Un tema centrale fin dal 5 luglio, giorno nel quale la Lega Serie A ha sciolto le riserve. Il diesse Nereo Bonato e Claudio Ranieri lo hanno messo in testa ai motivi della partenza a rilento del Cagliari, guardando al ritorno in campo dopo la sosta per le nazionali – domenica 22 ottobre contro la Salernitana all’Arechi – come alla prima giornata virtuale della stagione rossoblù. Il calendario, più croce che delizia delle otto giornate fin qui disputate, un bottino di due punti, nessuna vittoria e cinque squadre top su otto incontrate sulla propria strada, con due delle tre restanti sfidate lontano dalla Unipol Domus.
Percorso
Tra il luogo comune del “prima o poi si deve giocare contro tutte” e il calendario come motivo principale delle difficoltà c’è una via di mezzo fatta di tanti dettagli. Difficile quantificare l’importanza del sorteggio nel percorso di una squadra, troppe le variabili per dare un giudizio definitivo. Il quando e il come, gli impegni infrasettimanali, il momento contingente, squalifiche, infortuni. Non esiste, dunque, una chiave unica per valutare se davvero il calendario del Cagliari sia stato più o meno complicato di quello delle concorrenti nella corsa salvezza. Cercando però una maniera di capire quanto possa avere inciso, una delle possibilità è quella di quantificare in termini di punti le avversarie che ogni singola squadra ha incontrato nelle prime otto giornate di Serie A. Non un dato assoluto, una semplice indicazione di massima che sembrerebbe però confermare le parole di Bonato e Ranieri sul percorso reso complicato anche dalla sfortuna negli accoppiamenti della prima parte di stagione. Prendendo in esame, oltre ai rossoblù, gli altri club che dovrebbero lottare per evitare la Serie B: Salernitana (3 punti in classifica), Empoli (4), Udinese (5), Hellas Verona e Genoa (8), Lecce e Frosinone (12).
Numeri
Il Cagliari nelle prime otto gare di campionato ha sfidato Torino, Inter, Bologna, Udinese, Atalanta, Milan, Fiorentina e Roma. Sommando i punti attuali di tutte le avversarie incontrate dai rossoblù si arriva a quota 106: si parte dai 21 dei rossoneri primi in classifica, si passa per i 19 dei nerazzurri di Simone Inzaghi, dai 17 dei viola di Italiano, quindi i 13 dei bergamaschi, gli 11 di Roma e Bologna e si arriva ai 9 del Torino e i 5 dei friulani. In questa speciale classifica, sulla quale incidono ovviamente anche i risultati delle squadre indicate – va da sé che il Cagliari, perdendo sei gare su otto, abbia incrementato i punti “contro” rispetto alle concorrenti – i rossoblù sono al primo posto per indice di difficoltà. Alle spalle degli uomini di Ranieri segue con 99 punti “sfidati” il Genoa di Gilardino, quindi con 91 Hellas Verona e Lecce, con 86 l’Empoli, con 84 la Salernitana, con 81 il Frosinone e infine chiude la graduatoria l’Udinese con 77. Un dato da prendere con le pinze, ma comunque per certi versi conferma le difficoltà del Cagliari alla voce calendario nelle prime otto gare fin qui disputate.
In arrivo
Il futuro prossimo, al contrario, toglierà ogni alibi ai rossoblù. Perché se è vero che la partenza è stata complicata, altrettanto lo è che le prossime sfide vedranno il Cagliari incontrare avversarie di livello inferiore rispetto a quanto accaduto finora. La fiducia di Ranieri e Bonato dopo la sconfitta per 4-1 casalinga contro la Roma è così spiegata dal passato e da ciò che arriverà. Con le prime otto giornate servite non tanto a raccogliere punti, ma piuttosto come apprendistato in vista dell’entrata nel vivo della stagione. Un modo per valutare il materiale a disposizione, consapevoli delle difficoltà date dal calendario e come una sorta di precampionato nel campionato. Si dice che in un viaggio non sia importante la destinazione, ma il percorso: il viaggio del Cagliari in Serie A, al contrario, mette al primo posto l’arrivo senza badare troppo a ciò che è accaduto nelle prime tappe. Sta a Ranieri e ai suoi ragazzi dare un senso a quanto dichiarato in queste prime uscite e dimostrare che sì, i due punti sono figli di pecche ed errori, ma anche se non soprattutto di una strada ricca di ostacoli più complicati da superare rispetto alle concorrenti. Una strada che resta lunga e la cui fine è ancora lontana, ma che vede il famoso tempo – altro mantra del duo Bonato-Ranieri – stringersi ogni settimana di più.
Matteo Zizola















