Voglia, atteggiamento, approccio. Le tre chiavi trovate da coach Piero Bucchi dopo la vittoria della sua Dinamo Sassari per 102-73 contro Varese, sono probabilmente le piรน adatte per descrivere il successo che al momento vale il quarto posto in campionato, rafforzato da una differenza canestri completamente ribaltata a favore. Non solo perchรฉ a scandirle รจ lโallenatore che ha rivoluzionato attraverso il lavoro psicologico e di gioco la propria squadra, ma anche perchรฉ voglia, atteggiamento e approccio sono tre sostantivi trasformatisi in realtร nei 40โ giocati al PalaSerradimigni sabato 19 marzo.
Metร campo
Contro la squadra di Matt Brase, primo attacco del campionato ma anche prima squadra per numero di tiri presi a partita, serviva una grande prova difensiva. Attenzione, capacitร di gestire le forze e cattiveria agonistica dovevano per forza di cosa mischiarsi per avere la meglio di una squadra che ha portato il run&gun a un livello ancora superiore rispetto a quanto dimostrato ai tempi di Sacchetti proprio da Sassari. La squadra di Bucchi le ha messe in campo tutte e tre, prendendo forza dalla difesa per attaccare convintamente gli avversari. Soprattutto mettendo palla a terra e arrivando spesso convintamente al ferro, andando cosรฌ anche piรน volte in lunetta, sfruttando poi a dovere lo strapotere a rimbalzo mostrato per tutta la gara. Con Stephens prima e soprattutto Diop poi a spazzare via ogni avversario sotto le plance (5 rimbalzi offensivi a testa a fine partita). Ma la chiave della vittoria resta la prova nella propria metร campo, perchรฉ al di lร di alcune dimenticanze normali nel corso di una partita, i biancoblรน hanno lavorato piรน che bene nelle transizioni difensive e sulย lato debole, ma ancor di piรน nellโuno contro uno. A partire dal contributo di Raspino, ancora in quintetto per lโassenza di Jones, che รจ stato capace di togliere dalla partita il giocatore fondamentale per lo scacchiere varesino, quel Colbey Ross mai riuscito realmente a mettersi in proprio. Lo sforzo รจ stato perรฒ collettivo, vedasi anche le serate sottotono di Brown, Johnson e Owens. Con tutti i quintetti in grado di mangiare i secondi iniziali delle azioni avversarie allungando la difesa, togliendo cosรฌ fiducia e fluiditร alla formazione di Brase, che al termine della gara nella casella delle palle perse ha trovato il numero 20.
Soliditร
Dalla difesa poi Sassari ha potuto correre il campo nella maniera piรน naturale possibile, lasciandosi spingere da un pubblico elettrizzato specialmente in un terzo quarto che ha distrutto definitivamente i sogni degli avversari. Tanto da non far accorgere quasi nessuno della serata non perfetta dallโarco, con i biancoblรน capaci di arrivare a quota 83 dopo 30โ con appena 7 triple segnate sulle 20 tentate. Ma anche che nei dodici a referto mancassero due uomini del quintetto come Jones e Robinson. Le consapevolezze costruite durante gli ultimi due mesi hanno fatto sรฌ che la Dinamo anzichรฉ sciogliersi davanti alle difficoltร cominciasse a esaltarsi. Si sa che vincere aiuta a vincere, ma ogni vittoria รจ anche diversa. Se con Venezia i biancoblรน avevano dimostrato di poter cambiare spartito offensivamente e con Scafati avevano dato lโimpressione di poter vincere le partite per certi versi sporche, contro Varese la squadra di Bucchi ha dimostrato di non aver perso lโappetito. Una fame che sarร fondamentale mantenere in vista del successivo esame, con un calendario che sembra ulteriormente salire di livello settimana dopo settimana. Perchรฉ dopo la partita con i lombardi arriva Tortona, capace di perdere appena sei volte in stagione e battere Trento nonostante una partenza complessa. Sassari allโandata trovรฒ in Piemonte il primo successo lontano da casa, al ritorno avrร invece dietro un PalaSerradimigni che dopo i difficili mesi iniziali รจ tornato a essere il cuore pulsante della squadra, capace di dettare ritmi e strappi. Qualcosa di vitale per una Dinamo Sassari che ormai รจ tornata definitivamente una solida realtร della Lba.
Matteo Cardia














