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Dinamo Sassari, contro Trento un successo che può segnare un cambio di passo

Carlos Marshall e Luca Vincini esultano dopo un canestro in Dinamo Sassari-Trento | Foto Luigi Canu
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“Spero che, gare come queste, possano cambiare il nostro futuro, è importante vincere partite così“.  Queste le parole di Veljko Mrsic nella sala stampa del post gara dopo la sua prima vittoria in campionato sulla panchina della Dinamo Sassari. Una frase di speranza, ma anche un messaggio di consapevolezza da trasmettere ai suoi giocatori, capaci di rimontare una gara che sembrava essersi messa veramente in salita a pochi minuti dal termine: una ritrovata fiducia e l’orgoglio, con l’aggiunta di un Pala Serradimigni che ha spinto i propri beniamini, ha fatto la differenza nel finale infuocato contro l‘Aquila Trento di Cancellieri.

Ripartenza
Dopo il debutto con sconfitta di Venezia e la buona partita giocata in Romania contro un modesto Valcea 1924 per Mrsic era importante dare risposte anche in campionato. Compito alla vigilia tutt’altro che facile viste le qualitĂ  di Trento (che per la veritĂ  si è presentata un po’ incerottata al Pala Serradimigni) e che gli appena due punti in classifica avrebbero potuto diventare un fardello importante sull’aspetto mentale di una squadra che era stata capace di vincere solo la gara contro CantĂą in Serie A. Il lunch match dell’ottava giornata ha visto una Dinamo che ha impattato abbastanza bene, fino a portarsi a +11 nel secondo quarto, per poi incappare nelle solite amnesie difensive e blackout in attacco: un leit motiv che si è sempre ripetuto durante questa prima parte di stagione, che per fortuna non ha pesato sul risultato finale con gli uomini di Mrsic che si sono aiutati l’un l’altro, compensando i momenti di appannamento del compagno con dei mattoncini utili a non far scappare Trento per poi affondare l’attacco nel finale. Nonostante Battle e Devante Jones, i sette giocatori maggiormente utilizzati nelle rotazioni, Vincini, McGlynn, Thomas, Marshall, Beliauskas, Johnson e Buie, sono riusciti ad apportare il loro contributo alla causa, con il capitano biancoblĂą a vestire i panni del supereroe nel finale. Rimbalzo offensivo di puro orgoglio a strappare la palla a Mawugbe e canestro dall’area e stoppata sulla penetrazione di Jones nell’ultimo possesso della Dolomiti Energia che ha incassato la sua quinta sconfitta in campionato. Finale che ha fatto esplodere il Pala Serradimigni con un bagno di entusiasmo che non può che fare bene a un Banco di Sardegna che per ora si lascia dietro in classifica Udine e Treviso.

Ultimo sprint
Tre partite con un bilancio di due vittorie per Mrsic che come da lui stesso ammesso non ha potuto mettere mano pesantemente alla squadra. Viaggi e trasferte vanno a scapito del lavoro in palestra, ma l’impressione è che la Dinamo sia piĂą sciolta e libera rispetto a quella di inizio stagione. Piccoli accorgimenti, su tutti la variazione dello starting five con Johnson e McGlynn che escono dalla panchina, per ora hanno pagato e le ultime due partite prima della pausa nazionali serviranno a confermare la via presa. Mercoledì 19 novembre in Germania, con il primo posto giĂ  matematico, sarĂ  una buona occasione per sperimentare senza badare troppo al risultato contro un RASTA Vechta obbligato a vincere per mantenere vive le speranze del secondo posto. Probabilmente si vedranno rotazioni piĂą larghe, coinvolgendo maggiormente Zanelli e Ceron (appena 3′ a testa con Trento) e un minutaggio piĂą ampio per un Mezzanotte che comunque è stato positivo nella sua gara da ex contro l’Aquila. Il vero appuntamento sarĂ  poi quello di domenica 23 novembre a Napoli: contro gli ex Treier e Gentile, Sassari cercherĂ  il primo colpo esterno della stagione in campionato con un successo che potrebbe assumere davvero i connotati di un punto di svolta della stagione.

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