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Dinamo Sassari | Da Brescia a Brescia: testa e talento, ora l’aria รจ diversa

La panchina della Dinamo Sassari esulta dopo un canestro | Foto Claudio Atzori / Ciamillo-Castoria
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Dieci dicembre 2023. Al PalaLeonessa di Brescia arriva una Dinamo che cerca conferma dopo la vittoria non banale contro l’Olimpia Milano. Qualcosa perรฒ tra i nervi e nelle gambe non funziona. E alla fine la Germani azzanna Sassari fino a costringerla a una delle sconfitte piรน pesanti della sua storia. Il tabellone dice 110-65, un -45 che fa crescere le insicurezze. Diciassette marzo 2024. La Dinamo riceve Brescia al PalaSerradimigni. La testa รจ diversa e alla fine il Banco vince 106-101 contro la stessa squadra che sembrava averne minato il futuro. In poco piรน di tre mesi in casa dei sassaresi รจ successo di tutto, dall’arrivo di Jefferson all’addio sofferto di coach Bucchi fino alla firma di Markovic. Il risultato, alla fine, รจ che la Dinamoย  sembra essere ormai una squadra vera. L’esito piรน importante costruito nell’arco di tre partite che nessuno, se non dentro lo spogliatoio, credeva di poter portare a casa.

Fattore M

Il lavoro intenso in palestra, la cura maniacale dei dettagli, l’utilizzo del classico metodo del bastone e della carota che nello sport sembra avere la stessa valenza del metodo Montessori nell’educazione dell’infante. Nenad Markovic ha trasformato la squadra sassarese, cambiando una prospettiva che in precedenza sembrava porre il futuro come asse portante del presente, ma anche come tiranno. Cambiato l’ordine degli addendi il risultato, confutando la matematica, si รจ fatto diverso. Perchรฉ il tecnico bosniaco ha messo l’accento sull’importanza di fare uno step alla volta, concentrandosi piรน su quello che il campo diceva nel presente, piรน che su quello che sarebbe potuto essere. Pur proiettandosi sempre al prossimo impegno dopo l’ultima sirena per cercare di mantenere la squadra su un filo dal giusto carico di tensione. Sono arrivati cosรฌ tre successi inattesi, ma non casuali, che rilanciano una Dinamo che non ha chiuso le pratiche per la salvezza, qui sรฌ che la matematica conta ancora, ma ha agganciato quota 22 punti, la stessa di Tortona che occupa momentaneamente l’ottava piazza. Tutto รจ di nuovo in discussione, ma il merito oltre a quello dell’allenatore e delle sue scelte nei motivi piรน delicati nella gara contro Brescia – l’utilizzo del quintetto alto con McKinnie, Charalmpopoulos e Diop in campo e la decisione di cambiare sui blocchi negli ultimi minuti dell’ultimo quarto – รจ quello di un gruppo che si รจ riscoperto di livello.

Squadra

Ogni elemento degli otto utilizzati nelle rotazioni ha svolto il proprio compito. Contributi tutti necessari per far sรฌ che la gara andasse sui binari voluti almeno in attacco, dove la Dinamo sin dai primi possessi ha eseguito in maniera armoniosa i propri piani almeno per 25′. La difesa – al di lร  di un Kruslin eccelso su Della Valle – รจ stata la pecca di una serata in cui la Dinamo ha concesso qualcosa di troppo al quintetto piccolo di Brescia, sia sul lato debole che a rimbalzo. Tuttavia, lo stimolo di voler cancellare almeno parzialmente lo smacco dell’andata e di farlo davanti al proprio pubblico ha avuto il suo peso, specialmente nel finale di quarto periodo quando la Dinamo sul -10 sembrava aver terminato le energie. Un momento in cui l’orgoglio, le decisioni prese dalla panchina e la voglia dei giocatori ha fatto la differenza cosรฌ come i decibel prodotti dai tifosi sassaresi. A lanciare il segnale รจ stato un Tyree che va verso la maturazione, insieme a un Diop che per Brescia รจ stato un incubo da 28 punti. La freddezza nel finale di Jefferson e di Charalampopoulos, cosรฌ come l’apporto sotto i tabelloni di un McKinnie che sembrava ormai uscito dalla gara sono stati determinanti per un parziale di 11-0 che poi ha portato dritti verso l’overtime nonostante l’ultimo tiro a disposizione. Cinque minuti in cui รจ venuto fuori il talento, ma anche la pazzia nei secondi finali, sintomo di come Sassari possa ancora migliorare. Alla fine perรฒ la Dinamo ha vinto rovesciando il pronostico sulla gara e su sรฉ stessa, giocando non una pallacanestro perfetta per 45′ ma dando vita ugualmente a uno spettacolo da tenere nel cassetto dei ricordi.

Ovvio che ora abbiamo grande fiducia, ma in questo campionato basta una sconfitta per cambiare le gerarchie. Facciamo un passo alla volta. Mi ricordo quando mi chiedevate della salvezza, quindi io vi dico: pensiamo a Trentoโ€. Le parole di Markovic a fine gara riportano perรฒ tutti sull’attualitร . Su quello che c’รจ ancora da fare e da conquistare, a partire dalla gara in Trentino dove sarร  importante confermare il successo dell’andata. La Dinamo รจ al momento meno in balia dei forti venti, ogni tanto deve guardar dietro, ma puรฒ guardare anche avanti. La differenza รจ nel grado di consapevolezza di quello che puรฒ fare. Il presupposto necessario per provare a conquistare quello che nessuno il 10 dicembre 2023 avrebbe detto sarebbe stato possibile.

Matteo Cardia

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