Per sdrammatizzare si potrebbe fare una semicitazione del cult Per un pugno di dollari: “Quando un allenatore della Dinamo incontra nel suo cammino europeo Cholet, quello è un allenatore esonerato”. Quasi esattamente un anno dopo Piero Bucchi, ora è Nenad Markovic a pagare caro con la panchina l’eliminazione da una coppa europea, con i francesi per uno scherzo del destino sono tra le squadre inserite nel Gruppo L della FIBA Europe Cup. Al coach bosniaco è stata fatale la trasferta di Bilbao, almeno come consecutio temporale, visto che la scelta di un cambio aleggiava da tempo in quel di Sassari.
Dirsi addio
Arrivato in Sardegna per dare una scossa all’ambiente dopo la sconfitta di Treviso, l’eliminazione dalla Champions League e la mancata qualificazione alla Final Eight, Nenad Markovic ha debuttato contro Milano per poi ottenere la prima vittoria contro Cremona nel turno successivo. I colpi contro Virtus Bologna e Reyer Venezia sembravano indirizzare verso la rinascita i biancoblù che fallirono però la qualificazione ai playoff, con Markovic che ha avuto poi l’opportunità di allenare e dare indicazioni la squadra da inizio stagione. Una rivoluzione con i soli bendzius e Cappelletti confermati, che non ha portato agli effetti sperati, ma a un’annata tribolata sin da subito con l’amaro qualifying round di Antalya. Una stagione poi proseguita tra infortuni e prestazioni altalenanti che non hanno permesso di acciuffare per il terzo anno consecutivo la Final Eight di Torino e successivamente portato all’eliminazione dalla FIBA Europe Cup, matematica dopo appena quattro gare del girone del secondo round. Il rapporto di Markovic forse si è via via deteriorato con società e squadra, con le ultime conferenze del tecnico che avevano fatto intuire le difficoltà di far passare il proprio messaggio ai giocatori “Sbagliamo cose per mancanza di concentrazione, per superficialità, non abbiamo fame di vincere, di competere, di preparargli al meglio. Tanti falli, tanti errori sul pick and roll, troppa individualità”. Le parole post sconfitta contro Varese che ha di fatto condannato alla mancata qualificazione alla Final Eight il Banco di Sardegna, con il coach che aveva comunque ammesso le proprie responsabilità contro l’Openjobmetis, unica squadra allenata da primo allenatore in Serie A1 da Massimo Bulleri.
E ora?
Sarà proprio l’ex playmaker della Nazionale a guidare la Dinamo Sassari almeno contro le Ge.Vi Napoli, prossimo impegno dei biancoblù in campionato (domenica 19 gennaio ore 12.00). Una scelta effettuata certamente per questioni di tempistiche con la squadra che dai Paesi Baschi si è diretta nello Stivale senza fare rientro in Sardegna, ma che potrebbe anche durare di più che una gara. Un ruolo di coach ad interim che potrebbe trasformarsi in quello di traghettatore e poi chissà, con Bulleri che ritroverà comunque una panchina in Serie A1 dopo la stagione 2020/2021 dalle parti di Masnago. Subentrato ad Attilio Caja in preseson, l’allenatore arrivato a Sassari a giugno 2023 come assistente di Bucchi, terminò 14° quel campionato per poi non essere confermato nella successiva stagione. Ora per Bulleri una nuova opportunità con la partita di Napoli che potrebbe essere un crocevia importante per il futuro prossimo dei biancoblù. Da capire ancora cosa potrebbe succedere dalle parti di Via Nenni, con varie opzioni sul tavolo, tutte da valutare. Continuare con Bulleri o cercare altre soluzioni? Per ora l’impressione è che possa anche non essere un coach ad interim, ma altri allenatori sono stati contattati, tra questi come riportato anche da Superbasket, Maurizio Buscaglia: oltre all’ex allenatore di Trento tra le altre, non sono esclusi allenatori dall’estero, un po’ come successo un anno fa con Markovic. Di sicuro non saranno notti tranquille a Sassari, per capire come riportare entusiasmo in una stagione con poche gioie, ma anche con l’idea di dare già uno sguardo alla prossima annata con un nuovo progetto tecnico. I colpi di scena potrebbero non essere finiti.
Matteo Porcu