Periodo poco felice per la classe arbitrale, tra polemiche che arrivano da ogni lato e decisioni non sempre corrette. Una situazione complessa che ha trovato conferma nella prestazione di Gianluca Manganiello, fischietto designato per la sfida tra Cagliari e Bologna terminata sul punteggio di 2-1 per i padroni di casa. Nessuna decisione che ha determinato il risultato finale, ma una conduzione che non è piaciuta con un errore su tutti che pesa nella valutazione.
Gol regolari
Quinta stagionale in Serie A per il direttore di gara della sezione di Pinerolo, assistito al VAR da Paolo Valeri di Roma. Subito protagonista Manganiello al 2′, quando concede il vantaggio a Nández dopo un duro intervento in ritardo di Posch, ma senza che l’azione porti a un effettivo beneficio per il Cagliari. Arriva così appena la sfera esce dal terreno di gioco il giallo per il difensore del Bologna, correttamente sanzionato dall’arbitro pur se a posteriori. Poco da rilevare fino alla rete del vantaggio degli ospiti siglata da Orsolini. Tre i momenti da valutare per stabilire la regolarità : il primo la posizione del numero 7 ex Ascoli quando parte il lancio di Posch; il secondo il contatto con Augello in area di rigore; il terzo la posizione del pallone quando controllato nei pressi della linea di fondo campo. Regolare nel primo caso, così come non c’è alcun fallo di Orsolini sul terzino del Cagliari che inciampa toccando lui la gamba dell’avversario e non viceversa. Infine il punto meno chiaro, quello dell’uscita dal campo o meno della sfera. Dalla telecamera della Goal Line Technology arriva il chiarimento, il pallone non è completamente fuori dal terreno di gioco e la sua proiezione tocca la riga. Rete regolare dunque, così come è regolare il pareggio al 31′ firmato da Petagna che è tenuto in gioco da Calafiori in partenza e che non compie alcuna infrazione nel corpo a corpo con il difensore ex Roma.
Black out
La parte finale della prima frazione di gioco è il momento più complesso della prestazione di Manganiello. Prima al 40′ quando non punisce l’entrata di Aebischer su Viola invitando con ampi gesti il numero 10 del Cagliari a rialzarsi. Vero che non c’è alcun contatto tra i due, ma solo per il salto del giocatore rossoblù a evitare l’impatto con l’avversario. La regola 12, infatti, sottolinea come un’infrazione sia non solo colpire, ma anche tentare di colpire un avversario, episodio che accade appunto nel caso specifico. Situazione comunque border line, così come quella al 42′ quando Nández colpisce leggermente Freuler dopo che il bolognese ha colpito la sfera con conseguente calcio d’angolo per i padroni di casa. Punizione eccessiva quella fischiata da Manganiello, a maggior ragione dopo il metro utilizzato fino a quel momento e successivamente. Il vero doppio errore arriva tra il primo e il secondo minuto di recupero. Al 46′ c’è un netto fallo di Aebischer su Viola, il fischietto piemontese lascia correre per il vantaggio ma non torna sui suoi passi quando il numero 10 del Cagliari perde la sfera poco dopo. Nel prosieguo dell’azione c’è un passaggio in orizzontale verso Ferguson, Manganiello tocca la sfera mandando fuori tempo sia lo scozzese sia soprattutto Nández alle sue spalle. Il risultato è un fallo evidente dell’uruguaiano con conseguente giallo, ma è grave l’errore dell’arbitro che non ferma l’azione dopo il suo tocco come da regolamento, ripartendo con la consegna della sfera al Bologna. Un errore che porta non solo all’ammonizione per Nández, ma anche a quella per Dossena per proteste, apparentemente proprio relative al tocco del direttore di gara non rilevato.
Condotta
Una partita che Manganiello non riesce a condurre con serenità , poco chiaro il metro e poca attenzione ai particolari. Bravi i giocatori a non innervosirsi, ma resta una difficoltà generale dell’arbitro nel gestire una sfida serrata ma corretta. Al 59′, ad esempio, la trattenuta prolungata di Calafiori su Petagna meriterebbe l’ammonizione, vero che non si tratta di aver fermato una promettente azione d’attacco, ma la lunghezza temporale dell’irregolarità avrebbe dovuto portare al cartellino. Al 65′ timide proteste del Bologna quando Orsolini termina a terra al limite dell’area del Cagliari: contatto che c’è, s’incrociano infatti le gambe del numero 7 con quelle di Azzi e Dossena in ripiegamento, ma non tale da portare a un fallo e, soprattutto, impossibile l’intervento del VAR essendo chiara la posizione fuori dai sedici metri. Al 69′ il definitivo vantaggio dei padroni di casa viene confermato dopo un silent check non proprio rapido: è infatti dubbia – ma regolare dopo il controllo VAR attraverso il SAOT – la posizione di Petagna sul cross di Wieteska, posizione che sarebbe attiva vista la partecipazione del numero 32 all’azione. Rete comunque valida e 2-1 concesso da Manganiello. Al 78′ occasionissima per Orsolini che conclude a lato da posizione favorevole, si alza la bandierina dell’assistente ma dal replay appare chiara la regolarità con Nández a tenere in gioco l’ex Ascoli. All’88’ nuova prolungata trattenuta di Calafiori a Petagna, arriva in questo caso il giallo anche per SPA – fermare un attacco promettente. Al 90′ ammonito anche Wieteska per perdita di tempo, mentre tra 94′ e 95′ altri due errori del fischietto di Pinerolo. Prima non rileva un chiaro fallo di Lucumà su Jankto in zona offensiva per il Cagliari, infine non punisce un tocco di braccio di Freuler sul rinvio di Zappa. Distanza sì ravvicinata, ma con l’arto in posizione non congrua e dunque punibile.
Matteo Zizola














