“Wake up, everybody/No more sleepin’ in bed/No more backward thinkin’/Time for thinkin’ ahead”. Svegliatevi tutti, non restate a letto a dormire, non pensate al passato, è tempo di pensare al futuro. Cantavano così, nel 1975, Harold Melvin & The Bluenotes, insieme a Teddy Pendergrass. E chissà se le note e soprattutto il testo di quella canzone non siano stati ascoltati dal presidente della Dinamo Sassari Stefano Sardara prima di sedersi alla scrivania di una Club House in cui si è sottoposto alle domande dei giornalisti senza negare le difficoltà, ma offrendo una dimensione di ottimismo verso il futuro quasi inattesa.
Un mondo che cambia
“The world has changed so very much from what is used to be”, il mondo è cambiato veramente tanto da quello che era un tempo, prosegue la stessa canzone. Uno dei tanti temi toccati da Sardara durante i venti minuti in cui si sono concentrati diversi spunti sul piano prettamente sportivo e societario. “Tante società – ha affermato Sardara – appartengono a dei fondi o hanno potenzialità economiche importanti. Stiamo risolvendo i problemi che ci hanno limitato con la Regione negli scorsi anni ma noi non molliamo, anzi abbiamo un budget importante. Non stiamo andando nei playoff perché al netto degli infortuni non abbiamo lavorato bene. Non voglia dare colpe a nessuno, né a Markovic né a Pasquini, ma se non vai ai playoff qualcosa bene non l’hai fatta”. Lo sguardo sul contesto altrui e su quello proprio testimonia come l’anno del decennale dallo scudetto sia stata la conferma di un trend iniziato alcuni anni fa e completatosi in questa stagione, che ha visto l’arrivo di Trapani e il ritorno di Trieste in Serie A con forze economiche differenti. Se, durante la prima fase dell’era Bucchi, Sassari aveva resistito agli scossoni dei nuovi equilibri trovando anche le soluzioni giuste in corso di stagione, negli ultimi due anni la salita si è fatta più impervia. Testimoniando che per tornare a dire la propria, senza faticare troppo per gli obiettivi minimi, servono stimoli e serbatoi dell’energia pieni sin dall’inizio. Ma anche precisione nelle scelte e nei dettagli, oltre che massima condivisione delle idee. Da qui la necessità di cambiare strada con Federico Pasquini che segna, stando a Sardara, “un passaggio nuovo per tutti noi”. Un frangente delicato, ma che deve essere affrontato con la voglia di essere ambiziosi su tutti i parquet a disposizione. Anche perché la via segnata appare chiara: “Non sono deluso, l’umore stranamente ultimamente è più alto che mai”, ha chiarito sempre Sardara.
Parole che non solo portano via qualche nube, ma fanno restare alta l’asticella delle necessità e della fame a tutti i livelli. A partire da quella dello stesso presidente e del direttore generale Jack Devecchi, che rappresentano insieme a Francesco Sardara l’attuale quadro dirigenziale sassarese. La scelta del direttore dell’area sportiva sarà cruciale per consentire a Massimo Bulleri di confermare gli aspetti positivi fatti vedere nell’ultima parte dell’annata. Da qui l’esame sarà anche per lo stesso coach e per chi rimarrà come Vincini, Veronesi e Thomas, giocatore chiave nell’ultima risalita sassarese. Ma anche per lo staff, compreso quello medico e fisioterapico, che non per la prima volta ha dovuto avere a che fare con infortuni sin dall’inizio della stagione, in un’annata in cui si doveva fronteggiare anche il rientro dopo la stagione di stop di Bendzius.
Fronti
Per le scelte dei giocatori sul fronte maschile ci sarà tempo per valutare. Tutto dipenderà dall’idea di pallacanestro che vorrà avere Bulleri, che dopo aver preso il posto di Markovic ha potuto, grazie anche all’arrivo di Thomas e Weber, rimettere in sesto alcuni giocatori chiave – tra tutti Fobbs – grazie a un’intensità che si è alzata su ambo i lati e a responsabilità meglio ripartite nella gestione dei possessi. Fondamentali saranno i tempi e le letture,per le conferme ulteriori e per i nomi nuovi, proprio come accade in campo, anche perché gli impegni resteranno due, in Italia e in Europa. Il doppio fronte accomuna tutti i diversi progetti, Dinamo Lab e Dinamo Women. Il versante femminile ha iniziato nelle ultime ore la propria rivoluzione, con il ritorno alla panchina di Paolo Citrini e l’addio ad Antonello Restivo. Sardara non è tornato durante la conferenza stampa sul tecnico cagliaritano rimasto sulla panchina biancoblù sin dall’inizio del progetto, ma l’eredità da raccogliere sarà pesante. In attesa di capire chi subentrerà anche in questo caso al GM Pasquini, sulle spalle dell’ex assistente di coach Sacchetti ricade la responsabilità di provare a mantenere il passo rispetto ad anni in cui Sassari è stata capace di imporsi su differenti livelli, anche attraendo giocatrici importanti, a partire da Carangelo. Trasmettere la voglia di voler dare continuità al progetto e allo stesso tempo i risultati sul campo saranno aspetti fondamentali poi per curare un altro aspetto, quello di un pubblico che sul versante femminile non ha mostrato lo stesso affetto rispetto alla maschile nonostante i risultati positivi in Europa e in Italia.
Burocrazia
Le sfide all’orizzonte, dunque, sono tante. Se sul piano societario la fiducia di Sardara è parsa massima, a fronte inoltre dei pochi dubbi sul coinvolgimento anche in futuro del Banco di Sardegna, e sul versante sportivo gli stimoli sembrano ben vivi, diverse sono le sensazioni quando si guarda alla questione PalaSerradimigni. Il copione è simile ad altri discorsi quando necessità private e tempi del pubblico si scontrano. Con un impatto che ha un maggior riverbero rispetto ad altri, dato lo stretto legame tra comunità e società sportiva, in una convivenza in cui gli attori protagonisti sfruttano gli aspetti positivi dell’altro. Sardara non ha nascosto la preoccupazione sui tempi dell’organizzazione dei lavori assegnati definitivamente negli scorsi mesi e che potranno essere effettuati solo quando le attività saranno ferme. Un tentativo di smuovere ancora una volta quelle sabbie mobili burocratiche che, al momento, sembrano essere il possibile nemico principale del rilancio annunciato.
Matteo Cardia














