agenzia-garau-centotrentuno

Dinamo Sassari, per portare a casa la serie ora serve cinismo

burnell-dinamo
Jason Burnell durante gara 3 tra Dinamo Sassari e Germani Brescia | Foto L.Canu / Ciamillo-Castoria
sardares
sardares

Che l’atmosfera del PalaSerradimigni sarebbe potuta essere speciale si era capito già prima dell’inizio della serie. Un caldo diverso, quello all’interno del palazzetto sassarese, fatto di un amore che per tanto tempo era rimasto ingabbiato da quanto accadeva nella difficile vita di tutti i giorni degli ultimi due anni. In gara 3 però le aspettative sono state superate: perché la Dinamo Sassari, servendosi anche della spinta dei propri tifosi, si è portata a casa la partita e il vantaggio contro una Germani Brescia con una grande dimostrazione di forza. E ora la squadra di Bucchi ha il primo match point nelle proprie mani.

Continuità

Il passo necessario per una Dinamo che aveva già dimostrato di saper incassare e reagire, era trovare continuità nei propri quaranta minuti. Un passo fatto e che ha lasciato un’orma profonda sulla serie, in qualunque modo vada. Dopo i primi dieci minuti, con Petrucelli immarcabile e qualche cosa da sistemare nella transizione difensiva, la Dinamo è salita di livello. Prima di tutto però ha ritrovato Filip Kruslin, che dalla palla a due ha avuto una faccia diversa rispetto alle precedenti uscite e ha preso per mano la squadra, in attacco ma anche in difesa, con un gran lavoro su Mitrou-Long. Proprio due triple del croato hanno segnato il primo strappo, costruito prima dall’energia portata in campo dalla panchina – su tutti Diop e Gentile – dal primo momento di protagonismo di Burnell e da una difesa che ha lavorato ancora meglio collassando bene in area e rispettando i compiti in aiuto. Si è trattato solo un anticipo di quanto fatto vedere nel terzo periodo, quando Robinson, Kruslin e Burnell hanno messo in piedi un parziale di 15-0 che ha indirizzato la partita prima che David Logan, con una striscia delle sue, la chiudesse definitivamente già prima dell’inizio dell’ultimo quarto conclusosi poi sul 98-68.

Chiave difensiva

Sassari è stata bella in entrambi i lati del campo, ed è questa la notizia più importante per coach Piero Bucchi, dichiaratosi soddisfatto a fine partita della prova di tutto il gruppo. Le rotazioni portate sistematicamente a dieci giocatori continuano a dare i propri frutti, con una squadra che in ogni partita trova un protagonista diverso a livello offensivo capace di dare la svolta giusta alla gara. Sassari non è mai scesa sotto i 90 punti in questa serie, dimostrando da una parte le lacune difensive di Brescia, che invece ha visto sempre i suoi punteggi scendere, ma anche la forza del proprio arsenale capace di sfruttare diverse situazioni. Senza però il sacrificio nella propria metà campo lo sforzo non sarebbe stato utile. In gara 3 la Dinamo è riuscita a riempire meglio l’area, a mettere sempre le mani addosso nel modo giusto e a mantenere un’intensità alta nell’uno contro uno.

Dopo un cambio, Bilan rimane accoppiato con Mitrou-Long
Il play-guardia bresciano attacca, la difesa però collassa bene con Gentile che disturba il palleggiatore e Logan pronto all’aiuto oltre a Bendzius su Cobbins. Da qui non arriva il tiro ma la violazione dei 24 secondi

È chiaro che l’assenza di Della Valle, costretto a uscire dopo cinque minuti ,e un Mitrou-Long poco lucido hanno reso in salita la partita per gli uomini di Magro, che ancora una volta ha avuto poco dal suo pacchetto lunghi (solo Brown, seppur ondivago, ha saputo dare qualcosa) e da una difesa di squadra troppo permissiva. 

 

Dopo il blocco di Bilan, Gentile attacca. Ha il tempo di ragionare, avendo poca pressione alle spalle e davanti
Il nativo di Maddaloni arriva praticamente sino al ferro, dove potrebbe tirare o scegliere di scaricare sia per Bilan che sul perimetro. Da qui arriva la tripla di Burnell

Gran merito della vittoria però è da attribuire a Sassari e alla sua attenzione nel concedere poche volte il campo aperto, ma anche equilibrata nel momento in cui si è deciso di raddoppiare il play avversario, togliendo ancora più respiro alle azioni della Leonessa e condendo appena 24 punti nei quarti centrali a fronte di 57 segnati. Numeri che avrebbero potuto demolire chiunque, ma che non significano però una resa di Brescia.

Non è ancora finita

Considerare la vittoria di ieri come quella determinante sarebbe fuorviante. Perché nei playoff è decisivo il solo successo che ti regala il passaggio al turno successivo. Tutto, nella post-season, può sembrare costruito perfettamente per poi crollare come un castello di carte. Lo insegna proprio Brescia, che in gara 1 sembrava essere su di un altro livello e che ora invece è costretta a inseguire. La squadra di Magro però non è morta e non avrà nulla da perdere domenica 22, alle 21, al PalaSerradimigni. La Germani proverà a recuperare Della Valle, più difficile invece il rientro di Kenny Gabriel, prezioso soprattutto in gara 1 nel limitare Bendzius, che durante gara 3 ha avuto una brutta torsione del ginocchio sinistro. Qualsiasi siano le condizioni in cui scenderanno le squadre sul parquet la medaglia ha ancora due facce: da una parte dice Dinamo in semifinale, dall’altra gara 5 a Brescia. Se la Dinamo ripeterà, soprattutto a livello difensivo, la propria prova, per Brescia sarà difficile ribaltare la serie. Sassari però dovrà anche dimostrare un’altra parte della sua maturità: perché per vincere servirà essere sporchi e cinici nei momenti opportuni. Al PalaSerradimigni l’ardua sentenza.

Matteo Cardia

Condividere su

Commenti

guest
2 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

CENTOTRENTUNO TV

Continua a leggere...

2
0
...e tu che ne pensi? Lascia un commentox