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Dinamo Sassari | Scelte e convinzioni, Tyree e una fiducia da recuperare

Bree Tyree in Dinamo Sassari -Treviso | Foto Luigi Canu
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Le serate storte al tiro fanno parte della pallacanestro. Mettono in luce i difetti e in ombra i pregi, anche quando se ne potrebbero comunque notare. Sono il contrappasso delle responsabilità che un giocatore sul parquet si prende e si deve prendere perché quello è il suo ruolo. In casa Dinamo Sassari l’attore previsto per la parte del realizzatore è Breein Tyree. L’estate passata ai box ha però ostacolato la conquista del palcoscenico da parte del giocatore che dopo Ostenda aveva scelto Sassari per esplodere definitivamente.

Bisogno

Oltre ventitré minuti di utilizzo di media, il 42,6% da due e appena il 17,6% da tre per dirla in termini numerici, che accompagnato dal 54% in lunetta fanno poco più di 9 punti a partita. Numeri diversi da quelli che era lecito attendersi da una delle principali bocche da fuoco della passata Champions League con oltre 17 punti di media, ma su cui è evidente pesi ancora una preparazione saltata completamente per guai fisici. Quella descritta dai numeri è una situazione che sembra non far stare tranquillo un giocatore che dalla retina che si muove prende fiducia, qualsiasi sia il modo, per avere poi un impatto anche sull’altro lato del campo. L’esempio è la gara contro Treviso, la prima ufficiale in maglia Dinamo, così come il primo tempo giocato con l’Aek in Bcl. Un giocatore aggressivo, che non ha intenzione di aspettare la partita, ma che ha nel suo arsenale oltre al tiro anche letture che gli permettono di cercare e trovare gli altri. Con gambe forti che poi possono tornare utili in difesa. L’assenza di continuità al tiro, malgrado alcune situazioni positive create dal palleggio e tiri aperti costruiti da una Dinamo che in generale fa fatica a segnare dall’arco, ha portato il classe ’98 però a qualche forzatura di troppo. Da una parte così si è manifestata ancora una volta la voglia di prendersi responsabilità del giocatore, ma dall’altra anche la fatica nel vivere un momento complesso alla seconda stagione in Europa. Sentimento sconosciuto dopo la grande annata dello scorso anno tra la Bnxt e la Bcl e che ora invece presenta il conto, diventando quasi un tarlo che a volte porta verso scelte di tiro sbagliate. Per coach Bucchi si presenta così un nuovo compito, quello di provare a ripetere quanto fatto con Dowe nella scorsa stagione per tentare di mettere l’ex Ostenda nei binari giusti. Binari che dovranno correre paralleli con quelli di un Whittaker apparso in crescita, per far sì che Sassari abbia gli effetti desiderati. Anche perché i due statunitensi sulla carta erano, e sono tutt’ora, i giocatori che avrebbero dovuto creare vantaggi dal palleggio seppur in maniera diversa e da cui dipende in gran parte la produzione offensiva di tutta Sassari. L’ex Wurzburg ha avuto spesso difficoltà nel farlo con una certa continuità ma a Varese ha dato un segnale importante, meno ne ha avuto il prodotto di Ole Miss che si è scontrato però con le proprie basse percentuali.

Mentalità

La legge non scritta per un tiratore è quella di continuare a tirare. Anche quando l’errore sembra affiancare ogni situazione di gioco. Le questioni principali per il numero 5 restano dunque convinzioni e certezze, al di là delle scelte citate, temi che si inseriscono poi in un discorso generale di squadra (qui per leggere). Tyree per tornare a essere quel giocatore di cui la Dinamo ha estremamente bisogno dovrà fidarsi completamente del sé stesso attuale, digerire più rapidamente gli sbagli per vedere la possibilità di commetterne di meno o notare con più serenità la possibilità di essere utile con più costanza in altre situazioni sul parquet. L’ingresso nel roster del settimo giocatore straniero causa infortunio di Diop, dovrà per forza accelerare questo processo. Perché saranno presumibilmente gli esterni a giocarsi il posto tra i 6 non italiani che andranno a comporre la lista R ogni domenica. La prima occasione a disposizione di Tyree è una Bcl in cui ha già dimostrato il suo, in una sfida contro Ludwigsburg  – oggi, martedì 7 novembre, alle 20 – che potrebbe già essere decisiva per il futuro europeo e che quindi per Sassari conta tanto. Il momento ideale per tirare nuovamente fuori quanto visto solamente a tratti in Sardegna e scrollarsi di dosso le difficoltà iniziali.

Matteo Cardia

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