agenzia-garau-centotrentuno

Dinamo Sassari, la valanga sulla Virtus come slancio per il finale con Varese

kruslin-dinamo
Filip Kruslin in Dinamo Sassari-Virtus Bologna | Foto L.Canu / Ciamillo-Castoria
sardares
sardares

La Dinamo Sassari ha fatto il proprio dovere ma è riuscita comunque a sorprendere. Perché non era scontato riuscire a superare i Campioni d’Italia in carica, stanchi che fossero dalla trasferta vittoriosa di Valencia di appena quarantotto ore prima, e soprattutto non era semplice farlo in maniera così prepotente. Con la vittoria sulla Virtus Bologna per 108-73, i biancoblù lasciano aperte le porte per il quinto e il quarto posto: dipenderà da Venezia e Tortona, dall’altra parte però non dovranno più temere nessuno, neanche se stessi, per il sesto posto. E guardando a pochi mesi fa, questa rimane la notizia più importante.

Difesa e continuità offensiva
Pur senza Weems e Belinelli, le V Nere si sono comunque presentate con un roster lungo e di qualità. È stata però Sassari a partire meglio, nonostante le polveri bagnate dall’arco, con un parziale di 8-0 che solo con la spinta di Shengelia la Virtus è riuscita a ricucire. Dopo i primi dieci minuti però la Dinamo ha dimostrato di avere energie e concentrazione dalla sua parte, soprattutto in difesa, dove già nel primo quarto Bilan era riuscito a far capire a Jaiteh che non sarebbe stata una serata facile. Il primo gancio al match dato da Sassari è però arrivato con gli elementi della panchina in campo: Gentile, Logan, Treier e Diop hanno costruito il primo vantaggio in doppia cifra punendo gli avversari gli avversari in attacco, sia vicino che lontano dal ferro, ma soprattutto in difesa dove sono aumentati improvvisamente i giri del motore. Un motore che non si è spento negli spogliatoi ma che ha continuato a rimanere caldo, tanto da produrre nel terzo periodo ben 39 punti e da far correre differentemente gli uomini di Bucchi, sempre pronti anche nelle rotazioni difensive. L’espulsione di Hackett, la salita in cattedra di Bilan e soprattutto di un devastante Bendzius18 punti nel solo terzo quarto dopo essere rimasto a secco nel primo tempo – hanno definitivamente chiuso la partita, nonostante una timida reazione portata da Mannion bloccata però sul nascere da una Dinamo che non si è fermata neanche quando gli avversari sembravano aspettare solo il suono dell’ultima sirena.

Testa a Varese
“La cosa che mi è piaciuta di più oggi è stato sicuramente l’atteggiamento, avevamo bisogno di una vittoria e ce la siamo presa”. Così coach Piero Bucchi nel post partita (qui per leggere tutta la conferenza). Ed al di là dei numeri dei singoli, la vittoria sulla prima della classe nasce dalla voglia e dalla prestazione di una squadra che sta imparando ad avere ancora più protagonisti nel corso dei 40’ sul parquet. E l’esempio migliore è la difesa dei biancoblù, citata più volte in conferenza stampa dal tecnico che proprio alla Virtus aveva iniziato la sua carriera. Sassari ha fatto bene sui cambi ed è stata attenta nelle rotazioni, ma soprattutto è stata in grado di forzare diverse palle perse alle V Nere nei minuti che hanno deciso la gara, oltre che di pareggiare il conto ai rimbalzi con la squadra che in media ne tira giù di più in campionato. Così, dall’altra parte, è venuto più semplice gestire i ritmi e trovare la fluidità giusta che ha permesso di tirare bene dall’arco (45,5% la percentuale finale). C’è comunque poco tempo per godersi la vittoria, ma proprio da questi aspetti Sassari dovrà ripartire per far male a una Varese che subisce sì tanto ma sa essere pericolosissima con il proprio attacco. Limitare Keene sarà l’obiettivo numero uno, perché è il piccolo ex Cagliari Academy che sa accendere anche i compagni e soprattutto un pubblico che vorrà chiudere nel migliore dei modi un’annata complessa. Sarà importante però anche ripetere la prestazione sotto le plance visto che la Openjobmetis è la squadra che prende più rimbalzi offensivi in campionato. All’andata la Dinamo segnò 104 punti ma ne subì 99, vincendo grazie a un ultimo quarto quasi perfetto: stavolta, soprattutto dopo aver avuto solo un giorno di riposo, potrebbe essere la propria metà campo la chiave per tenere aperte tutte le chances per il quarto e quinto posto in campionato e non avere alcun rimpianto prima dei playoff.

Matteo Cardia

Condividere su

Commenti

guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

CENTOTRENTUNO TV

Continua a leggere...

0
...e tu che ne pensi? Lascia un commentox