Scontro salvezza fondamentale, non ancora decisivo, ma sicuramente importante per la classifica. La sfida tra Cagliari e Verona, in programma domani 29 novembre alle 20:45 e valida per il quattordicesimo turno di Serie A, è crocevia essenziale tra due squadre che vivono momenti differenti. Da una parte i rossoblù di Davide Nicola che arrivano dal doppio pareggio contro Milan e Genoa, dall’altra gli uomini di Paolo Zanetti in piena crisi dopo la sconfitta per 5-0 al Bentegodi contro l’Inter e il conseguente ritiro deciso dalla società veneta.
Superiorità
Se un alieno arrivasse sulla terra e, senza sapere la situazione di classifica, guardasse i dati delle due squadre probabilmente penserebbe a un Cagliari davanti al Verona. Invece l’Hellas arriverà alla Unipol Domus con un punto di vantaggio sui rossoblù di Nicola, dodici contro undici, frutto di quattro vittorie e nove sconfitte, un percorso senza pareggi e dunque differente da quello dei padroni di casa che hanno portato a casa soltanto due volte i tre punti e hanno impattato per ben cinque gare. Aspetti che hanno portato l’allenatore piemontese a respingere parzialmente il ruolo di favoriti nella sfida della Unipol Domus, definendo divertente l’idea di partire davanti sulla carta. Eppure, pur se la situazione complessiva non sembra dare vantaggi al Cagliari, quella contingente vede un Verona che vive un momento complicato dal punto di vista ambientale come testimoniato dalla conferenza prepartita di Zanetti e dal già citato ritiro. Non solo, ma le statistiche confermano i favori del pronostico per Pavoletti e compagni, che sì hanno ottenuto meno punti rispetto ai prossimi avversari, ma che hanno messo in campo una proposta di gioco sicuramente più lineare e positiva. Se il numero dei gol fatti premia ad esempio l’Hellas – 17 contro 14 – quello dei gol subiti vede gli scaligeri in fondo alla speciale graduatoria della Serie A con ben 32 reti contro le 24 di un Cagliari terzultimo alla pari del Genoa e davanti al Como con 25. Passando all’analisi delle variabili offensive, i rossoblù di Nicola sono di fatto davanti in quasi tutti i numeri rispetto ai gialloblù di Zanetti. Partendo dalle oltre 28 azioni d’attacco a partita rispetto alle 22,5 dei veneti, passando per i tiri con il Cagliari che ne realizza 12,27 a gara e il Verona 8,5, arrivando alle triangolazioni con i padroni di casa che ne hanno registrato 3,45 di media contro le 2,75 degli ospiti. Ancora più eclatanti i due dati di maggior riferimento, ossia l‘IPO (Indice di Produzione Offensiva) e le palle laterali: per il Cagliari nel primo caso un valore di 52,91 contro il 36,92 de Verona, ricordando che generalmente un gol arriva ogni 30-35 di IPO, mentre nel secondo caso i rossoblù segnano 15,73 a gara (terzi in tutta la Serie A) contro l’11,5 dei prossimi avversari. Differenza enorme anche alla voce passaggi chiave, ossia tutti quei passaggi completati che superano una linea di pressione a prescindere dalla zona di campo nella quale sono effettuati: il Cagliari ha una media di 21,64 a partita e il tredicesimo posto in Serie A, il Verona staziona in fondo al penultimo posto con 17,42. Le uniche due variabili nelle quali l’Hellas è superiore a Pavoletti e compagni sono i recuperi offensivi – 14,5 contro 14,36 – e i dribbling, vero e proprio punto di forza della squadra di Zanetti con il settimo posto in campionato e un valore di 18,58 a partita contro quello dei rossoblù pari a 15,55.
Difesa e singoli
Se offensivamente la differenza tra le due squadre risulta sostanziale e in netto favore del Cagliari, difensivamente lo stacco tra sardi e scaligeri è molto più limitato se non pendente positivamente verso l’Hellas. Già dal più importante degli indici di riferimento, ossia l‘IRD – rischio difensivo – che vede il Verona registrare un valore di 55,67 contro il 58,82 dei rossoblù di Nicola. Per quel che riguarda le palle perse sono ancora davanti gli uomini di Zanetti – 66,58 contro 69,36 – così come alla voce tiri subiti l’Hellas conta un dato pari a 12,92 mentre il Cagliari arriva fino a 13,91, terzultimo in tutta la Serie A. Praticamente identica la statistica sui passaggi chiave subiti, 32 degli ospiti contro 32,09 dei padroni di casa, mentre per le palle perse difensive il distacco è più ampio e favorevole al Verona che registra una media di quasi 15 contro le 18 del Cagliari. Se gli scaligeri trovano nei dribbling positivi una caratteristica che sorride, al contrario faticano in quelli contrari con un diciassettesimo posto in Serie A frutto dei quasi 20 a partita subiti, mentre i rossoblù sono dodicesimi con poco più di 17 a gara. Anche nelle palle laterali subite il Verona è in vantaggio rispetto al Cagliari, con un valore medio pari a 12,3 contro i 13,6 della squadra di Nicola. Un dato estremamente favorevole ai padroni di casa è invece quello delle triangolazioni subite, con i rossoblù che riscontrano un valore di 3,27 a gara contro un Verona che con 4,67 è ultimo in tutta la Serie A. Anche nei duelli vinti è in vantaggio il Cagliari – 76 contro 72 di media – così come nei recuperi con oltre 68 a partita di fronte ai quasi 63 dell’Hellas. Spostando l’attenzione sui singoli e concentrandosi soltanto sull’Hellas, attenzione massima in mezzo al campo alla capacità di completare passaggi chiave di Belahyane che è secondo solo all’infortunato Duda tra i gialloblù (3,4 contro 3,6), non un valore alto in Serie A ma comunque rilevante. Il centrocampista marocchino classe 2004 è la vera e propria sorpresa del Verona in questa prima parte di stagione, come conferma anche la statistica dei dribbling (4, numero importante per chi gioca in mezzo al campo e primo tra i gialloblù) così come quella dei duelli vinti, nella quale Belahyane è terzo tra i singoli del Verona con una media di 7,8 a gara, superato soltanto da Ghilardi con 11 e Duda con 8. Ghilardi che è in testa anche alla voce recuperi palla con 8 a partita, seguito da Coppola e Dawidowicz rispettivamente con 7,8 e 7,2, così come curiosamente risulta davanti a tutti per tiri fatti (3 a partita, secondo Suslov con 2,5). Sugli esterni, infine, attenzione a Tchatchoua e Lazovic che con rispettivamente 2,9 e 2,8 a gara guidano il dato delle palle laterali in casa Hellas.
Matteo Zizola