Due sfide al giro di boa, una mai uguale alle altre ancor di più tra le mura del PalaSerradimigni, la seguente contro un’avversaria che tra le sue fila ha un giocatore che a Sassari ha lasciato un ricordo non indifferente come Scott Bamforth. Due gare per giocarsi il tutto per tutto per un posto in una Coppa Italia ancora possibile nonostante le difficoltà , due sfide per capire se stimoli e possibilità potranno avere forma diversa con l’arrivo di un nuovo giocatore con punti nelle mani. Nel mezzo un sicuro doppio impegno europeo per cercare di continuare a dire la propria anche nella massima competizione Fiba per club del Vecchio Continente. La Dinamo Sassari di coach Piero Bucchi si prepara al rush finale. Venezia prima, Pesaro poi: le due squadre che chiuderanno il primo capitolo della stagione in Italia dei sassaresi. Con un pensiero rivolto alla sfida di Bcl non impossibile contro lo Cholet.
DensitÃ
Dopo la sconfitta contro Reggio Emilia, anticipata però dalla vittoria contro Stettino che ha regalato i play-in di Basketball Champions League, Sassari si è seduta a tavola per Natale. Portata principale, l’analisi di un calendario che con il passo avanti in Europa si è fatto ancora più denso. Prima la sfida con la Reyer di Marco Spissu, con il PalaSerradimigni che sabato 30 alle 19.30 ospiterà il remake dei quarti di finale degli ultimi playoff che vide i biancoblù uscire vincitori nella serie per 3-1. Poi la prima sfida di Bcl, in Francia, contro lo Cholet mercoledì 3 gennaio alle 20. Seguita dalla gara del 7 gennaio contro Pesaro, in trasferta, che chiuderà il girone d’andata: un match in cui Sassari potrebbe staccare ancora il biglietto per Torino oppure già programmare i lavori delle eventuali due settimane di pausa di febbraio vista la presenza dell’unica finestra per le nazionali nei sette giorni successivi alla Coppa Italia. A chiudere due settimane molto intense, il ritorno del play-in contro Cholet il 10 gennaio, che potrebbe non essere l’ultima sfida europea. L’eventuale gara 3 per accedere alle Top16 si giocherebbe il 17 gennaio, andando a inserirsi tra le gare contro Pistoia (in casa il 14 alle 12) e Treviso (domenica 21 gennaio alle 19.30).
Crescita
L’elenco di date fa capire quanto Sassari possa giocarsi nel primo mese dell’anno obiettivi sia di breve che di lungo periodo. Lo sguardo sulla classifica attuale, con il Banco a una vittoria di distanza dai playoff e a una dalla zona retrocessione, alza la posta in palio di sfide con Pesaro, Pistoia e Treviso, avversarie sulla carta alla portata. Ancor di più guardando all’ultima sfida di gennaio, in programma al Forum di Milano contro l’Olimpia il 28. Il calendario mette di fronte Sassari alla necessità di cominciare a far punti lontano dalla Sardegna, cosa mai accaduta nell’annata in corso di Serie A. Ma soprattutto ad alzare la qualità e la produttività del suo attacco, ancorato a quota 75.5 punti di media a partita. Cifra che in trasferta si abbassa ulteriormente a quota 67.6, dimostrando quanto probabilmente oltre a livello di intesa e costruzione dei settaggi offensivi il gruppo patisca più di qualche sofferenza a livello mentale. Con la conseguenza che in alcune serate – quella di Brescia su tutte – per chi guarda le partite dagli schermi o dal palazzetto e non può conoscere tutte le dinamiche vissute, la sensazione sia stata quella di vedere un principio di arrendevolezza non appartenente al modo di vedere la pallacanestro a Sassari.
Occasione
La sfida contro Venezia arriva così come un’ulteriore occasione per allontanare i dubbi, ma soprattutto per chiudere il 2023 con una prova di cuore e voglia, fattori che Sassari ha dimostrato di possedere anche se solo a tratti. L’anno è stato sì ricco di alti e bassi, ma i primi in fin dei conti hanno superato i secondi nonostante le perplessità della seconda parte dell’anno solare in questione. La squadra di Spahija arriverà in cerca di vendetta sportiva dopo l’eliminazione dai playoff della scorsa stagione, ma anche con l’intenzione di confermarsi in vetta alla classifica davanti a una Brescia battuta nello scontro diretto dell’ultimo turno. Intensità , atleticità , profondità . Caratteristiche di una squadra che nell’ultima settimana ha aggiunto sotto le plance il lungo Kabengele, incontrato dalla Dinamo in stagione nella sfida di ritorno contro l’Aek Atene. Mercato che in casa sassarese ha regalato l’arrivo di Jefferson (qui l’analisi). L’ex Strasburgo è già arrivato in Sardegna (qui la news), quasi a sottolineare la voglia di prendere subito sulle spalle una quota di responsabilità importante nelle dinamiche non solo offensive della squadra. Una buona notizia per una Dinamo che cerca ancora i tratti definitivi della propria identità , con la speranza che le intenzioni vadano di pari passo con la concretezza.
Matteo Cardia














