Partita sporca alla Sardegna Arena, che termina 1-1 grazie alle reti di Joao Pedro (28′) e Faraoni (66′). Quarto risultato utile consecutivo per i rossoblù, attesi ora dalla trasferta di Roma.
Vediamola così: alla fine è un punto guadagnato. Ed è con partite come questa, a volte, che si costruiscono le grandi stagioni. Il Cagliari pareggia in casa con l’Hellas Verona di Juric, dopo una gara sporca proprio come aveva detto Maran alla vigilia. L’ennesimo gol di Joao Pedro (di testa, sai che novità) tiene a galla i rossoblù, che nella ripresa soffrono anche più del dovuto contro i veronesi, autori di una prestazione generosa e con un Amrabat che meriterebbe forse ben altre piazze.
LA CRONACA – Dentro Castro dall’inizio, con Rog nuovamente mezzala: sono le scelte di Maran, che recupera Ceppitelli e Pellegrini, con Mattiello e Klavan ancora una volta in tribuna. L’inizio di gara è elettrico, con nervosismo e tante azioni spezzettate su entrambi i fronti. La prima occasione capita sui piedi di Simeone al 13′, ma è ottima la risposta di Silvestri in corner, prima delle prove generali del gol per Joao Pedro, che al 22′ di destro incrocia bene ma la palla finisce di pochissimo fuori. Tutto rimandato di sei minuti, però: il mancato colpo di testa del brasiliano sul chirurgico cross da sinistra di Castro inganna Silvestri che deve raccogliere la palla dal sacco. Gli animi si accendono alla mezz’ora, su un contatto tra Veloso e Rog in area che prima Volpi e poi il Var giudicano non falloso. Un minuto dopo giallo per Castro, con Carli che protesta vistosamente e viene cacciato. Ma sul finale di tempo è l’Hellas che meriterebbe il pareggio in due occasioni, prima con Zaccagni al 39′ (colpo di testa fuori di pochissimo) e, soprattutto, con Veloso al 45′ con miracolo di Pisacane che salva sulla linea, a Olsen – autore di un’uscita a vuoto – battuto. Nel mezzo Rog aveva messo i brividi ai gialloblù, con un bel destro da fuori area che Silvestri smanaccia in angolo.
La ripresa con quattro possibili occasioni da gol in altrettanti minuti, due per parte: prima Ceppitelli di testa su solita punizione di Cigarini (52′), poi il palo di Rog (53′), che spreca da ottima posizione un contropiede innescato da Simeone. Poi il Verona, con Verre (54′), che tira addosso a Olsen dopo una grande ripartenza degli ospiti e 60 secondi dopo Zaccagni non arriva in scivolata sul cross da destra di Rrahmani. Al 62′ Silvestri è grandioso nella parata a una mano sull’incornata di Simeone sull’ennesimo, perfetto cross di Nandez, mentre il neoentrato Salcedo mette i brividi alla curva Nord con una serpentina chiusa di sinistro sul secondo palo, con Olsen che mette in fallo laterale. Ma il pareggio arriva al 66′, sull’errore di Pisacane che scivola al momento di rinviare servendo Faraoni che fulmina Olsen sul primo palo. Maran cerca di scuotere i suoi inserendo Nainggolan per l’ammonito Castro, con circa 20 minuti a disposizione. Il gol subito non sveglia il Cagliari, con l’Hellas che al 72′ sfiora il clamoroso vantaggio con una sforbiciata sfiorata da Zaccagni, con Lazovic che poi tira alto. Maran butta dentro Oliva per Cigarini, meno decisivo delle ultime uscite, passando al 4-2-3-1 con JP-Nainggolan-Nandez alle spalle di Simeone. Ed è proprio il Cholito a sprecare il 2-1 al 76′, svirgolando l’appoggio di destro sul grande assist del Ninja. Al minuto 83′ ancora brividi per i tifosi del Cagliari, con lo stacco di Salcedo in area di rigore con palla che lambisce il secondo palo. Il tecnico rossoblù spende l’ultimo cambio al minuto 84 con l’ex di turno Ionita al posto di un combattivo Rog, riportando i suoi sul 4-3-1-2. All’85’ ancora Hellas: tiro di Salcedo da sinistra, flipper in area con la difesa di casa che libera in corner. Juric prova a vincerla con Pazzini in campo per Stepinski, per gli ultimi assalti. Il triplice fischio di un incerto Volpi certifica il passo indietro del Cagliari, che alla fine può anche ritenersi soddisfatto del punto portato a casa, che prolunga la serie positiva.
Francesco Aresu