Non accontentarsi. Il monito di coach Piero Bucchi è forte verso la sua Dinamo Sassari ma soprattutto verso un ambiente esterno che vede l’Olimpia Milano quasi con mezzo piede in finale. La semifinale, la seconda consecutiva contro i milanesi, è tutta da giocare. E malgrado il pronostico favorevole alle Scarpette Rosse sia cosa normale, il desiderio di mettere in difficoltà gli avversari esiste ed è forte.
Sicurezze
Consapevolezze e idee precise. A due giorni dalla sfida inaugurale della serie che può valere la finale Scudetto, Bucchi non pronuncia mai il sostantivo vittoria, né il verbo vincere. Ma parla di superare quanto fatto in precedenza, partendo però da punto fondamentale, quella coesione che per usare le parole dello stesso tecnico è un punto a favore per i biancoblù. Per giocarsi le proprie carte la Dinamo dovrà alzare ulteriormente l’asticella, provando magari a conquistarsi il diritto di giocare una gara in più del previsto in Sardegna oltre la già certa gara 3. Sia in difesa che in attacco servirà qualcosa in più rispetto a quanto già messo in mostra meno di un mese fa proprio al Forum, durante l’ultima gara di stagione regolare. Allora Sassari rimase in scia fino agli ultimi minuti del quarto periodo, quando le sofferenze sul lato debole e sullo short roll avversario fecero male però ai biancoblù fino a portarli alla sconfitta e alla perdita del quarto posto. Si trattava però allora di un’altra Milano, per lo più negli uomini scelti per la gara, e di un altro momento della stagione, come ha insegnato la serie sassarese contro Venezia. “Dobbiamo togliere le loro certezze con degli schemi in attacco. Loro hanno un assetto costante e vogliono dare responsabilità ai giocatori stringendo le rotazioni. Questo dà loro solidità e noi dobbiamo fare un passo in più togliendo loro queste certezze” ha affermato ancora l’allenatore del Banco. Certo è che Sassari ha già dimostrato di poterlo fare nella serie contro gli orogranata, dando sfogo al ventaglio di adattamenti offensivi e sfruttando soprattutto i giochi a due, trovando poi con il passare delle gare una sempre migliore spaziatura. Milano non è Venezia e ogni serie è una storia a sé. Ma il Banco può ripartire dal proprio entusiasmo per far sì che il confronto resti equilibrato durante l’arco dei 40’, prerogativa per essere competitivi nella sfida citata anche da Eimantas Bendzius in conferenza stampa (qui le parole).
Futuro
Intanto la Dinamo Sassari guarda anche al futuro. A partire dal rapporto con i tifosi, tornato a essere ben saldo dopo un inizio d’annata più che difficoltoso. Nella serata di ieri, mercoledì 24 maggio, la società ha annunciato l’apertura della campagna abbonamenti per la stagione 2023-24. “Insieme Giganti” questo il nome scelto per il piano di fidelizzazione, che rimanda nuovamente al connubio con i Giganti di Mont’e Prama, che inizierà con un diritto di prelazione riservato agli abbonati della stagione ancora in corso valido fino al 30 giugno prossimo. Nuova stagione per cui la Dinamo sembra già essere vigile anche per le questioni legate strettamente al proprio roster. Già il 28 aprile scorso, Bucchi in conferenza stampa parlava di futuro e non è da escludere che qualche mossa sia già stata effettuata, almeno sul piano dei sondaggi. Secondo il sito specializzato backdoorpodcast.com, Sassari avrebbe già rimesso gli occhi su Alessandro Cappelletti per rinforzare il proprio pacchetto esterni, che nella prossima stagione vedrà – al momento – sicuramente solo Stefano Gentile. Il playmaker ex Torino e Udine, nell’ultima stagione ha ben figurato a Verona nonostante la retrocessione della Tezenis, chiudendo con 11,2 punti di media a partita accompagnati da 4,6 assist. Il nome di Cappelletti non è di certo nuovo per la Dinamo Sassari, con il giocatore che era già stato accostato alla società biancoblù sia nella scorsa stagione che prima dell’inizio di quella odierna.
Matteo Cardia
