Esordio con sconfitta per la Dinamo Sassari di Veljko Mrsic. Se l’anno scorso la trasferta in Laguna si rivelò come uno dei momenti più alti dei biancoblù in stagione (78-84 nella decima giornata), stavolta il parquet del Taliercio ha visto uscire sconfitti i sardi alla loro prima con il coach croato alla guida. Un ko che senz’altro ci può stare vista le qualità degli oro-granata, ma soprattutto per il fatto che l’ex campione d’Italia con Varese da giocatore abbia avuto appena due allenamenti per cercare di portare qualcosa di nuovo a una squadra che si trova all’ultimo posto del campionato in coabitazione con Udine, Treviso e Varese.
Ripartenza
Salutato una settimana fa Massimo Bulleri e archiviata la breve parentesi ad interim di Massimiliano Oldoini con le due vittorie con Sporting CP e Cantù, è toccato a Mrsic sedere per la prima volta sulla panchina del Banco di Sardegna. Il tecnico croato, alla sua seconda esperienza in Italia, ha proposto una variazione in quintetto con le novità Beliauskas e Vincini, ma anche con delle rotazioni più “pozzecchiane” coinvolgendo meno alcuni giocatori dalla panchina come Zanelli e Mezzanotte (13′ in campo per la playguard utilizzata 16′ di media e 6′ per il lungo ex Treviso utilizzato in media 12′ nelle precedenti gare di campionato) Insieme a una ricerca minore del pick and roll, queste sono state le variazioni principali viste a Venezia ma è difficile ora dire se siano frutto di una tattica ad hoc usata contro la squadra del connazionale Spahija o una linea che verrà seguita anche nelle prossime gare. Accorgimenti che sembrano non aver dato i propri frutti almeno sul punto di vista del risultato finale, con la Dinamo che ha incassato la sua sesta sconfitta in sette gare di campionato. Un ko forse troppo severo in termini di punteggio (-13) con Thomas e compagni che hanno alzato il piede solo nel finale permettendo l’allungo a Venezia, trascinata da Parks. Per almeno mezz’ora infatti la Dinamo è riuscita a tenere testa ai veneti, addirittura comandando di 11 nel secondo quarto e di 8 nel terzo quarto prima di importanti parziali dei padroni di casa: parziali che sono coincisi con l’assenza di Thomas dal parquet, in cui Sassari ha perso intensità, soluzioni e leadership, con Mrsic che dovrà essere bravo a cercare risposte dagli altri lunghi a disposizione con Vincini e McGlynn apparsi un po’ sottotono. Soprattutto lo statunitense non è riuscito sempre a farsi trovare pronto, mentre passando agli altri elementi a stelle e strisce, Marshall e Johnson si sono confermati dal punto di vista realizzativo, con i due che devono lavorare ancora su intensità e continuità di prestazione. Non è stata la partita di Desure Buie, nonostante gli otto assist a referto: come per i compagni, l’ex Neptunas ha peccato in termini di continuità, ma anche di capacità di lasciare il segno nei momenti importanti del match. Tutti aspetti da migliorare per un Mrsic che per la verità avrà poco tempo per il lavoro in palestra visti i tanti impegni all’orizzonte.
Due settimane di fuoco
Nemmeno il tempo di riguardare la partita di Venezia in casa Dinamo, attesa dalla trasferta in Romania in FIBA Europe Cup. Partita da non sottovalutare quella contro il Valcea, soprattutto dopo l’exploit di Gabriel e compagni contro il RASTA Vechta dello scorso turno (88-90): il successo in Germania potrebbe essere un grande aiuto per la lotta al primo posto per Sassari, a patto che la Dinamo sbanchi il Traian Sports Hall, mercoledì 12 novembre (ore 18.00). Successivamente sarà di nuovo tempo di campionato con il lunch match di domenica 16 novembre contro l’Aquila Trento, con la squadra di Cancellieri che non ha avuto un avvio di stagione esaltante con 3 vittorie e 4 sconfitte. Sarà l’ultimo impegno al Pala Serradimigni prima della sosta, seguito dalla trasferta in Germania di FIBA Europe Cup con il RASTA Vechta e la partita di Napoli del 23 novembre. Quattro gare in cui Veljko Mrsic, visti i tempi stretti, sarà costretto a sperimentare tanto anche sul parquet, senza perdere di vista il risultato. Una sfida importante e un compito difficile per il tecnico che senz’altro sfrutterà poi la pausa nazionali per lavorare più approfonditamente al Pala Serradimigni con i suoi.
Matteo Porcu














