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Dinamo Sassari | Tra attesa e mercato: la situazione dopo l’infortunio di Treier

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Kaspar Treier | Foto Luigi Canu
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Come nel Monopoli, anche in una squadra di basket gli imprevisti possono cambiare le scelte e i destini di una stagione. Lo sa bene la Dinamo Sassari che con gli accadimenti inaspettati, negativi e positivi, ha fatto i conti nella stagione passata. Prima ritrovandosi senza prevederlo nelle basse zone della classifica, poi riuscendo a pescare gli uomini giusti per risalire, con l’imprevisto più grande della guerra in Ucraina che ha riportato Miro Bilan a rivestire la canotta biancoblù. La stagione sassarese, anche questa volta, si apre però con un nuovo avvenimento inatteso: l’infortunio di Kaspar Treier.

Operazione

Quello rimediato durante l’amichevole della sua Estonia contro la Lettonia, gara disputata in vista degli Europei che inizieranno a settembre e in cui la selezione estone sarà nello stesso girone degli Azzurri, si è rivelato sin dal primo momento qualcosa di grave. Il movimento innaturale del braccio destro, teso in avanti a proteggere la caduta pesante dopo la schiacciata appena chiusa, e il volto preoccupato dell’ala forte biancoblù hanno fatto intendere che qualcosa non andasse. Una sensazione che gli esami hanno confermato, con il medico della nazionale estone Taivo Väärsi che ha parlato di una frattura su cui intervenire chirurgicamente e un tempo di recupero stimato in circa tre mesi. La Dinamo Sassari, fino a questo momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma già Vaarsi aveva dichiarato che l’intervento avrebbe dovuto avere il via libera della società. Che qualunque sia la scelta sul processo di cura e recupero del giocatore ora deve fare delle scelte per la propria stagione.

Possibilità

Treier, insieme a Ousmane Diop, fa parte della quota giovane della squadra biancoblù. Il classe 1999, di formazione italiana così come il senegalese, nella scorsa stagione ha trovato maggior spazio guadagnando minuti inizialmente soprattutto come 5 tattico nell’era Cavina, per poi conquistarsi minuti certi da cambio naturale di Bendzius. Una scelta di coach Bucchi che si è trasformata in fiducia verso il giocatore che soprattutto nell’ultima parte di annata ha fatto bene, dimostrando di essere salito di livello mentale nel momento caldo dei playoff. Mentre la squadra ha iniziato il suo ritiro a Oristano, dove presto arriveranno anche, Dowe, Bendzius e Robinson, con gli ultimi due che hanno effettuato nella giornata di oggi, lunedì 22 agosto, le visite mediche a Sassari, il general manager Federico Pasquini ma anche il coach sassarese dovranno decidere quale tattica adottare per colmare il varco lasciato dall’assenza dell’estone. Già per la preparazione Sassari aveva messo sotto contratto l’esperta ala Tommaso Raspino: classe 1989, tanti anni di esperienza in Serie A2 in piazze importanti come Biella, Pesaro, Udine e per ultima Stella Azzurra Roma, ma comunque un profilo che rischierebbe di non assicurare lo stesso impatto dell’estone, soprattutto in Champions League. Il giocatore avrà comunque l’opportunità di convincere la società, che però potrebbe anche guardare al mercato per risolvere la situazione. Secondo l’Unione Sarda, una delle possibilità sarebbe quella di mettere sotto contratto il playmaker Michele Ruzzier, oggi alla Virtus Bologna ma lontano dall’essere protagonista nelle rotazioni di coach Scariolo. Una scelta che vedrebbe andare Filip Kruslin verso lo spot di tre e che porterebbe Jamal Jones, invece, a giocare anche da quattro. Bucchi avrebbe così un uomo in più in cabina di regia, un cambio più naturale per Robinson, con Dowe che invece si occuperebbe maggiormente del ruolo di guardia. Il rischio, tuttavia, sarebbe quello di avere un roster con meno fisicità e centimetri, ma soprattutto di togliere tante energie a giocatori fondamentali come Bendzius e Jones che sarebbero chiamati a un probabile sacrificio dal punto di vista del minutaggio. Una situazione che con il doppio impegno potrebbe non essere ideale. Con il mercato dei lunghi italiani ormai chiuso, almeno in A1, l’intervento sul mercato potrebbe portare anche all’aggiunta di un giocatore straniero. Una scelta che porterebbe a un’eventuale rotazione degli stranieri in campionato ma che non porterebbe a lasciar fuori dalle rotazioni alcun giocatore in Basketball Champions League. A determinare la scelta saranno però diversi fattori fondamentali: da una parte l’equilibrio tattico e umorale dello spogliatoio, dall’altra le opportunità del mercato ma soprattutto il lato economico, tassello fondamentale nelle scelte compiute dal presidente Stefano Sardara.

Matteo Cardia

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