Uno sguardo oltreoceano, per visionare, confrontarsi ma anche contrattare se tra i giocatori visti potrebbero nascondersi i tasselli giusti per una Dinamo Sassari ancora in costruzione. Il gm biancoblù Federico Pasquini è negli Stati Uniti, dove ha preso il via la Summer League Nba. Con l’intenzione di osservare con attenzione anche quello che offre il panorama statunitense, senza però distogliere troppo l’attenzione da quanto accade sull’Isola e oltre.
States
Sacramento, Salt Lake City ma soprattutto Las Vegas. Queste le tappe principali del circuito estivo della Nba in cui diversi elementi si mettono in mostra, puntando a un contratto nella massima lega statunitense o a un accordo in G League, senza scartare però una esperienza europea di livello. Non è certa la lunghezza della permanenza negli States dell’uomo mercato del club sassarese, ma il viaggio è stato confermato direttamente dai canali ufficiali della società. Una consuetudine quella del periodo negli Usa, rispettata anche nella scorsa annata quando Pasquini volò oltreoceano alla ricerca soprattutto del lungo ideale per Sassari, con Onuaku che proprio in quel periodo svolgeva alcuni workout con delle franchigie Nba. Gli obiettivi per il manager dei sassaresi potrebbero essere molteplici. A Sassari mancano almeno tre giocatori delle rotazioni che sulla carta saranno allungate a dieci giocatori: una guardia, un’ala piccola e un centro. Con gli spot di due e tre che potrebbero essere individuati più a stretto giro rispetto a chi agirà nel pitturato. Anche se la questione sotto i tabelloni è legata anche al futuro di Ousmane Diop.
Chance
“Ho un contratto a Sassari, lo rispetterò e dunque mi vedo qui anche l’anno prossimo. Mai pensato ad altro. Poi, se succedono cose diverse, se ne parlerà. Ho i sogni che hanno tutti i giocatori, inutile dirli, però non ho mai anticipato i tempi e continuerò a non farlo”. Parlava così sulle pagine di Repubblica il lungo senegalese, legato ancora a Sassari da un contratto che andrà a scadenza a giugno 2024. La stagione conclusa in semifinale contro Milano ha mostrato la bontà dell’investimento fatto dalla Dinamo nella stagione 2018, quando il classe 2000 fu acquistato da Udine. Il premio di Most Improved Player della stagione regolare, poi il titolo di Mvp dei quarti di finale playoff dell’intera Lba, i simboli di una crescita certificata anche da addetti lavori e avversari affrontati sul campo. Energia, ma anche qualità tecniche – sia vicino che lontano da canestro per sé e per i compagni – e una forza mentale sempre più evidente hanno però fatto sì che le attenzioni degli altri club diventassero evidenti. La società data per più interessata al profilo di Diop è la Virtus Bologna, che anche nella prossima stagione parteciperà all’Eurolega. Le V Nere hanno per ora confermato sotto le plance solo Bako, hanno lasciato partire Jaiteh e potrebbero prendere la stessa decisione su Camara. Lo status di italiano di formazione, ma soprattutto le potenzialità di Diop farebbero gola a coach Scariolo e alla squadra bolognese, che in ogni caso per portare via il giocatore da Sassari dovrebbe pagare un importante buyout. Ad avere l’ultima parola sarà però proprio il giocatore nativo di Rufisque, che dovrà decidere se cercare un’ulteriore conferma in maglia Dinamo oppure prendere il treno bolognese qualora questo decidesse ufficialmente di passare.
Ipotesi
Se Diop dovesse lasciare la Sardegna allora i piani della Dinamo dovrebbero per forza cambiare. Soprattutto nel tipo di pedina cercata sotto le plance, con Sassari che senza il senegalese potrebbe pensare anche di spostare il radar su un giocatore in grado di assicurare più minuti e avere maggiori responsabilità su ambo i lati del campo. La presenza di Diop al momento rende diverso il prototipo di elemento cercato, con il Banco che anche per questo motivo non ha escluso di virare nuovamente su DeShawn Stephens. Il mantra per ogni scelta dovrebbe in ogni caso rimanere quello di portare in Sardegna un lungo dinamico, che permetterebbe alla squadra di avere quella fluidità in attacco, sia a difesa schierata che in transizione, che ha caratterizzato la stagione sassarese. Un modo di giocare che pone tanta importanza sulle spalle degli uomini che avranno responsabilità nella gestione dei possessi. Anche per questo per lo spot di due Sassari potrebbe virare ancora una volta per una combo-guard, seguendo le orme lasciate dall’acquisto di Chris Dowe nella scorsa stagione. Per lo spot di tre, invece, il nome di Vasilis Charalampopoulos resta quello forte, malgrado per il giocatore siano risuonate anche le sirene dell’Olympiakos finalista di Eurolega. Un giocatore diverso da quel Filip Kruslin che sarà ancora uno dei punti fermi nello spogliatoio e sul parquet.
Matteo Cardia














