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Dinamo Women | Mentalità e atteggiamento: con Madrid segnali di crescita

Mya Hollingshed durante Dinamo Banco di Sardegna Sassari - Movistar Estudiantes | Foto Luigi Canu
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La sfida dei segnali, quella giocata ieri 12 ottobre dalla Dinamo Sassari Women contro l’Estudiantes Madrid (vinta dalle grigioazzurre per 65-72) è stata la gara del vorrei ma non posso. La volontà di conquistare il primo successo stagionale, la tenacia dimostrata durante i 40’ nel proporre il proprio gioco e mettere fieno in cascina per raggiungere il giusto grado di alchimia, contro un roster profondo e di qualità come quello delle spagnole. Le ragazze di Antonello Restivo lasciano il PalaSerradimigni con la quarta sconfitta stagionale in altrettanti match, ma con un bel passo in avanti fatto registrare sotto l’aspetto della crescita.

Condizione e mentalità

All’indomani della sfida contro l’Estudiantes Madrid gli aspetti dal quale ripartire in casa Dinamo sono tanti. Tra tutti c’è sicuramente quello psicologico. Il match contro la squadra spagnola, sotto l’aspetto mentale, è stato altamente impegnativo. Una gara che ha messo a dura prova la capacità di reazione delle Women di coach Restivo che sono state capaci, in più occasioni, di recuperare lo svantaggio e mettere la testa avanti nel risultato. Abilità nel rialzare la testa però che non è bastata alle sassaresi, con la squadra di coach Moran che grazie alla profondità del proprio roster, alla lunga, è riuscita ad avere la meglio. Infatti il Madrid, nella sfida del PalaSerradimigni, ha mandato in campo 10/11 del proprio roster, con il minutaggio più basso fatto registrare da Mollenhauer (13’). Di contro Restivo, a causa dell’infortunio di Sara Crudo e della mancanza di esperienza delle altre giovani convocate, ha chiamato in causa solamente 7 giocatrici con la “meno impiegata” che è stata Anna Togliani (14’). Se all’ampia possibilità di scelta del tecnico delle ospiti si aggiunge anche una condizione atletica ancora da perfezionare, dovuta in particolare all’impossibilità delle sassaresi di allenarsi a pieno regime (sia per gli infortuni che per l’arrivo di Joens solamente due settimane fa), quanto visto nell’esordio in Eurocup al di là del risultato è incoraggiante in ottica futura.

Singoli

Se l’alchimia è ancora da trovare, come è lecito che sia con così pochi allenamenti a pieno organico sulle gambe, i segnali che sono arrivati dalle singole giocatrici sono più che positivi. A partire da Ivana Raca e Mya Hollingshed che, seppur si siano accese a fasi alterne, hanno fatto due ottime prestazioni. L’ex Fenerbahce nei primi due quarti ha letteralmente dominato, tanti rimbalzi, punti decisivi che hanno permesso alle sassaresi di rimanere sempre in gara tenendo la testa avanti nel risultato per buona parte del tempo. Negli ultimi due parziali della sfida, quando Hollingsheed è riuscita a salire in cattedra portando in vantaggio le Women grazie a delle triple importanti, la numero 1 delle biancoblù è stata meno impattante. Tra le altre che meglio hanno figurato nel match contro il Madrid è stata il capitano Debora Carangelo. Se la numero 5 delle sassaresi in fase realizzativa è stata meno performante rispetto alle due menzionate precedentemente, dalle sue mani sono arrivate due triple importanti che hanno dato la scossa alle compagne nei momenti in cui le avversarie stavano iniziando a venir fuori. Insomma, tanti aspetti positivi che, uniti alla curiosità di vedere una Ashley Joens ben integrata e al meglio della condizione atletica, fanno ben sperare per il futuro della squadra di Restivo che ora è chiamata, di fronte al proprio pubblico, a dare continuità a quanto di buono fatto vedere in Eurocup. Il prossimo avversario delle Women sarà Roma, che dopo aver riposato in occasione dell’Open Day di Schio (prima gara stagionale), nel secondo turno di campionato ha perso di misura (64-62) contro Campobasso. Ora però serve ripartire con il piede giusto per trovare entusiasmo, consapevolezza e la giusta spinta per affrontare questo inizio di campionato intenso e dall’alto tasso di difficoltà.

Andrea Olmeo

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