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Dinamo, Strasburgo arriva a Sassari

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“Sinceramente la Fiba Champions League non è la nostra priorità. Siamo molli e imprecisi, dobbiamo pensare soprattutto a crescere in campionato”. Con queste parole Vincent Collet, coach della Nazionale francese e della SIG per l’ultimo anno, commentava la sconfitta con Holon nell’ultimo match casalingo di Champions.

Un match giocato con percentuali ridicole e il top scorer Gabe York (6 su 21 da tre!) svegliatosi soltanto nell’ultimo in quarto, in tempo per dare ai tifosi l’illusione del pareggio. Il prossimo avversario della Dinamo in Champions, che in una Francia cestisticamente in salute può vantare il terzo budget del campionato dietro a ASVEL Villeurbanne (in Eurolega) e Monaco (Eurocup), ha sfiorato il baratro domenica scorsa a Roanne, in casa dell’ultima in classifica, quando perdeva di 6 a un minuto dalla fine e ha trovato la vittoria con un buzzer beater di Travis Trice. Una sconfitta avrebbe voluto dire ultimo posto in classifica, la vittoria significa decimo posto, dopo 5 sconfitte e tre vittorie.

Vincent Collet non verrà rinnovato per la prossima stagione, e ha rifiutato di diventare dirigente. La situazione societaria non aiuta la squadra e il coach chiede un intervento sul mercato: “Stiamo cercando, ma non è facile trovare in questo momento. Contro Holon siamo stati poco combattivi, non abbiamo speso i falli necessari per fermarli, li abbiamo sempre lasciati tirare. Viviamo di exploit individuali, ma non basta. Pretendo una reazione”. Potrà arrivare una reazione a Sassari? Per Collet il livello dell’avversario sale rispetto a quelli incontrati finora (vittoria agevole in casa contro Ostende, brutta sconfitta a Torun, ok contro Manresa e ko contro Holon in casa), e degli uomini di Pozzecco teme soprattutto un suo ex pupillo, Miro Bilan, che dopo un’ottima stagione in Alsazia due anni fa spiccò il volo verso l’ASVEL, con cui ha vinto il campionato. “Il gioco gira intorno a lui, Miro non è cambiato. Spissu è bravo, McLean è sempre affidabile, Pierre è un giocatore incredibile per la sua duttilità, mentre Evans è lo stesso che ci ha fatto soffrire a Ulm”.

Nel comunicato stampa che presenta la sfida si legge che la SIG aspetta il “déclic”, il clic che azioni finalmente il meccanismo di una squadra rivoluzionata in estate. Il giocatore più atteso era Xavier Cooks, inizialmente previsto tra i dodici dell’Australia al Mondiale, ma è infortunato da agosto. Le guardie titolari, Trice e York, sembrano ancora acerbi, fisicamente non all’altezza e soprattutto mancano di leadership. In ala piccola gioca Thomas Scrubb, ex Varese, che non è proprio il giocatore in grado di accendere la scintilla. Meglio i lunghi, il francese Inglis e l’USA Grant, forti a rimbalzo e dal perimetro, e coadiuvati dall’esperto Ali Traoré, un fedelissimo di Collet anche in Nazionale. Sulla carta, per la Dinamo non si tratta di una serata difficile: serve una buona difesa su York, che può accendersi dall’arco, e una buona circolazione di palla, perché la SIG sa difendere duro.

Nicola Accardo