Nessuna fretta ma neanche troppa calma, perché il tempo per le risposte sta per scadere. Il General Manager Federico Pasquini e coach Piero Bucchi continuano a lavorare per la costruzione della squadra che punterà a un ruolo da protagonista tra LBA e Fiba Champions League. Ma soprattutto attendono gli ultimi riscontri sull’asse play-pivot.
Sicurezze
Dopo le conferme di Treier e Diop, la presenza di Devecchi e Gentile, che tornerà probabilmente a giocare da guardia, manca solo un altro “piccolo” nella panchina sassarese dove, come detto da tempo, non ci sarà David Logan. Con il mercato, soprattutto degli stranieri, ancora fermo, il focus passa momentaneamente sul quintetto. Al momento, l’unica certezza si chiama Eimantas Bendzius, con l’ala lituana che nella giornata del rompete le righe aveva annunciato insieme al presidente Sardara il suo rinnovo contrattuale fino al 2025. L’ intento rimane comunque quello di migliorarsi dove possibile. La Dinamo per questo cercherà di sostituire Jason Burnell con un giocatore dalle caratteristiche diverse e che abbia, soprattutto, punti nelle mani dall’arco. Un classico 3&D che dia più certezze una volta aperto il campo e che possegga quelle potenzialità difensive che Burnell ha mostrato negli ultimi due anni a Sassari. Anche se la Dinamo il suo specialista difensivo potrebbe già averlo grazie a una conferma. Perché Filip Kruslin sembra essere sempre più vicino al rinnovo per un’ulteriore annata in Sardegna. La guardia croata, a cui spesso Bucchi ha affidato il giocatore avversario più pericoloso offensivamente (come capitato con Brescia quando è stato Mitrou-Long il diretto avversario, limitato soprattutto in gara 3), era stata annunciata poco prima dell’approdo del coach bolognese a novembre 2021. Arrivato quasi in punta di piedi dopo una prima stagione in maglia Sassari positiva ma con Pozzecco alla guida, Kruslin ha guadagnato sempre più fiducia ritagliandosi un ruolo da specialista. Nonostante una continuità al tiro non sempre trovata, l’ex Cedevita è stato fondamentale in alcuni momenti della stagione, in cui ha assicurato 8.6 punti di media a partita, tanto sacrificio a livello difensivo ma anche esperienza e carisma in uno spogliatoio che potrebbe averne ancora bisogno nella nuova stagione.
Dubbi
In casa Sassari le domande più importanti prendono sempre le sembianze di Gerald Robinson e Miro Bilan. Sul giocatore statunitense c’è più fiducia e un accordo al rialzo, sia a livello economico che temporale, potrebbe convincere definitivamente il giocatore che Bucchi aveva già avuto nella sua esperienza alla Virtus Roma. L’ex Chemnitz ha mercato dopo l’ultima parte di stagione da giocatore di livello, ma l’offerta giusta potrebbe essere già arrivata sul piatto e convincere il giocatore a restare in Sardegna dopo le diverse maglie vestite nelle ultime due stagioni. Per Miro Bilan tutto è ancora in ballo, come dichiarato dal presidente Stefano Sardara. La Dinamo mette probabilmente sul piatto un contratto meno ricco rispetto a quello che nella passata stagione aveva convinto il croato a trasferirsi al Prometey. Ma oltre al lato economico resta il fatto che anche Sassari può offrire un palcoscenico europeo, oltre che l’affetto e un ambiente di una piazza che possono fare la differenza. Quello di un’altra settimana potrebbe essere l’arco temporale in cui dovrebbe arrivare la decisione definitiva. Se la conferma non dovesse esserci, la Dinamo aspetterà la fine dei campionati per avere più possibilità in un mercato fino a ora già fervente solo per le grandi squadre. Intanto però, Sassari si guarda attorno per gli altri spot. Non è da escludere un nuovo interessamento per Alessandro Cappelletti, già vicino nella passata stagione e grande protagonista in A2 con la maglia della Apu Udine, squadra battuta in finale promozione dalla Tezenis Verona di Sasha Grant. Il play-guardia classe 1995, eletto miglior giocatore della regular season del torneo, ha ricevuto la proposta di rinnovo dal presidente friulano Pedone ma le attenzioni della A1 potrebbero fargli fare quel salto di categoria già rinviato nella scorsa stagione. Una situazione che la Dinamo potrebbe monitorare con attenzione.
Matteo Cardia














