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Stefano Gentile durante Dinamo Sassari-Olimpia Milano | Foto Luigi Canu

Dinamo Sassari | Gentile, Pasquini e la scommessa sul futuro

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Una settimana di pausa, una di lavoro pieno ma non al completo e una che si è aperta e che porterà la Dinamo Sassari a riaffacciarsi sul campo, il giudice più importante. Dieci partite alla conclusione, dieci sfide delicate, con i prossimi due mesi in cui ogni possesso avrà un peso specifico per il quadro finale sulla stagione dei biancoblù.

Piani alti

“Ho la fortuna di poter fare da unione tra la società e il sistema tecnico, la volontà di Markovic è stata quella di proseguire con questo gruppo. Non pensiamo che il nuovo coach abbia la bacchetta magica. Sia noi che lui siamo convinti che con il lavoro questa squadra possa esprimersi al meglio. L’anno scorso abbiamo fatto un solo cambio a ottobre, l’anno prima a novembre. Quest’anno abbiamo avuto il cambio della guida tecnica che punta a responsabilizzare maggiormente i ragazzi”, così ha aperto pochi giorni fa la sua conferenza stampa il General Manager Federico Pasquini, confermando di fatto quanto trapelato nei giorni precedenti. La scelta di non guardare altrove, di non avventurarsi in ulteriori cambiamenti che in un frangente decisivo potrebbero rivelare anche diversi effetti da quelli prospettati. Da una parte la fiducia verso il gruppo attuale della società e di Nenad Markovic, dall’altra la necessità di un passo avanti di un gruppo che ha mostrato troppi up and down durante i mesi vissuti tra campionato e Bcl. Il contesto europeo è ormai però in un cassetto, resta quello italiano che può far diventare il racconto della stagione 2023-2024 meno amaro rispetto a quanto la realtà direbbe oggi. Oltre venti giorni di stop hanno permesso alla Dinamo di fermarsi, di riprendere fiato e allentare la tensione sui nervi. La classifica è rimasta nel mentre cristallizzata, con il Banco che ora dovrà guardarla come una presenza fissa cercando di non trasformarla in ansia da prestazione ma in uno stimolo per riportare Sassari dove il suo pubblico si sente maggiormente a proprio agio.

Campo

“Dobbiamo avere la sfacciataggine di mettere in campo ciò che sappiamo fare. Portare a casa due o tre di queste cinque partite potrebbe essere una svolta. Però ragioniamo step by step”. Le parole del capitano della Dinamo Sassari Stefano Gentile ai nostri microfoni (qui per leggere) sono l’altra parte di un discorso tracciato dal club attraverso l’uomo della dirigenza più vicino alla squadra per responsabilità e il nuovo capitano che ha provato a calarsi in un ruolo non semplice, ancor di più in stagioni complesse. Marzo sarà un mese con una serie iniziale di impegni di elevata difficoltà (Virtus Bologna, Venezia e Brescia), seguita da due sfide che daranno la possibilità alla Dinamo di confermare le vittorie dell’andata su Trento e Brindisi. Gare queste ultime che saranno lontane dal PalaSerradimigni, aspetto non da sottovalutare dato l’andamento in Continente dei biancoblù. Servirà la giusta personalità in ogni impegno, ma soprattutto nei primi tre che dovranno mostrare un volto diverso della Dinamo che viste anche le difficoltà in attacco dovrà ricavare qualcosa in più dalla difesa per prendere fiducia e toglierne agli avversari. Il segnale, soprattutto nei primi tre incontri, andrà al di là dei due punti, perché prima di ogni altro aspetto sarà fondamentale una dimostrazione mentale di livello per dimostrare che la pausa è servita a trovare quel pizzico di amalgama in più che potrebbe essere decisivo per avere un’altra faccia di fronte alle avversità.

Matteo Cardia

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