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Dinamo Sassari | Contro Napoli ha vinto il gruppo, ora serve continuità

Filip Kruslin in Gevi Napoli Basket - Banco di Sardegna Dinamo Sassari Legabasket LBA Serie A UnipolSai 2021-2022 Napoli, 24/04/2022 Foto L.Canu / Ciamillo-Castoria
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Riprendere a vincere, farlo con la testa e con quel pizzico di cuore necessari per andare oltre le difficoltà di una gara che sin dalla vigilia si preannunciava complessa. La Dinamo Sassari sbancando il parquet della Gevi Napoli ha raccolto due punti fondamentali nella corsa playoff che portano la squadra biancoblù a rimettersi avanti di una vittoria sulle inseguitrici e a confermare un sesto posto per il momento prezioso e non impossibile da migliorare.

Forza e freddezza
L’unica novità prima della palla a due è stata il ritorno di Kruslin in quintetto. La Dinamo è partita con un un ottimo approccio tra difesa e attacco, come dimostrato dalle prime transizioni guidate da un Robinson pressoché perfetto nelle battute iniziali. Napoli però ha subito reagito, anche se ha cominciato a litigare con i liberi, sostenuta da una panchina capace di dare il proprio contributo. Nel secondo periodo Bucchi ha allora mischiato le carte, utilizzando il quintetto piccolo con Treier da 5 che ha consentito alla Dinamo di tentare una prima fuga fino a un meritato +12 prima di una nuova reazione partenopea guidata da McDuffie, con Bilan costretto alla panchina con due falli sul groppone. Nel terzo periodo, Napoli ha dato il via al suo massimo sforzo offensivo e ha messo in difficoltà l’attacco sassarese, togliendo spazio sul perimetro e limitando fortemente, con la coppia Zerini-Gudaitis, l’impatto del centro croato biancoblù. La partita si è fatta così equilibrata, con Rich e McDuffie ancora una volta protagonisti ma con una Dinamo che è rimasta comunque sul +1 a fine terzo periodo. È però proprio nel momento di maggiore difficoltà che si è vista la giusta reazione da parte sassarese. Tre liberi di Diop e soprattutto due triple pesantissime di Kruslin, prima di un piccolo break di Bilan, hanno fatto la differenza in attacco. Dall’altra parte la scelta di tenere tre guardie in campo ha prodotto un vantaggio e un sacrificio difensivo che ha aiutato a costruire il divario tanto quanto l’imprecisione di Napoli, soprattutto dalla lunetta. Mai doma però, la squadra di Buscaglia ha riaperto i giochi con una tripla del solito McDuffie, prima che Eimantas Bendzius decidesse di diventare protagonista. Fallo a rimbalzo guadagnato e due liberi trasformati in maniera glaciale dal lituano, malgrado la serata storta al tiro, hanno infatti dato la vittoria numero 14 in stagione a Sassari.

Le chiavi
Nove giocatori su dieci scesi in campo a referto. Tutti nuovamente protagonisti in qualche modo, tutti nuovamente pronti a dare il proprio contributo. Oltre agli errori avversari e alla carta del quintetto piccolo, la vittoria è stata costruita dal gruppo che non si è fatto scoraggiare dall’altalenanza dei parziali fatti e poi subiti. La Dinamo ha attaccato maggiormente il ferro dal palleggio specialmente con Robinson rispetto agli ultimi impegni, ha difeso bene, ha limitato la forza a rimbalzo della squadra di Buscaglia – 33 a 34 a fine partita, solo 3 carambole offensive concesse agli avversari – e soprattutto non ha mollato la presa nel momento in cui il PalaBarbuto sembrava spingere i partenopei verso la conquista del l’inerzia della gara. Sassari ha così agito da squadra matura e pronta a prendersi il traguardo tanto desiderato, dimostrando quella freddezza nel finale mancata in altre situazioni. Il tutto nonostante una prova non ottima al tiro, anche se migliore rispetto alle ultime uscite sia da due che da tre (malgrado le zero triple di Bendzius), e qualche problema di troppo in difesa nel terzo periodo, quando Sassari ha sofferto sia a uomo che a zona un McDuffie capace di trovare sempre lo spazio giusto per colpire sia lontano che vicino a canestro. Al di là della pesantezza delle triple di Kruslin e dei liberi dell’ala lituana, ad avere un notevole impatto nel finale di partita è stata anche la prova della panchina: Gentile, che nei primi tre quarti ha spesso forzato troppo la giocata in attacco, si è riscattato nella propria metà campo e lasciando le responsabilità più importanti ai compagni sull’altro lato, mentre Diop è stato determinante dalla lunetta e ha sostituito bene Bilan, uscito per cinque falli, nei minuti decisivi della gara. Senza dimenticare David Logan, tornato a punire dai 6,75 e sempre dentro la partita a livello mentale.

Le prove di chi subentra, le rotazioni più lunghe, ma specialmente l’organizzazione e la collaborazione nella propria metà campo difensiva saranno i fattori principali nelle ultime due settimane di campionato, dove a partire dalla sfida con Cremona sarà fondamentale essere capaci di gestire le energie e non concedere spazio alle distrazioni per guadagnare la migliore posizione in classifica possibile. Resta tutto nelle mani di una Dinamo Sassari che non hai mai nascosto di saper vincere. Ora però è tempo di continuità.

Matteo Cardia

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