Un mese lontani dalle sfide di campionato, un mese in cui il coronavirus, le Final Eight e la pausa per le nazionali hanno fatto sรฌ che lโobiettivo playoff finisse in secondo piano. Per la Dinamo Sassari perรฒ รจ tempo di tornare in campo alla ricerca di quel fine per cui fino a novembre sembravano non esserci mezzi. Oggi, invece, guadagnare la post-season non รจ piรน impossibile. Ci sarร perรฒ da ritrovare il ritmo gara, un qualcosa che solo il parquet potrร rendere. Il primo ostacolo da affrontare si chiama Aquila Trento.
Passaggio fondamentale
La sfida dโandata del PalaSerradimigni era stata una di quelle cruciali per lโaccesso alla Coppa Italia. Sassari, guidata da un Robinson da 22 punti e 6 assist, solo nellโultimo periodo era riuscita a lasciarsi definitivamente dietro la squadra di Molin, mai doma nonostante nel terzo quarto avesse toccato il -16. Lโex Chemnitz e alcune scelte difensive negli ultimi dieci minuti, come tenere Gentile, Kruslin e Diop in campo per rispondere con piรน fisicitร e rapiditร di piedi alle armi trentine, erano state determinanti per mettersi in tasca i due punti. Il piano partita perรฒ era stato chiaro fin dallโinizio. Perchรฉ la squadra di Bucchi, guidata in quellโoccasione da Baioni per la positivitร al Covid del coach, si era concentrata sul limitare Cameron Reynolds, ancora oggi miglior realizzatore della Dolomiti con 15.6 punti di media a partita, ma anche sul togliere spazio a Williams, lungo capace di essere un fattore sia lontano che vicino a canestro. Era stato perรฒ il lavoro a rimbalzo a fare la differenza. Il quasi perfetto bilanciamento – 33 a 34 – di fine partita era stato il segno di come anche sotto canestro qualcosa stesse cambiando. Soprattutto perchรฉ raggiunto contro una squadra avversaria sempre aggressiva sotto le plance come dimostrano i 10,8 rimbalzi offensivi di media a partita. E le chiavi della gara, poco piรน di un mese dopo, potrebbero essere simili. Anche se il Banco dovrร prima ritrovarsi che limitare gli altri.
Ripartire
Lโultima partita della Dinamo in LBA risale al 30 gennaio scorso, quando al PalaSerradimigni Brindisi si scontrรฒ con una delle migliori Sassari viste in stagione. Poi due partite saltate causa coronavirus, contro Trieste e Virtus Bologna, e un recupero allโultimo verso le F8 di Pesaro per sfidare Milano. Una sfida impossibile per le condizioni fisiche e resa ancora piรน complessa dallโassenza di Bendzius. La pausa nazionali ha fatto sรฌ che i biancoblรน avessero lโopportunitร di rimettere in circolo le energie, soprattutto nelle gambe di quei giocatori come Robinson e Burnell, apparsi in debito contro Milano dopo lo stop forzato, e come il lituano, rimasto fermo per piรน di due settimane. Aggiunto anche Tassone alle rotazioni per gli allenamenti, la Dinamo avrร altri due giorni per continuare ad aumentare i giri del proprio motore prima di partire per il Trentino. Lโobiettivo principale sarร ritrovare i propri ritmi e soprattutto quella complicitร in campo che aveva permesso a gennaio di ottenere vittorie importanti contro pretendenti ai playoff. Tanto passerร dalla collaborazione e dalla comunicazione tra i compagni in difesa, un fattore che ha fatto sรฌ che la Dinamo crescesse a livello statistico sotto il profilo delle palle rubate ma che soprattutto consente a Sassari di colpire in transizione. Trento si รจ rinforzata con Dominique Johnson, e avrร cosรฌ una soluzione in piรน sullโarco. La Dinamo avrร nel ritorno di Bendzius, equilibratore in difesa e cruciale nel dare fiducia in attacco, e nella ripresa di Robinson, determinante in attacco anche nel mettere in ritmo i compagni, gli ingredienti piรน importanti. Ma potrebbe essere la voglia rimettersi in carreggiata dopo troppo tempo lontano dal parquet a fare la reale differenza.
Matteo Cardia














