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Dinamo Sassari: l’impresa impossibile di Coppa nel super classico contro Milano

David Logan in Banco di Sardegna Dinamo Sassari - Openjobmetis Varese | Foto L.Canu / Ciamillo-Castoria
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Di dieci partecipazioni alle Final Eight quella della stagione 2021-2022 è probabilmente la più sudata e la più inaspettata per la Dinamo Sassari. Un’annata partita in salita e che solo ora sta trovando un terreno pianeggiante, complesso ma non impossibile da affrontare, che porta verso le prime otto posizioni di classifica in campionato. L’ottavo posto è valso una qualificazione che tornando a novembre sembrava irraggiungibile ma che grazie al basket giocato dai biancoblù e ai risultati avversari è diventata realtà. Una soddisfazione che dovrà essere tramutata in energia da mettere sul parquet, in cui i biancoblù troveranno i detentori della Coppa Italia, l’Olimpia Milano di Ettore Messina.

I precedenti

Quella tra Armani e Banco di Sardegna Sassari è una delle classiche sfide del basket italiano. Sono cinquanta i precedenti tra campionato, playoff e Coppa Italia: Milano non ha mai affrontato, negli ultimi dieci anni, così tante volte una squadra avversaria. La Dinamo ha battuto l’Olimpia nella competizione due volte su tre: ai quarti nel 2014 e in finale nel 2015, perdendo però a Rimini nella sfida che valeva il trofeo nel 2017.

Tentare l’impresa

Dopo lo stop forzato causa positività nel gruppo squadra che ha costretto Sassari a saltare due partite di LBA, contro Trieste e Virtus Bologna, il gruppo allenato da coach Piero Bucchi – fresco di rinnovo fino al 2025, qui le parole del presidente Sardara – è tornato a ranghi completi sul parquet solo lunedì 14 febbraio, giorno della partenza verso Pesaro, sede delle F8 di Coppa Italia. Non sarà facile per Devecchi e compagni ritrovare in poco tempo quello smalto atletico mostrato sin dopo la trasferta di Cremona del 6 gennaio scorso, alla ripresa del campionato dopo la prima sosta dovuta ad alcune positività tra i biancoblù. Nell’ultima partita giocata, quella contro Brindisi il 30 gennaio scorso, la prova dei sassaresi aveva mostrato la forza mentale, tecnica e fisica di una squadra che con Piero Bucchi in panchina sembra aver trovato la quadra, soprattutto in attacco. Contro Milano l’esame sarà totale ma davanti alla difesa migliore del campionato serviranno allo stesso tempo incoscienza ed esperienza per tentare l’impresa. “La ricetta in attacco è sempre un po’ la stessa. Dobbiamo muovere la palla, le spaziature saranno fondamentali. Le cose più basilari saranno quelle da eseguire al meglio”. L’idea di coach Bucchi è chiara: rispettare quanto fatto vedere nelle ultime settimane, in cui la condivisione della palla e delle responsabilità ha spesso premiato il Banco di Sardegna. Ad oggi Sassari non è infatti solo il terzo attacco della Serie A – 83,1 punti di media – ma anche la terza squadra per numero di assist a partita – 18,3. Dati importanti che danno forza a una Dinamo che avrà di fronte la regina indiscussa del girone d’andata.

Regina

Milano sembra non avere punti deboli. Solidissima in difesa, sa essere paziente ma anche rapida nelle scelte in attacco, oltre che dominante a rimbalzo. La squadra allenata da Messina è costruita per lottare per i primi posti in Eurolega e, nonostante la concorrenza della Virtus Bologna e un paio di passi falsi, il cammino in LBA fino a questo momento lo ha dimostrato. L’obiettivo per l’Olimpia è quello di bissare il successo dello scorso anno, quando fu capace di eliminare Reggio Emilia, Venezia e Pesaro e prendersi la sua settima Coppa Italia. Nonostante gli infortuni importanti di giocatori come Mitoglou e Shields e la squalifica di Moraschini, Milano ha saputo reagire – oltre che sul mercato – sul campo e arriva all’appuntamento di Pesaro forte di un buon periodo tra Italia ed Europa, avendo perso nel 2022 solo l’andata della sfida contro Pesaro e con il Fenerbahce. Contro la Dinamo torneranno i veterani in campo: Hines, Delaney e Rodriguez saranno sicuramente tra i giocatori a disposizione dopo essere rimasti fuori nell’ultima vittoria in campionato nel ritorno contro la Pesaro di Luca Banchi. La squadra di Messina avrà come primo obiettivo bloccare l’attacco sassarese. Gli uomini di Bucchi dovranno così cercare di rispondere con la stessa moneta per avere spazi a campo aperto ma soprattutto sul perimetro, dove la difesa milanese proverà a togliere qualsiasi soluzione. E in questo senso, a difesa schierata, potrebbe diventare fondamentale il lavoro di Burnell spalle a canestro, così come la presenza in area di Mekowulu. Servirà inoltre una dose di sacrificio in più a rimbalzo, fondamentale in cui Milano svetta grazie a giocatori di talento ed esperienza.

Nell’imprevedibilità delle Final Eight di Coppa Italia la Dinamo può continuare a sognare di passare un primo turno che sembra impossibile. Solo il parquet potrà dire, per la decima volta, se la Dinamo sarà di passaggio oppure protagonista dell’ennesima cavalcata.

Matteo Cardia

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