Nei rapporti di forza tra società possono entrare in gioco corsie preferenziali a dettare il corso degli eventi. Accade da che calcio è calcio, esistono linee più o meno sottili che legano realtà diverse e le amicizie si mescolano con gli interessi contrapposti fino a tracciare strade comuni. Che tra Cagliari e Inter storicamente ci siano intenti che diventano percorso condiviso non è un mistero e non tutto – o non solo – dipende dal passato di chi è al comando della società rossoblù oggi.
Prima che Tommaso Giulini prendesse possesso del Cagliari sono stati tanti gli affari tra nerazzurri e rossoblù. C’era una volta una squadra che cinquant’anni fa vinceva lo scudetto senza quel Roberto Boninsegna passato all’Inter per Domenghini, Gori e Poli, ma restando più vicini nel tempo non si possono dimenticare David Suazo, Robert Acquafresca e da ultimo Nicolò Barella. Intrecci che spesso hanno visto i gioielli di Sardegna diventare oggetto del desiderio dei nerazzurri, ma anche un percorso opposto che ha portato l’anno passato Radja Nainggolan a vestire nuovamente la maglia del Cagliari. Altra estate altra corsa tra giocatori di punta in casa rossoblù e pedine di scambio che potrebbero compiere la strada opposta. Il nodo con protagonista il Ninja è l’iceberg dal quale si scorgono diverse punte e nonostante dichiarazioni a nascondere le carte Radja Nainggolan resta l’obiettivo primario dal quale tutto o quasi può nascere. Gli incontri tra le due società si susseguono e tra richieste e controrichieste ecco spuntare il nome di Diego Godin, l’esperienza internazionale al servizio di mister Di Francesco. Se il Ninja e il centrale uruguaiano sembrano in direzione Sardegna è pur vero che l’Inter non resta a guardare, l’attenzione sui gioielli di casa Cagliari è alta da settimane. Alessio Cragno per il dopo Handanovic è un’idea nata da tempo tra una richiesta ritenuta troppo alta da Marotta & C. e il tentativo di abbassarla con le classiche contropartite gradite. Il portiere di Fiesole non è il solo in vetrina, Nahitan Nández gli fa compagnia con il Napoli che guarda più che interessato.
L’Inter ha messo gli occhi sul León non da questa sessione ma da prima che il Cagliari lo strappasse al Boca Juniors, gli intrecci potrebbero riguardare anche il numero 18 uruguaiano dopo che un altro numero 18 fu protagonista del romanzo della scorsa estate. Tra Inter e Cagliari i colpi di teatro non sono mancati perché la corsia preferenziale non significa approfittarne e quell’improvviso inserimento della Roma su Barella resta nella memoria. C’è Giovanni Simeone da non dimenticare perché i nerazzurri sono sempre stati attenti su di lui e la richiesta di Conte per una punta di garanzia da aggiungere alle rotazioni combacia con il profilo del Cholito. Infine i classici giovani da far maturare o che chiusi da campioni di livello assoluto potrebbero accasarsi in rossoblù, soprattutto Gravillon a fare da ultima tessera per completare il puzzle. Con la speranza che non si tratti di nuovi Crisetig e Longo, l’altra faccia della medaglia dei legami di successo tra le due società. Nainggolan e Godin sembrano essere solo l’inizio, il nuovo inizio visto il passato di una storia tra Cagliari e Inter che ha spesso regalato viaggi dalla Sardegna a Milano e ritorno.
Matteo Zizola