agenzia-garau-centotrentuno

Dinamo Sassari | Il PalaSerradimigni regala fiducia, ora serve continuità

Stefano Gentile, guardia della Dinamo Sassari | Foto L.Canu / Ciamillo-Castoria
sardares
sardares

L’aria di casa fa sempre bene. Lo sa bene la Dinamo Sassari, che dentro il suo spazio vitale ha saputo ritrovare la via della vittoria che mancava da tre partite tra Supercoppa, campionato e Bcl. Quello con la Tezenis Verona al PalaSerradimigni è stato un successo importante, non tanto per il vantaggio largo accumulato all’ultima sirena (101-79), ma per l’atteggiamento mostrato sul parquet dalla squadra intera.

Passi in avanti

Contro i veronesi, Sassari è tornata a disputare una partita simile a quelle che spesso si sono viste nella passata stagione. Un inizio con qualcosa da limare, un secondo quarto con una marcia in più, compreso il primo tentativo di fuga, e un terzo periodo in cui i biancoblù hanno definitivamente azzannato la partita. Segnando così la differenza con le altre gare giocate nell’ultima settimana, quando era mancato quel passo in più per provare a far girare l’inerzia della gara. L’energia di Verona è stata evidente nel primo quarto, con diversi rimbalzi offensivi concessi e qualche lettura non perfetta in difesa. In attacco però Sassari ha trovato subito sicurezze, sia dall’arco che nel pitturato. A dare la svolta nel secondo periodo è stato però l’ingresso di Stefano Gentile. Ancora una volta la guardia di Maddaloni ha messo sul parquet tanta concentrazione in difesa ma soprattutto sfacciataggine in attacco. Il simbolo è la tripla in transizione che ha sancito il 31-24 a inizio secondo quarto, divario che la Dinamo ha allargato fino anche al +13 prima di subire una reazione veronese, certificata dalla tripla a fil di sirena di Anderson per il 53-44 di fine primo tempo. Nel terzo periodo però la squadra di Bucchi è tornata per chiuderla. Sfruttando la profondità data da Onuaku, i movimenti senza palla e una ritrovata fiducia dall’arco, Sassari ha accelerato appoggiandosi soprattutto sul proprio centro e su un Eimantas Bendzius silenziosamente letale. Parziale di 16-0, difese cruciali per aprire il campo e attacchi in grado di spegnere la squadra di Ramagli ferma a quota 53 per più di 7 minuti mentre la Dinamo volava a quota 74. Con l’ultimo quarto che così è diventato utile per dare più spazio a giocatori bisognosi di minutaggio e fiducia come Jones e Dowe, con il primo che ha fatto un altro deciso passo avanti nella sua crescita e con il secondo che nonostante i diversi litigi con il canestro ha dimostrato di avere voglia di incidere e di saper dare una mano sotto canestro e non solo. 

Certezze

La vittoria contro Verona fa bene soprattutto all’umore dei biancoblù. Non raggiungere la vittoria in più occasioni quando sembra a portata di mano non fa mai bene. Ritrovare però quella voglia di incidere e di prendersi i due punti come spesso dimostrato in preseason, anche se il basket estivo può dire sì tanto ma non troppo, era fondamentale per comprendere come il lavoro svolto in settimana possa dare i suoi frutti. Non è tutto perfetto, vedasi i 18 rimbalzi offensivi concessi agli avversari, ma la Dinamo ha trovato delle linee per il proprio attacco più pulite, ha avuto energia da tutti – anche da Gandini, entrato nel secondo periodo per dare respiro a Bendzius – e soprattutto si è aiutata e divertita nel momento più importante della gara. È chiaro che avere un giocatore come Onuaku possa cambiare le dinamiche di una partita. Se dentro al match, il centro ex Rockets ha dimostrato ancora una volta di avere un impatto potenzialmente devastante. Il sapiente uso del corpo da parte dello statunitense vicino al ferro fa la differenza. Basta guardare le statistiche che dicono 24 punti in 28 minuti, costruiti su un 10/10 da due, a cui si sono aggiunti ben 10 rimbalzi. L’importanza di Onuaku è sottolineata però dalla sua bravura nel ribaltare il lato e nel vedere i compagni, con Robinson, Jones e Dowe – questi ultimi non fortunati quando capitato – continuamente trovati dopo i tagli verso al ferro con lo statunitense a lavorare in post.

Una delle situazioni in attacco citate. Onuaku lavora spalle a canestro contro l’avversario, ha il tempo di osservare e premia così il taglio di Robinson per due punti facili

 

Bucchi però può guardare con ottimismo al futuro. La Dinamo è tornata a correre il campo e a collassare bene in difesa quando necessario, riuscendo anche a mostrare più aggressività sui blocchi. Tra i singoli poi in Gentile sembra rivedersi quel giocatore di striscia necessario a gara in corso e cruciale sul lato difensivo, mentre Jones ha fatto intravedere le sue potenzialità offensive, partecipando allo sforzo a rimbalzo poi richiesto dal coach sassarese per arginare definitivamente la squadra di Ramagli. Aspetti fondamentali verso una settimana intera di lavoro prima di due match importanti per trovare continuità. Prima ci sarà Treviso, squadra che ha bisogno di sbloccarsi in Lba, ma soprattutto poi arriverà la trasferta a Salonicco, contro il Paok, in un match di Bcl che potrebbe già dire tanto sulla stagione europea dei biancoblù.

Matteo Cardia

 

Condividere su

Commenti

guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

CENTOTRENTUNO TV

Continua a leggere...

0
...e tu che ne pensi? Lascia un commentox