agenzia-garau-centotrentuno

Dinamo Sassari | Istinto e talento: Tyree e la voglia di conferma in biancoblù

Breein Tyree con la maglia del Filou Oostende | Foto Fiba Champions League
Breein Tyree con la maglia del Filou Oostende | Foto Fiba Champions League
sardares
sardares

L’ultimo tassello del puzzle, l’ultimo incastro determinante per vedere disegnato il volto definitivo di una Dinamo Sassari che ha dei tratti diversi rispetto agli anni passati. Quello di Breein Tyree era il nome necessario per inserire nel proprio quintetto un realizzatore puro, ma anche un giocatore che portasse con sé quella determinazione che è stata il minimo comune denominatore della costruzione del roster biancoblù.

Passato

Che con il canestro ci fosse una discreta confidenza Tyree lo aveva dimostrato già ai tempi dell’high school, il classe ‘98 però aveva fatto vedere di sapersela cavare anche con altri sport, soprattutto il football. Una passione per la piccola palla ovale sorpassata però da quella per il basket, con l’offerta dell’Università del Mississippi, con gli Ole Miss Rebels ad attenderlo, accettata a scapito di altri atenei come quello di Usc e Kansas State. Dopo il primo anno le responsabilità crescono, ma è la terza stagione quella che sembra diventare quella della consacrazione, perché chiusa a oltre 17 punti di media con il 45% dal campo e con la nomina nel first team della Southern Eastern Conference. Una discreta facilità nella creazione del tiro e un primo passo importante sono già assodati da tempo, così come un carattere che gli consente di andare oltre qualche fastidio fisico. I numeri e la fiducia portano allora il giocatore a dichiararsi per il draft Nba. Le sensazioni sono positive, ma Tyree opta per tornare al college e disputare l’ultimo anno da senior. Le medie aumentano (19 punti a partita, 3.7 rimbalzi e 2.5 assist a gara), ma non servono a farsi eleggere in una lottery Nba, quella del 2020, non ricca come altre di grandi nomi ma comunque di livello. L’Nba arriva però con un contratto con i Miami Heat, che dura tuttavia poco tempo. Il taglio arriva infatti presto e allora sono i Toronto Raptors a decidere di firmarlo, con l’intenzione però di spedirlo in G League, dove rimane complessivamente due anni ma intervallati da un momentaneo taglio della franchigia canadese. La seconda annata ai Raptors 905 è positiva dal punto di vista offensivo, ma la continua incertezza contrattuale porta la guardia del New Jersey a decidere di migrare. Prima una tappa nel campionato dominicano, a oltre 20 punti di media, poi la decisione nell’ultima annata di varcare l’Atlantico e arrivare in Europa, in Belgio, tra le fila di un Filou Oostende impegnato anche in Basketball Champions League. Tanta libertà in attacco consente al giocatore di esplorare più parti del suo gioco, ma soprattutto di diventare uno dei punti di riferimento di una squadra che dopo la vittoria della supercoppa della Bnxt ha finito per vincere il campionato nazionale e ha raggiunto i play-in di Bcl mancando per poco il Round of 16.

Scelta

“Creare un reparto che abbia fame, ambizione e sia in grado di dare ritmo alla squadra”, così parlava il Gm Federico Pasquini sul reparto esterni all’inizio di un mercato che doveva ancora prendere quota. Tyree chiude il cerchio, potendo potenzialmente offrire ulteriori capacità offensive che potrebbero essere fondamentali per Sassari. Le cifre fatte registrare nell’ultima stagione di Bcl, oltre 17.4 punti di media, parlano di un giocatore che arriva in Sardegna già conscio di quello che è il livello della massima competizione continentale per club targata Fiba. Ma che soprattutto ha nel proprio bagaglio differenti modi di far muovere la retina, sia a difesa schierata che a campo aperto. Le capacità di ball-handling e un cambio di passo che unisce rapidità e decisione non forniscono solo l’opportunità di attaccare il ferro, ma anche la possibilità di creare il tiro dal palleggio. Lo step-back è uno dei movimenti preferiti, favorito da una esplosività propria di gambe resesi più forti dopo il salto nel professionismo. Ma durante l’ultimo anno Tyree ha fatto vedere di essere un più che discreto tiratore sugli scarichi e in uscita dai blocchi e dall’altra parte di avere buone letture di playmaking soprattutto in transizione. Elementi che hanno convinto la Dinamo, alla chiara ricerca di un trattatore di palla ma con più istinto per il canestro, a fare il passo decisivo per scommettere su un profilo che ha ancora margini di miglioramento e che era finito per questo, oltre che per la buona impressione fatta nel play-in di Bcl giocato contro, nel mirino dei turchi del Bahcesehir. E che ha inoltre voglia di mettersi in gioco e confermarsi, come fatto notare dal post sui propri social che ha anticipato l’annuncio della Dinamo stessa. Per Tyree l’esame sarà importante. Non solo perché il campionato italiano sarà ancora più competitivo rispetto all’ultimo anno per le squadre di media-alta classifica, ma perché la combo-guard statunitense dovrà calarsi in una realtà diversa per responsabilità e aspettative, provando a limare alcuni dettagli del suo gioco. Prima di tutto in difesa, dove la buona media di 1,1 di recuperi a gara fatta registrare nell’ultima annata in ambo le competizioni dovrà essere confermata e unita a un lavoro vicino e lontano dalla palla che per Sassari nell’ultima stagione è diventata un tratto distintivo. Senza subire poi, specialmente a livello mentale, i possibili tentativi avversari di attaccarlo spalle a canestro e non visti i centimetri in meno rispetto alla media del ruolo (188 i centimetri di altezza). Ma è sull’altro lato, quello dove il peso del giocatore sarà ancora più evidente, che l’intesa tra coach Piero Bucchi e l’ex Oostende sarà fondamentale. Undici i tiri di media in Bnxt, quattordici quelli in Bcl: numeri che dovranno calare senza risentimenti per condividere maggiormente le responsabilità con i colleghi, in maniera simile a quanto dovrà fare Whittaker che però potrebbe avere più facilità per le proprie caratteristiche più da playmaker rispetto al nuovo compagno. Da una migliore selezione dei tiri e dalla capacità di comprendere quello che sarà meglio per la squadra, passa l’opportunità di essere visto come un giocatore più concreto e di migliorare le proprie percentuali, ma soprattutto di lasciare il segno in una Dinamo che sembra avere la chiara intenzione di restare tra le protagoniste della Lba e dire la sua in Europa.

Matteo Cardia

Condividere su

Commenti

guest
2 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

CENTOTRENTUNO TV

Continua a leggere...

2
0
...e tu che ne pensi? Lascia un commentox