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Il sondaggio | Cagliari, quali giovani della Primavera sono pronti per Mazzarri?

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Una salvezza ancora da conquistare da una parte e delle finali nazionali come obiettivo dall’altra. I destini del Cagliari di Mazzarri e della Primavera rossoblù di Agostini sembrano transitare su due binari paralleli, fatti di entusiasmi e di desideri differenti. Da una parte la consapevolezza di essere a un passo dal baratro ma di avere ancora la possibilità di arrivare alla salvezza, dall’altra la voglia di riprendersi ciò che il lockdown aveva negato. Una condizione e una realtà che tra le ombre della prima squadra ha portato diversi under 19 isolani a mettere in vetrina il proprio talento. E a far sorgere la domanda: chi si potrebbe portare in pianta stabile Walter Mazzarri in prima squadra?

Livello superiore

Jacopo Desogus, Zito Luvumbo, Christos Kourfalidis e Luigi Palomba. Sono questi i quattro nomi scelti e proposti nel sondaggio sul nostro sito sui possibili inserimenti nella rosa della squadra di Mazzarri. Tutti giocatori già chiamati almeno una volta tra Coppa Italia e Serie A, con solo due di loro scesi però in campo, Desogus e soprattutto Kourfalidis. Il nativo di Salonicco, con il 66% dei voti, è colui che secondo i nostri lettori sarebbe più utile alla causa rossoblù nel massimo campionato. Il centrocampista e capitano della Primavera ha giocato in campionato uno spezzone di gara con Fiorentina e Atalanta, ma soprattutto ha ben figurato nelle prove di Coppa Italia contro Cittadella e Sassuolo. Polmoni e tecnica, il classe 2002 è quel prototipo di giocatore spesso mancato agli ordini di Mazzarri vista l’assenza di giocatori come Marko Rog e Nahitan Nandez. Un profilo che i tifosi vedrebbero comunque bene in prima squadra nonostante il rientro dagli infortuni degli ex Napoli e Boca Juniors. Per il 24% dei votanti, invece, sarebbe Zito Luvumbo l’uomo ideale per scardinare le difese avversarie. L’angolano aveva iniziato la sua stagione al Como, in Serie B, alla ricerca di minuti e di crescita nel campionato cadetto. Un’avventura che non è andata nel migliore dei modi e che, unita all’emergenza nel reparto offensivo di gennaio della prima squadra, ha consigliato alla società rossoblù di riportare il talento di Luanda in Sardegna. Convocato da Mazzarri per la sfida con l’Atalanta e poi solamente in occasione della disfatta di Udine, il classe 2002 è però in Primavera che sta facendo la differenza. Otto reti dal suo rientro e cinque assist, una continua spina nel fianco delle difese avversarie spesso incapaci di fermare le sue qualità nell’uno contro uno. Seguono con percentuali minori Desogus e Palomba, tasselli fondamentali di una squadra che sembra essere diventata matura: il numero 10 rossoblù è tornato a essere determinante sin dal suo rientro in campo del 20 marzo dopo un infortunio che l’aveva tenuto lontano dal terreno di gioco per più di un mese. Visione di gioco, estro ma anche freddezza sotto porta: capacità che per il 6% dei nostri lettori potrebbero renderlo un innesto importante per Mazzarri. Per il 4%, invece, sarebbe il centrale difensivo di origini cubane a dover giocarsi le sue chance e compiere lo stesso percorso calcato prima da Carboni e, in questa stagione, da Adam Obert, con cui spesso ha fatto coppia rendendo quella cagliaritana una delle migliori difese del campionato Primavera 1.

Obiettivi

Non sono però solo questi i nomi di una Primavera oggi quarta in classifica a quota 57 ma con una gara in meno rispetto alle avversarie. Non vanno dimenticati Lisandru Tramoni, Bruno Conti e Michele Carboni, con il terzo in netta crescita nell’arco dell’annata, ma soprattutto Nicolò Cavuoti, centrocampista che si era già distinto nel ritiro di Pejo con Leonardo Semplici. La situazione in campionato del Cagliari di Mazzarri sembra però sconsigliare qualsiasi tipo di esperimento azzardato. È vero che sembra sempre mancare il tempo giusto per i giovani di prospettiva ma l’effetto opposto, in questa fase di stagione, potrebbe essere quello di dare responsabilità troppo pesanti a giocatori che avrebbero avuto bisogno di conoscere in un diverso momento le pressioni di un campo di Serie A. E non va dimenticato dall’altra parte l’obiettivo dichiarato della società, confermato dal presidente Giulini durante l’intervista rilasciata in occasione dell’allenamento dei bambini ucraini accolti dal club lo scorso 27 aprile: “Con la Primavera abbiamo uno scontro diretto a Roma, domenica primo maggio, che ci permetterebbe di rimanere nei primi tre posti in classifica, con la speranza di andare a giocare le finali nazionali: sarebbe un grande traguardo, anche perché ci eravamo praticamente riusciti nell’anno del lockdown poi purtroppo il campionato si era fermato”. L’intento, quindi, è quello di riprendersi ciò che qualcosa di più grande ha tolto. A partire proprio dalla gara contro la Roma del primo maggio alle 10:45. Uno scontro al vertice che potrebbe segnare la definitiva maturazione dei giovani rossoblù.

Matteo Cardia

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