Un fine settimana dal ritmo playoff, un primo appuntamento, l’ultimo tra le mura amiche nella stagione regolare, per credere ancora nel miglior piazzamento possibile. La Dinamo Sassari torna in campo domani, venerdì 6 maggio, per cercare di trovare i due punti contro la corazzata Virtus Bologna, reduce dalla vittoria contro Valencia che è valsa ai bolognesi l’accesso alla finale di Eurocup.
I precedenti
Sono venticinque le sfide che si sono già tenute tra la due squadre: è Sassari ad avere un vantaggio in termini di numeri sia nel bilancio totale, 14-10 per i biancoblù, che nelle gare giocate al PalaSerradimigni, espugnato solamente tre volte dai virtussini. Quella tra le due società è una sfida che oltre ad avere importanti significati nel presente vive anche di alcuni dolci ricordi per la società di Stefano Sardara. Soprattutto uno, quello dei quarti di finale nei playoff scudetto del 2012, quando con un secco 3-0 i biancoblù eliminarono i bolognesi in una serie arricchita dalla vittoria sulla sirena di gara 3 grazie a una tripla di capitan Vanuzzo a pochi decimi di secondo dalla fine dell’ultimo periodo.
Il presente
Le V nere però dopo anni complessi a livello societario sono tornate grandi: lo scudetto dell’anno scorso, un roster completo e un campionato da prima della classe lo hanno confermato ancora una volta. La perdita di Pippo Ricci e il cambio in panchina non hanno scalfito gli obiettivi della società di Zanetti e Baraldi. La Virtus si è rinforzata già nel 2021, trovando ritmo anche in Europa dopo alcune iniziali difficoltà dovute soprattutto agli infortuni di alcuni elementi, su tutti Udoh, Mannion, Hervey e Abass. Gli arrivi di Hackett e Shengelia hanno chiuso un quadro quasi perfetto che ha ora davanti la chance di ripetersi in LBA e soprattutto di non aspettare una wild card per accedere all’Eurolega. La possibilità però di entrare nella massima competizione europea per diritto sportivo, finale l’11 maggio contro il Bursaspor, potrebbe essere un punto a favore di una Dinamo che ha bisogno di punti per tenere vive speranze per il quarto posto. Per impensierire Belinelli e compagni però, Logan e compagni dovrebbero ripetere quanto fatto vedere nella sfida contro Milano vinta a inizio aprile, soprattutto a rimbalzo e in attacco. Già all’andata, i biancoblù erano andati vicini all’impresa alla Unipol Arena perdendo solo dopo un supplementare per 102-100, dimostrando di poter far male agli avversari affidandosi soprattutto al tiro dai 6,75. Scariolo dovrà rinunciare probabilmente ancora ad Alibegovic, ma potrebbe dar spazio a elementi come Mannion e Tessitori, rimasti a guardare nella partita giocata a Valencia dando ancora più respiro alle proprie rotazioni visto anche il primo posto in classifica già assicurato in regular season. La squadra bolognese ha pochi punti deboli a livello offensivo – prima per punti segnati a partita, assist e valutazione – ma anche a livello difensivo dove sotto le plance l’impatto di Jaiteh e Sampson è impressionante tanto quanto la possibilità di mettere a tacere le guardie avversarie grazie a giocatori come Pajola e Hackett. La Dinamo Sassari dovrà quindi provare soprattutto a sfruttare i suoi punti di forza offensivi, dal tiro da tre fino al pick&roll tra Robinson e Bilan, e fare il possibile per arginare l’attacco delle V Nere, provando anche a utilizzare la carta della zona allungata per far perdere secondi preziosi a una squadra con un arsenale che in Italia pare avere solo quello milanese come eguale.
Ma non solo. Perché la squadra di Bucchi avrà soprattutto il pubblico del PalaSerradimigni dalla sua parte e un fattore entusiasmo che deriverà da quella che anche il coach sassarese, che ha cominciato proprio alla Virtus la sua carriera da tecnico, ha definito come una sfida affascinante. Lo scenario, fino al suono della sirena, resta aperto.
Matteo Cardia
