Primo test di livello contro una squadra di Serie C nel Trofeo Sardegna, seppur contro l’Olbia di Occhiuzzi reduce dalla prima settimana di lavoro atletico e con le gambe molto pesanti, per il Cagliari di Fabio Liverani. E anche prime significative indicazioni per il tecnico romano e per il gruppo rossoblù a una settimana dal via della stagione ufficiale con la gara di Coppa Italia del prossimo 5 agosto contro il Perugia, alla Unipol Domus.
Discorso play
Tante note liete ma anche alcuni, come normale in questa fase del precampionato, aspetti ancora da rodare e imparare a memoria per la squadra isolana. Tra tutti i dubbi lasciati dal Trofeo Sardegna del Nespoli forse quello che ancora impensierisce maggiormente Liverani è il discorso legato ai play di centrocampo, e in modo particolare l’inserimento e l’adattamento di Viola e Makoumbou alle sue idee di gioco e di costruzione. Predica intensità, testa e movimento continuo Liverani dalla panchina, ma ancora Viola sembra non essere al top della forma per diventare quell’uomo ovunque che detta ai suoi il ritmo di gara e di azione con la palla tra i piedi. Mentre per Makoumbou servirà il classico periodo di rodaggio al calcio italiano oltre che l’ambientamento classico in un nuovo spogliatoio. Anche se il congolese nato a Parigi parte avvantaggiato da un’ottima condizione atletica. In attesa dei recuperi di Rog, Nandez e Deiola, con i primi due anche al centro di voci di mercato che al di là delle smentite da pompiere di Liverani per il croato e l’uruguaiano resteranno fino al gong di agosto alle trattative, a centrocampo la vera alternativa sembra essere un Lella che ha approcciato molto bene mentalmente questo nuovo ritorno a Cagliari. Ancora invece sembra servire tempo a Cavuoti con nuove maggiori responsabilità da play, così come i troppi compiti tattici forse stanno limitando un Kourfalidis che comunque ha le qualità per ritagliarsi in futuro il suo spazio in questo gruppo rossoblù.
I giovani
E a proposito di giovani i due che maggiormente stanno impressionando in questa prima fase di pre-campionato sono i due esterni Desogus e Luvumbo. Il sardo, a segno con un gran gol dalla distanza contro l’Olbia, sta dando qualità alla manovra, pur sbagliando ancora ogni tanto la scelta della giocata. Inoltre la sua capacità di cercare il fondo e poi tirare o servire un assist sono tra gli aspetti più lodevoli di queste prime sgambate del Cagliari. L’angolano, assist per Lella contro l’Olbia, sembra già una parte importante di questa rosa. Nel Trofeo Sardegna ha indossato anche la maglia numero 9, che anche se in amichevole ha un suo peso e un suo significato specifico nell’assegnazione. Anche per lui vale il discorso fatto per Desogus, non sempre sceglie la giocata più consona, però si sta impegnando tanto e sta provando a giocare maggiormente con i compagni. E soprattutto quando parte palla al piede negli spazi lo fermano davvero in pochi.
Difesa
“Dopo che faremo l’attaccante che sostituirà Joao Pedro (con Lapadula che nelle prossime ore svolgerà le visite mediche e arriverà in Sardegna ndr) la rosa sarà completa al 90%”. Liverani al Nespoli è stato chiaro: dopo il rinforzo in attacco ci saranno solo alcuni interventi mirati. Chiaramente due grandi partenze come quelle possibili di Rog o Nandez o di Rog e Nandez potrebbero stravolgere i vari piani. In difesa intanto la squadra si sta abituando alla coppia Altare-Walukiewicz con Di Pardo a destra e sulla sinistra Obert o Carboni. Più ordinato il primo, più propositivo il secondo. Con Goldaniga, Boccia e all’occasione anche Palomba, salvo almeno un’uscita, difficilmente ci saranno grossi colpi nel reparto e alla prima uscita contro l’Olbia è stata dimostrata una buona solidità. Che ora andrà confermata contro club più strutturati come Strasburgo (27 luglio) e Leeds (31 luglio).
Pereiro
Un capitolo a parte lo merita l’uruguaiano. Il Tonga è un giocatore su cui Liverani vuole costruire il suo attacco ma fin qui l’indolenza tattica dell’ex PSV non sta aiutando troppo nel mandare a memoria schemi, situazioni di gioco e idee in campo. Poco pressing, poco gioco con i compagni e troppe poche responsabilità prese sulle spalle. Questi i rimproveri principali di Liverani fatti a Gaston per provare a spronarlo e mirare a farlo diventare una volta per tutte una figura chiave del Cagliari che verrà. Sarà l’ennesima sfida incompiuta per il Tonga? L’impressione è che l’unico avversario dell’uruguaiano sia l’uruguaiano stesso.
Roberto Pinna