpisce con il piede destro la gamba sinistra dell’avversario con il pallone ormai non più a disposizione. Due minuti dopo ammonizione anche per Borrelli, decisione giusta: l’attaccante del Cagliari entra fuori tempo su Sohm colpendolo sulla gamba con il piede alto. Intervento scomposto e non cattivo, ma comunque da cartellino. Al 3′ di recupero manca però il giallo per Gudmundsson che, con un’entrata simile a quella di Borrelli, interviene in ritardo su Prati. Infine al 49′ del primo tempo timide proteste del Cagliari per un possibile tocco con il braccio di Comuzzo nell’area della Fiorentina. Dopo un rapido check di Sozza con il VAR Di Paolo e l’AVAR Guida viene confermata la non punibilità dell’eventuale tocco del difensore viola che sembra colpire solo con il petto e, comunque, ha il braccio aderente al corpo dopo la deviazione ravvicinata di Luperto.
Secondo tempo
La ripresa si apre con Borrelli che lamenta un fallo di Sohm all’altezza della metà campo, ma è bravo Sozza a lasciar correre con il giocatore dei viola che prende il pallone senza commettere infrazioni. Al 57′ sempre l’attaccante del Cagliari protagonista dopo un duello con Pongracic. C’è una leggera trattenuta del difensore, ma che arriva dopo quella prolungata del giocatore rossoblù che porta l’arbitro a fischiare fallo in attacco. In questo caso preferibile lasciar correre. Al 68′ intervento ancora di Pongracic su Deiola all’altezza del lato corto dell’area degli ospiti, fallo che sembra evidente, ma Sozza lascia proseguire il gioco sbagliando. Al 71′ sempre il centrale croato protagonista, entrata in ritardo su Mina in zona d’attacco e arriva l’ammonizione da parte del fischietto di Seregno, decisione corretta. Al 79′ Luvumbo va via a Marà al limite dell’area, con il difensore spagnolo che lo atterra. Punizione e ammonizione per SPA, giusto non estrarre il cartellino rosso non essendoci gli estremi per la chiara occasione da gol. Mancano infatti due dei quattro criteri del DOGSO, ossia la possibilità di mantenere il possesso del pallone per Luvumbo e la presenza di un difendente della Fiorentina in prossimità dell’azione. All’82’ giusto il giallo per Mazzitelli che interviene in ritardo su Gudmundsson evitando un contropiede viola, mentre al 97′ è sbagliata l’ammonizione per Kılıçsoy per fallo su Mandragora: c’è prima una trattenuta sul giocatore turco e non sembra esserci irregolarità nell’intervento successivo sull’avversario. Giusti i 6 minuti di recupero assegnati da Sozza dopo i 3 slot utilizzati da entrambi gli allenatori (3 minuti) e il cooling break.
Matteo Zizola














