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Rolando Maran in campo ad Aritzo

Cagliari, un’affidabile difesa camaleontica

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In vista della sfida contro la Spal abbiamo analizzato il rendimento del reparto arretrato rossoblù, tra cifre e considerazioni tattiche.

Quattro schieramenti difensivi diversi in sette gare, due moduli (a 4 o a 3), sette giocatori alternati dal primo minuto, più uno che non ha esordito (Walukiewicz) e un altro che ha accumulato soltanto 10 minuti (Mattiello). Con questa estrema sintesi si può descrivere la prima parte della stagione vissuta dalla difesa del Cagliari. Dopo la seconda sosta della Serie A per gli impegni delle nazionali, domenica pomeriggio i rossoblù torneranno in campo per affrontare la Spal, a oggi quartultima in classifica con 6 punti.

SEMPLICI, TALEBANO DEL 3-5-2 – Il tecnico estense, Leonardo Semplici (che da calciatore visse una stagione a Sorso, nel 1988-89), da quando è a Ferrara è un talebano del 3-5-2. Il modulo tanto caro a Conte e Mazzarri è un vero dogma per lui, che nelle gare fin qui giocate non ha mai derogato rispetto alle sue convinzioni, alternando cinque dei sei centrali in rosa: intoccabile capitan Vicari (630 minuti per lui), al suo fianco si sono visti il brasiliano di passaporto polacco Thiago Cionek (450′), il connazionale Igor (376′), l’ex Chievo Tomovic (363′) e l’esperto Felipe, utilizzato per 258 minuti. L’unico a non venir mai preso in considerazione è il polacco Salamon, uno dei due ex rossoblù in biancazzurro (l’altro è Simone Missiroli).

INTERPRETI DIVERSI, IDENTICO ATTEGGIAMENTO – Un ragionamento simile a quello portato avanti da Maran che, come detto, ha proposto quattro “difese” diverse in 7 gare, senza veri intoccabili. A parte Ceppitelli che, se non fosse entrato in campo al San Paolo solo nella bolgia finale, avrebbe forse il 100 per cento dei minuti giocati, restando comunque il punto fermo del reparto arretrato. Accanto a lui ha iniziato Klavan, dentro dall’inizio contro Brescia, Inter e Napoli, quando ha però giocato in coppia con Pisacane, come sempre indietro nelle gerarchie in estate e poi pronto a riprendersi la maglia da titolare sul campo. Sulle fasce, poi, Cacciatore (450 minuti) e Pellegrini (414) hanno fatto la parte del leone, lasciando le briciole ai sostituti: 90′ per Pinna – pronto però a sostituire l’ex Chievo nel match di domenica – e solo 10′ per il primo acquisto estivo, quel Mattiello sempre più oggetto misterioso e dal destino rossoblù incerto. Qualcosa in più per Lykogiannis, in campo 206 minuti e titolare contro Brescia e Napoli.

MARAN PREFERISCE IL CCPP – Cifre a parte, la sensazione è che il reparto difensivo “perfetto” per Maran sia, per vari motivi, quello schierato più volte (contro Parma, Genoa, Hellas Verona e Roma), il CCPP: Cacciatore-Ceppitelli-Pisacane-Pellegrini. A destra l’ex terzino di Sampdoria, Hellas e Chievo garantisce maggiore copertura rispetto ai rivali, anche per caratteristiche fisiche, oltre a una potenziale spinta offensiva in caso di necessità, come visto già nella seconda parte della scorsa stagione. Quest’anno Cacciatore è più coperto, con il compito di non sganciarsi dalla difesa per non creare squilibri, visto che davanti a lui gioca il moto perpetuo Nandez. Dall’altra parte, il nazionale Under 21 in prestito dalla Juventus ha esplosività, voglia di spaccare il mondo e la giusta spavalderia che, unite a un’adeguata tenuta atletica, gli permettono di arrivare spesso sul fondo a mettere cross per gli attaccanti. Doti differenti, ça va sans dire, rispetto al greco Lykogiannis. Al centro, invece, Ceppitelli e Pisacane hanno dalla loro gli anni di intesa costruita sul campo, così come una complementarità fisica non da poco: uno alto e più fisico, l’altro brevilineo e più rapido.

Domenica a destra mancherà dunque l’equilibrio di Cacciatore, sostituito con tutta probabilità dallo sgusciante Pinna, atteso a una prova di carattere che confermi le aspettative di tanti addetti ai lavori (la società rossoblù in primis) nei suoi confronti. Anche per questo motivo Maran sarà ben felice di recuperare Pisacane, per dare maggiore sicurezza al reparto e fronteggiare la coppia di attaccanti formata da Petagna (a segno la scorsa stagione nella gara di andata) e capitan Floccari che, quando era più giovane, spesso ha fatto male al Cagliari ma ancora a secco in questa stagione. E, con una fase difensiva solida come quella rossoblù, non ci sarebbe da stupirsi se il digiuno proseguisse.

Francesco Aresu