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Giovani-calcio italiano, binomio arduo

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In Italia è difficile emergere e molte volte, piuttosto che far giocare i prodotti del vivaio, molte società si affidano a stranieri o calciatori già stagionati, per motivi economici oppure per la paura di lanciare un calciatore giovane. Ne è fuoriuscito un movimento privo di grandi talenti, fino a quando è stato provato che la qualità della nostra Nazionale era ai minimi storici, quando la Svezia, nella nefasta serata di San Siro, scoperchiò il vaso di Pandora, escludendo l’Italia di Gian Piero Ventura dal Mondiale di Russia.

Le più anziane e le più giovani
C’è da dire che, analizzando i dati riguardanti l’età media delle rose dei 5 principali campionati europei, arrivano informazioni importanti e contrastanti dall’Italia. In Serie A, come emerge dall’infografica interattiva elaborata da sports.bwin.it, ci sono le formazioni mediamente più anziane d’Europa: Chievo e Parma, che hanno avuto fortune alterne nello schierare calciatori non di certo di primo pelo.

Dopo tanti anni di salvezze anticipate, grazie all’esperienza di uomini che conoscevano molto bene la Serie A, il Chievo è retrocesso, a seguito di un’annata travagliata da problemi societari e da una squadra che non è mai riuscita ad ingranare. Vedremo, invece, cosa accadrà in Serie B. Viceversa, il Parma ha ottenuto una salvezza anticipata, anche se non matematica, grazie soprattutto a un grande girone d’andata. Il ritorno che i ducali speravano, dopo la grandiosa cavalcata dalla Serie D alla Serie A.

Quali sono le note positive? In Serie A c’è anche la squadra più giovane d’Europa: parliamo della Fiorentina, che ha avuto la costanza di creare un progetto con ottimi talenti, come Nikola Milenkovic, Federico Chiesa e il ‘Cholito’ Simeone. Pagherà?

I talenti italiani
La domanda che spesso ci si pone è da chi ripartire. Negli ultimi 2 anni, grazie al coraggio di qualche società virtuosa e al lavoro di Roberto Mancini come ct della Nazionale, sono cresciuti molti ragazzi importanti, che saranno sicuramente il futuro della Nazionale.

I più importanti sono quelli che arrivano dalla cintola in su. A centrocampo, i due gioielli che stanno facendo crescere la Roma e il Cagliari sono i due Nicolò: Zaniolo e Barella, inseriti dalla Uefa nella lista dei 50 giovani piu’ promettenti. Il sardo ha un po’ di esperienza in più e sembra avere già il posto da titolare nella Nazionale di Mancini per le prossime qualificazioni all’Europeo. Zaniolo, nonostante abbia già dimostrato di avere un talento fuori dal comune, si deve scontrare con le problematiche che hanno i giovani della sua età: l’inesperienza e la mancanza di continuità.

Non mancano, però, talenti anche in attacco: non possiamo più parlare in questa accezione di Bernardeschi, obbligato oramai a prendersi la Nazionale, ma ovviamente Chiesa e Kean saranno due tra i più attenzionati nelle prossime uscite.
Un’Italia da ricostruire, che deve ripartire dai giovani. E se si dà loro opportunità, questi ultimi danno tante soddisfazioni.