Una doppia scelta che risponde alla domanda di continuità fatta da coach Bucchi, due conferme che rendono ancora più vivo quel concetto di progettualità tanto caro al presidente della Dinamo Sassari Stefano Sardara. I rinnovi contrattuali pluriennali per Ousmane Diop e Kaspar Treier erano due dei primi obiettivi della stagione 2022-2023 sassarese. Scelte che tanti appassionati isolani sperano possano essere un impulso positivo per chi, come Robinson e Bilan, non ha ancora sciolto le riserve sul proprio futuro.
Crescita
Un miglioramento impossibile da non notare nel corso dell’anno. Ousmane Diop e Kaspar Treier con il passare dei minuti sul parquet e con compiti chiari hanno trovato sempre più sicurezze dopo un inizio lento tra problemi fisici e prime importanti responsabilità. Diop, dopo un infortunio e un’operazione al ginocchio che ne hanno rallentato l’inserimento e costretto a dover consumare più tempo per l’adattamento al livello dell’A1, ha dimostrato che la scelta fatta da Sassari ormai più di quattro anni fa non era affatto sbagliata. Dall’arrivo di coach Bucchi in poi, il classe 2000 ha preso più confidenza con il pitturato, lavorando con più fiducia vicino al ferro e soprattutto è diventato chiave in alcune occasioni a livello difensivo, viste le sue capacità nell’uscire forte e difendere anche lontano dal ferro. Miglioramenti divenuti cruciali soprattutto nel periodo di adattamento di Miro Bilan, rispetto a cui il giovane senegalese ha potuto offrire caratteristiche e un impatto diversi ma comunque importanti anche durante i playoff, specialmente contro Brescia. La serie con Milano è stata più complessa, ma in gara 2 al Forum, la gara migliore dei biancoblù nella semifinale contro le Scarpette Rosse, Diop era stato uno dei migliori per atteggiamento e non solo. Segnali che fanno ben sperare per il futuro, così come quelli mostrati da Treier nella seconda parte di stagione. Utilizzato maggiormente da cinque tattico da coach Cavina, anche con alcuni risultati positivi, l’ala estone non ha avuto tanta continuità di utilizzo nel primo periodo dell’era Bucchi, complice anche il grande periodo di Bendzius. A poco a poco però l’estone ha ritrovato fiducia grazie alla delineazione di un ruolo certo nel roster: essere il cambio del lituano e non farne sentire l’assenza, sacrificandosi soprattutto in difesa e a rimbalzo, senza perdere fiducia nel proprio tiro. I minuti così sono ricominciati a salire a partire dalla sfida di ritorno contro la Vanoli Cremona e i numeri sono cresciuti sia in regular season che nei playoff. Rispetto ai playoff della passata stagione, per esempio, Treier ha giocato quasi sei minuti in più di media (5,4 vs 10,6), avendo più possibilità di dare una mano a livello offensivo con la sua arma migliore – il tiro dall’arco, 55,6% ai playoff – ma anche a rimbalzo – più di due a partita.
Futuro
Quel salto di qualità necessario per affrontare la fase più calda della stagione è stato dunque fatto dai due giovani biancoblù, che si sono così entrambi guadagnati il rinnovo fino al 2024. Una scelta voluta anche dagli stessi giocatori, come testimoniato dalle parole di Diop, che ha reso chiaro come nella decisione abbia influito la presenza di coach Piero Bucchi: “È stato determinante nella mia scelta anche il rapporto con coach Bucchi con cui ho avuto un bellissimo confronto sul cammino intrapreso e su quello che potessi fare in squadra. Ripartirò ancora più carico per essere pronto alla ripresa”, ha dichiarato infatti all’Ufficio Stampa Dinamo il lungo tornato in Senegal dopo nove anni per visitare la sua famiglia. Dopo i due rinnovi dei più giovani, e con la panchina che vede al momento non occupato lo spot del play di riserva, il GM Pasquini e il coach biancoblù dovranno concentrarsi soprattutto sul quintetto del futuro, in cui al momento è presente il solo Bendzius. Miro Bilan e Gerald Robinson sono i due principali pensieri, con la Dinamo che poi dovrà concentrarsi anche sulla scelta di un’ala piccola che possa raccogliere l’eredità di Burnell e su una guardia con punti nelle mani. Gli sforzi per trattenere l’asse play-pivot non sono un mistero. Ripartire dalle fondamenta costruite nell’arco dell’ultima annata sarebbe probabilmente il colpo più importante per il club sassarese. Le stagioni di entrambi i giocatori hanno fatto sì che il mercato diventasse florido e mettesse in discussione, nel caso di Robinson, gli accordi precedenti. L’ex Chemnitz ha un’opzione di rinnovo in scadenza al 30 giugno: servirà probabilmente un adeguamento contrattuale, come riportato anche da Spicchi d’Arancia, per rivederlo in biancoblù. Un accordo che potrebbe arrivare nell’arco dei prossimi tre giorni, secondo quanto riportato da Giuseppe Sciascia di Superbasket. Per Bilan invece la strada si fa in salita ma non impossibile. La volontà di trattenere il centro nativo di Sebenico rimane, come detto dal presidente Stefano Sardara negli scorsi giorni a La Nuova Sardegna. Il tutto però non dipende solo dal club biancoblù.
Matteo Cardia














