Ad un passo dall’Olimpo. Centottanta minuti che varranno un’intera stagione, stesso obiettivo: il ritorno tra i grandi del nostro calcio. Da una parte il Cagliari di Claudio Ranieri, chiamato all’ennesima cavalcata straordinaria da allenatore in una carriera strabiliante; dall’altra il neopromosso Bari di Michele Mignani, ambizioso e nel contempo voglioso di centrare la doppia promozione nel giro di appena due anni.
Il duello
Cagliari e Bari, in termini di precedenti, si sono affrontate solamente in regular season: in 26 confronti i sardi hanno ottenuto nove successi, contro le cinque vittorie pugliesi (12 pareggi a completare lo score). Tuttavia, per entrambe le squadre, sarà la prima finale playoff della loro storia nonostante abbiano già disputato spareggi promozione o interdivisionali: per i Galletti un solo successo (contro il Verona nel 1957/58, sconfitto 1–0 in casa all‘andata e 2–0 nel match di ritorno) in tre precedenti, mentre i sardi ne hanno persi due su due. Il Cagliari, in caso di successo nel doppio confronto contro i biancorossi pugliesi, potrebbe festeggiare la promozione in Serie A dopo un solo anno dalla retrocessione in B per la seconda volta consecutiva nella sua storia. Riuscendoci, il club di Sa Ruina replicherebbe l’impresa avvenuta proprio nell’ultima esperienza cadetta e nel 1997/98, arrivando a tre; solo Atalanta (sei) e Verona (quattro) ci sono riuscite in più occasioni. Se invece l’impresa dovesse centrarla il Bari, i Galletti potrebbero diventare, al pari di Atalanta e Brescia (12), una delle tre squadre con più promozioni in Serie A: i biancorossi tornerebbero inoltre a festeggiare l’accesso al massimo campionato dopo ben 14 anni e solo in due precedenti (16 anni tra 1942-1958 e tra 1969-1985) avevano vissuto un’attesa maggiore.
Verso il I Round
Il Cagliari arriva alla prima sfida di questa finale playoff in serie positiva da sette partite, di cui quattro (4V) nel finale di campionato e tre (2V, 1N) in postseason: con Ranieri in panchina i sardi hanno perso appena due di 22 incontri, nessuno ne conta meno considerando le squadre di Serie A e B nei rispettivi campionati. I sardi, inoltre, non perdono una partita casalinga di Serie B dal 1° ottobre 2022 (1-4 contro il Venezia), da allora in 17 incontri i sardi hanno ottenuto 11 vittorie e sei pareggi: i rossoblù non arrivano a 18 gare interne senza sconfitte nella competizione dal febbraio 2016 (29 in quel caso). Il Bari, invece, arriva a Gara 1 delle Finali Playoff della Serie B, dalla partita più di recente vinta contro il Südtirol ma i Galletti non ottengono due successi consecutivi in Serie B dal 10 aprile scorso (contro Benevento e appunto Sudtirol). Tuttavia i biancorossi, in vista del primo round all’Unipol Domus, punteranno a sfatare il tabù trasferta: di fatti il Bari ha perso le ultime due trasferte di Serie B, tante sconfitte quante quelle subite nelle precedenti 12 gare esterne nella competizione (6V, 4N).
Non solo Lapadula vs Cheddira
Quando si parla di Cagliari e Bari, inevitabilmente il primo pensiero che si fa a livello individuale è quello che porta ai due bomber principi della sfida ovvero Gianluca Lapadula e Walid Cheddira. Il numero 9 rossoblù, con otto gol in post season (di cui tre in questo campionato), è il miglior marcatore tra playoff e playout di Serie B dal 2004/05, avendo superato proprio in questa stagione Francesco Tavano e Pablo Gonzalez (sei reti). Il centravanti del Cagliari, inoltre, è il top scorer di questa Serie B (24 gol, di cui tre arrivati dopo il termine della stagione regolare) ed ha segnato ben sei degli ultimi nove gol dei sardi in stagione. Il numero 11 dei Galletti, in caso di gol in Gara 1, potrebbe segnare per la seconda volta tra regular e post season contro il Cagliari, che a quel punto diventerebbe la quarta formazione (dopo Cosenza, Genoa e SPAL) contro la quale il bomber marocchino riesce ad andare a segno in almeno due incontri diversi da quando gioca in Serie B, avendo già deciso la gara d’andata in campionato (0-1) alla Unipol Domus il 17 settembre scorso. Tuttavia, lo stesso Cheddira, rispetto al suo più diretto competitor Lapadula, ha uno score decisamente deludente nelle ultime uscite stagionali: numeri alla mano, l’ex Parma, dopo aver preso parte a 19 reti (14 gol e cinque assist) nelle sue prime 17 presenze stagionali in Serie B, dal match di ritorno contro il Cagliari del 18 febbraio ha messo a referto appena tre marcature nelle successive 16 partite con la maglia del Bari nel torneo. In vista del primo confronto in finale all’Unipol Domus, Lapadula e Cheddira potrebbero non essere gli unici protagonisti maggiormente attesi. Tra le fila del Cagliari c’è il miglior assistman della stagione rossoblù ovvero Nahitan Nandez. Il numero 8 ha servito sei assist vincenti ai compagni durante l’annata cadetta (tutti in gare casalinghe), quattro dei quali sono arrivati nell’ultimo mese e mezzo, dal 30 aprile in avanti. Un altro possibile protagonista in casa Cagliari potrebbe essere Zito Luvumbo. L’attaccante angolano è uno dei quattro giocatori più giovani (classe 2002) ad aver segnato almeno cinque reti nella stagione di Serie B in corso, davanti a Nicholas Bonfanti del Modena (nato appena 19 giorni dopo di lui) oltre ai 2003 Giovanni Fabbian (Reggina) e Marco Nasti (Cosenza). Sul fronte Bari, un occhio di riguardo ci sarà quasi certamente per il portiere Elia Caprile: l’ex Leeds – considerando regular e post season – ha infatti la seconda miglior percentuale di parate della competizione (76.2%) tra gli estremi difensori che hanno giocato almeno 15 gare in campionato. Una possibile carta da giocare, sempre fronte Galletti, potrebbe essere rappresentata da Leonardo Benedetti. Il centrocampista, di proprietà della Sampdoria, figura nel novero dei giocatori di questo campionato cadetto con almeno due gol in casa, due gol in trasferta e due assist: solamente tre calciatori più giovani sono davanti al numero 80 in questo fondamentale, ovvero Zito Luvumbo (09/03/2002), Giuseppe Di Serio (20/07/2001) e Samuele Mulattieri (7/10/2000).
Fabio Loi