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Simone Sozza arbitro di Cagliari-Benevento | Foto Luigi Canu

La Moviola di Cagliari-Benevento | Poche sbavature, Sozza promosso

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Dopo le polemiche di Modena, con l’arbitraggio di Perenzoni finito giustamente sotto la lente d’ingrandimento, è toccato a Simone Sozza della sezione di Seregno dirigere Cagliari-Benevento. Una gara di secondo piano per un fischietto in ascesa – Inter-Napoli in Serie A la controprova – ma che dopo il passaggio a vuoto di Spezia-Roma aveva bisogno di ripartire dalla cadetteria per riprendere il filo.

Calma piatta
Una prestazione con pochissime sbavature quella di Sozza, atleticamente perfetto, sempre vicino all’azione e ricca di calma personalità. La gara della Unipol Domus non è stata delle più complicate, ma anche grazie alla direzione del fischietto classe ’87 quasi sempre attenta. Il primo tempo non ha avuto episodi di rilievo tranne due occasioni, mentre la ripresa ha regalato maggiori pensieri per l’arbitro lombardo. Il primo cartellino arriva al 14′ quando Veseli entra in ritardo su Kourfalidis all’altezza della linea laterale. Giallo corretto con il greco che dovrà alzare bandiera bianca pochi minuti dopo per i postumi del fallo subito. Nulla da rilevare poi fino al secondo di recupero della prima frazione, quando arriva la prima imprecisione di Sozza. Lapadula entra in contatto con Leverbe vicino alla bandierina del calcio d’angolo, il direttore di gara fischia la punizione a favore del Benevento ma sembra più il difensore a commettere l’infrazione piuttosto che il numero 9 rossoblù.

Personalità e gialli
Tutt’altro canovaccio nella ripresa, quando fioccano i cartellini e la sfida si fa più tesa, pur se mai dura e scorretta. Al 50′ giallo per Altare reo di aver allargato il braccio per fermare Tello all’altezza della metà campo. Ammonizione ingenua ma ineccepibile che costerà cara al centrale ex Olbia. Al 52′ proteste del Cagliari per un presunto intervento in area con il braccio da parte di Simy su spizzata di Obert in seguito a una punizione calciata da Luvumbo. L’attaccante, però, colpisce nettamente la sfera con il petto, bravo Sozza e decisione confermata dopo un rapido check con il VAR Fourneau. Sei minuti dopo nuove proteste rossoblù per un episodio simile, ma anche in questo caso dopo un check con il VAR l’arbitro lascia proseguire, pur se nel prosieguo dell’azione manca un angolo al Cagliari. Sul tiro di Dossena è infatti netta la deviazione con il tacco di Tello non rilevata né da Sozza né dell’assistente. Al 72′ ammonito La Gumina per proteste in seguito alla richiesta di un calcio di rigore per un contatto – inesistente – con Dossena a pochi passi da Radunovic. Un minuto dopo arriva l’espulsione per Altare, secondo giallo da manuale con il centrale rossoblù che atterra Acampora. Il centrocampista del Benevento supera prima Luvumbo, poi Altare vistosi superato allarga la gamba sinistra atterrando l’avversario. Il difensore del Cagliari, diffidato, salterà per squalifica la trasferta di Bari restando poi in diffida al rientro in quella di Venezia. All’86’ brivido per la squadra di Ranieri quando Pettinari deposita in rete da pochi passi. Gol annullato senza esitazione, l’ex Ternana infatti controlla la sfera con la mano sinistra prima di battere Radunovic. Nessuna protesta e anzi proprio Pettinari ammette immediatamente l’infrazione. All’88’ arriva il giallo per Millico che in fase offensiva atterra Tello con un intervento sulla caviglia sinistra. Provvedimento fiscale ma che ha ragione d’essere. Due minuti dopo chiede il rigore Luvumbo ma Sozza lascia proseguire con ampi gesti. L’arbitro, in ottima posizione, vede l’angolano che una volta spostata palla allarga la gamba sinistra a cercare il contatto con l’avversario e, giustamente, non casca nel tranello. Manca forse il giallo per simulazione, ma il tocco pur se cercato c’è e dunque fa bene l’arbitro a lasciar correre. Infine l’ammonizione per Dossena al 94′ per un duro fallo su Pettinari. Entrata in ritardo, non cattiva ma decisamente ruvida, giallo da manuale che chiude la sfida.

Matteo Zizola

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