La Serie B, dopo la pausa per gli impegni delle nazionali, torna al centro della scena e, in vista del suo quattordicesimo turno del girone d’andata, offre una sfida dalle grandi ambizioni, ovvero quella del Benito Stirpe tra il Frosinone di Fabio Grosso, capolista della competizione, e il Cagliari di Fabio Liverani, che a inizio stagione puntava proprio ad essere ai vertici del torneo e che ora, in un evidente momento di difficoltà, punta a risalire la classifica, cercando di evitare nel minor tempo possibile l’allungo delle formazioni che gli stanno davanti.
Come arrivano le due squadre alla sfida del Benito Stirpe?
Al di là del fascino della sfida, in programma domenica 27 novembre con calcio d’inizio fissato per le ore 15.00, Frosinone e Cagliari arrivano a questo scontro con stati d’animo diametralmente opposti. Difatti, da una parte il Frosinone viaggia con il vento in poppa in vetta al campionato cadetto, con ben 6 vittorie di fila nelle ultime 6 gare disputate (8 se consideriamo le ultime 10). Dall’altra, invece, c’è il Cagliari, che sta attraversando un momento abbastanza complicato in questa fase della stagione e che non conosce la parola vittoria da poco più di un mese (l’ultimo successo dei sardi risale infatti al 15 ottobre scorso in casa all’Unipol Domus, 2-1 contro il Brescia). Tuttavia i numeri, nel momento in cui inizierà il match, conteranno fino ad un certo punto e lasceranno spazio e scena alla pesantezza dei punti in palio tra vetta del campionato e zona playoff ma soprattutto ai duelli chiave che potrebbero spostare gli equilibri per l’una o l’altra squadra.
I (potenziali) duelli della gara
Analizzando le rose di entrambe le formazioni, uno dei duelli chiave della gara potrebbe riguardare le corsie laterali. I possibili protagonisti in questione sono da una parte Gianluca Frabotta e dall’altra Alessandro Di Pardo, entrambi con un passato nelle giovanili della Juventus. Il primo ha trovato nel Frosinone, dopo una brevissima parentesi estiva al Lecce, un vero e proprio trampolino di lancio. Grosso, nel suo 4-4-2, è riuscito a valorizzarlo al punto da farlo diventare uno dei migliori assist man del campionato (a quota 4 insieme Walid Cheddira del Bari, Daniele Casiraghi del Südtirol, Gabriele Moncini della Spal e Luca Tremolada del Modena), mentre al comando della specialità c’è Antonio Palumbo della Ternana con 5. Il secondo, dopo un inizio di campionato alquanto complesso con 4 panchine nelle prime 7 gare di campionato, ha cominciato a scalare con forza e determinazione le gerarchie di mister Liverani all’interno della rosa del Cagliari, fino a contendere costantemente il ruolo di laterale destro nel 4-3-3 rossoblù a Gabriele Zappa (qui il nostro focus su entrambi i terzini). La crescita di Di Pardo, inoltre, è testimoniata anche da numeri importanti. Il numero 99 ha infatti – secondo le recenti statistiche fornite dal portale calcio.com – totalizzato fin qui 423 passaggi (il migliore della rosa del Cagliari, dal punto di vista individuale, è Giorgio Altare con 763), con una percentuale di riuscita in questo fondamentale tra le più alte del campionato cadetto (80,14%, mentre quella di squadra è all’84,11%), così come sono lusinghiere le percentuali di Di Pardo anche alle voci duelli vinti (57,90%) e dribbling vinti (66,67%). Spostandoci al centrocampo, un confronto senza dubbio di grande interesse è sicuramente quello tra Luca Garritano e Nahitan Nández. In occasione della sfida dello Stirpe di domenica pomeriggio, saranno infatti di fronte – riferiscono i dati dell’agenzia Opta – due dei migliori 5 giocatori della cadetteria ad aver creato il maggior numero di occasioni create per i compagni (in questo fondamentale Garritano è primo con 32 mentre Nandez è quinto a quota 24). Il confronto, almeno sul fronte numerico, è leggermente a favore dello stesso Nandez quando invece si vanno ad analizzare i passaggi chiave. Su questo aspetto, infatti, il numero 8 del Cagliari è sesto a quota 7 (a pari merito con Francesco Zampano del Venezia, Francesco Di Mariano del Palermo e Anthony Partipilo della Ternana) mentre il numero 16 del Frosinone è poco più dietro a 5 (in ex aequo con Filip Jagiełło del Genoa e al duo della Spal formato da Gabriele Moncini e Lorenzo Dickmann). Restando sempre sul reparto nevralgico del campo, oltre al confronto Garritano-Nandez, c’è un secondo duello di possibile interesse, ovvero quello tra Marcus Rohdén e Marko Rog. Statistiche alla mano, il numero 7 ciociaro parte favorito sul 6 sardo per gol fatti (2 vs 1), palle recuperate (25 vs 18), cross effettuati (17 vs 5) e % di duelli vinti (41,94% vs 36.67%). Tuttavia lo stesso Rog, che tanto bene ha fatto nell’amichevole interna contro la Primavera lo scorso 19 novembre con una doppietta e una prestazione convincente, sembra essere assai deciso nel ribaltare le sorti del duello. Infine, ultimo ma non per questo meno importante, sarà il confronto riguardante il reparto avanzato tra i bomber Samuele Mulattieri e Gianluca Lapadula. Entrambi i numeri 9 sono a quota 4 gol realizzati dopo 13 giornate e le statistiche che li riguardano sono sostanzialmente in equilibrio. Sulla produzione offensiva, il centravanti di Liverani – sempre secondo i numeri forniti da calcio.com – è avanti su quello di Grosso per tiri effettuati (24 vs 18), sui duelli effettuati con gli avversari (143 vs 134) e sulla % di duelli vinti (32.17% vs 29,10%) ma è in svantaggio per % di tiri verso lo specchio della porta (55.56% vs 54.17%).
La prova di maturità
I duelli saranno solamente l’antipasto di Frosinone-Cagliari, che si preannuncia particolarmente combattuta e che si candida con ogni probabilità ad essere la “partita di cartello” del prossimo turno del campionato cadetto. Quel che è certo è che la gara di domenica allo Stirpe per il Cagliari sarà la vera prova di maturità di questo primo terzo di stagione. La delusione è tanta, come tanti sono stati gli errori e i risultati persi per strada per una squadra che all’inizio di questa stagione aveva ben altri programmi. Ecco perché la formazione rossoblù, nel big match contro la capolista della B, è chiamata a dare un forte segnale. Prendersi l’intera posta in palio è assolutamente d’obbligo. In caso di riuscita, il Cagliari non solo uscirebbe dalla crisi ma darebbe finalmente la tanto desiderata sterzata ad una stagione rivelatasi più complessa del previsto.
Fabio Loi