agenzia-garau-centotrentuno

Dinamo Sassari, la conferma di Kruslin il primo passo verso il futuro

Filip Kruslin e l'esultanza del PalaSerradimigni durante gara 4 tra Dinamo Sassari e Reyer Venezia | Foto Luigi Canu
Filip Kruslin e l'esultanza del PalaSerradimigni durante gara 4 tra Dinamo Sassari e Reyer Venezia | Foto Luigi Canu
sardares
sardares

Cinque caselle già occupate su dodici, salvo cambiamenti improvvisi. La conferma di Filip Kruslin come prima “novità” della prossima stagione, aggiunge ulteriore stabilità alla base da cui ripartirà la Dinamo Sassari, attesa da ulteriori scelte importanti verso il campionato 2023-2024.

Conoscenza

“Il campionato del prossimo anno sarà ancora più difficile, la più grande sfida sarà quella di trovare giocatori che si inseriscano al meglio nel mondo Dinamo”. Parola di coach Piero Bucchi ai microfoni della nostra trasmissione Trick’n’Roll (qui per rivedere l’intervista). Il rinnovo di Kruslin va dunque in questa direzione, per quanto apparisse quasi scontata visto il rapporto creatosi con l’ambiente oltre che di fiducia con il tecnico. Con il croato che è già conscio di quello che la società e il gruppo chiedono, in un’annata in cui la sua esperienza e la sua conoscenza di Sassari potrebbe diventare ancora più importante rispetto a quella appena passata. Perché Sassari per la prima volta dovrà fare a meno dopo diciassette stagioni di Jack Devecchi e di chi come Massimo Chessa in biancoblù ci è cresciuto per poi essere tra i protagonista del Banco in diverse fasi della sua carriera. Gentile, Bendzius e appunto Kruslin diventeranno i giocatori con più anni di militanza al PalaSerradimigni e a loro saranno consegnate le chiavi di uno spogliatoio che sarà fondamentale per affrontare una Serie A che vedrà diverse società provare a conquistare un posto tra le prime otto del campionato. 

Spot

Quello che resta a Sassari con Kruslin, in ogni caso, non è solo mera esperienza. Il croato si è dimostrato un giocatore fondamentale per Sassari nell’ultima stagione in entrambi i lati del campo, confermando i segnali di una fiducia ritrovata nell’ultima parte della stagione 2021-22, quella del suo ritorno in Sardegna dopo una breve parentesi di distanza. Nell’ultima annata, il croato è stato continuo giocando la sua miglior pallacanestro sull’Isola in termini numerici, chiudendo la regular season in doppia cifra di media con il 50% da tre e con prove come quella nella decisiva gara 4 playoff contro Venezia da 22 punti, e sul piano della concretezza, dimostrandosi uno dei migliori difensori dell’intero campionato. Dando quasi l’esempio a una squadra che con il tempo ha fatto del lavoro nella propria metà campo uno dei suoi marchi distintivi. Con il rinnovo per l’ex Cedevita, Sassari ha completato verosimilmente lo spot di due, con Gentile che dovrebbe essere confermato nuovamente da guardia. Gli occhi così ora vengono puntati sugli altri tasselli da incastrare. Con il discorso “italiani” che sembra essere quello su cui per prima cosa la società biancoblù si concentrerà. “Potrebbe” ha risposto coach Bucchi abbozzando un sorriso alla domanda se il giocatore italiano a cui Sassari sarebbe vicina giocasse nell’annata appena conclusa alla Tezenis Verona. Il riferimento è a quell’Alessandro Cappelletti che già negli scorsi anni era stato vicino al Banco di Sardegna e che dopo la fine dei playoff sembra essere tornato di moda. Il nativo di Assisi, 11,2 punti e 4,6 assist a partita, ha dimostrato nella sua prima annata in Serie A di essere all’altezza della sfida. Se il nome immaginato dovesse essere il suo, uno dei due posti vacanti da playmaker potrebbe essere occupato. A quel punto sarà da capire se e su chi Sassari punterà le proprie fiche per la conferma di uno tra Robinson e Dowe, con il secondo che potrebbe stuzzicare più il palato dopo la stagione giocata da protagonista in maglia biancoblù.

Matteo Cardia

Condividere su

Commenti

guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

CENTOTRENTUNO TV

Continua a leggere...

0
...e tu che ne pensi? Lascia un commentox