Prestazione insufficiente per Matteo Marchetti, arbitro designato per la sfida tra Cagliari e Bologna valida per la settima giornata di Serie A e vinta per 2-0 dagli ospiti. Una gara corretta, per certi versi semplice, ma condotta con difficoltà dal fischietto della sezione di Ostia Lido, protagonista di un errore grave corretto dal VAR e di ben 37 falli fischiati con la media del campionato intorno ai 24.
Primo tempo
Pochi gli episodi degni di nota nella prima frazione eppure la sensazione è di un Marchetti sempre sul punto di perdere di mano la gara. Al 13′ il primo cartellino, con Miranda che viene sanzionato con il giallo dopo aver fermato Palestra sulla zona destra d’attacco del Cagliari. Il difensore del Bologna interviene in scivolata e tocca con entrambe le braccia il pallone, corretta l’ammonizione per SPA con il terzino degli ospiti che ferma un’azione potenzialmente pericolosa. Giusto non considerare il braccio come appoggio sul terreno, Miranda aumenta volontariamente il volume del corpo in maniera irregolare e punibile. Al 24′ scontro ginocchio contro ginocchio tra Cambiaghi e Prati, c’è il fallo dell’attaccante del Bologna ma sbaglia Marchetti a non lasciare proseguire l’azione con il Cagliari in ripartenza. Al 26′ passa in vantaggio il Cagliari con Felici, ma la rete viene annullata per il fuorigioco di Adopo nello sviluppo dell’azione. Decisione corretta perché il centrocampista, in posizione irregolare, ostruisce con un blocco la corsa all’indietro di Ferguson rendendo così il fuorigioco attivo. Al 39′ dubbi per un pallone bloccato con le mani da Ravaglia su tocco all’indietro di Heggem, ma sembra non volontario il passaggio del difensore al portiere e dunque non punibile con il calcio di punizione indiretto. Infine nel corso dell’unico minuto di recupero viene graziato Vitik dopo un intervento duro su Felici, l’ammonizione non sarebbe stata un errore, anzi.
Secondo tempo
Come nella prima frazione anche nella ripresa tanti (troppi) fischi pur con pochi episodi degni di nota. Al 61′ Palestra entra in ritardo su Cambiaghi, Marchetti fischia e non ammonisce il giocatore del Cagliari come fatto con Vitik in chiusura di primo tempo. Giallo che arriva un minuto dopo per Ferguson, decisione corretta dopo lo step on foot dello scozzese ai danni di Palestra. Al 64′ trattenuta prolungata di Adopo su Ferguson, ci sarebbero gli estremi per l’ammonizione anche per SPA e non solo per il fallo in sé, comunque punibile come comportamento antisportivo. Al 76′ il Cagliari batte rapidamente una punizione con Esposito che potrebbe sorprendere la difesa del Bologna, ma Marchetti ferma il gioco per verificare le condizioni di Obert dopo una pallonata precedente sullo stomaco. Errore del fischietto laziale che avrebbe dovuto lasciar correre e che provoca la reazione sopra le righe proprio di Esposito, sanzionato con il giallo per proteste. All’85’ errore grave di Marchetti che fischia un calcio di rigore per il Bologna per un presunto fallo di Folorunsho su Holm. Il centrocampista del Cagliari colpisce nettamente il pallone ed è il difensore del Bologna a calciare il piede del numero 90. Il VAR Ghersini e l’AVAR Doveri richiamano prontamente all’OFR il direttore di gara che, dopo una fin troppo lunga revisione, corregge la decisione concedendo la punizione al Cagliari. Durante i 5 minuti di recupero assegnati – pochi tra i 5 slot per le sostituzioni utilizzati e le tante interruzioni – arriva un altro giallo al 92′ per Lykogiannis che trattiene Luvumbo lanciato verso l’area del Bologna. Giusto considerare SPA e non DOGSO (quindi espulsione) l’intervento del greco, Luvumbo infatti non ha il possesso del pallone e non si può considerare una chiara occasione da gol. Infine al 93′ intervento sulla trequarti da parte di Odgaard sempre su Luvumbo, ci poteva stare il giallo per SPA anche in questo caso.
Matteo Zizola
