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Dinamo Sassari, contro la Fortitudo la vittoria nasce dalla difesa

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Miro Bilan e Stefano Gentile in campo contro la Fortitudo | Foto Luigi Canu
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Due facce della stessa medaglia, con quella migliore che negli ultimi due quarti si è presa il palcoscenico. La Dinamo Sassari ha ancora una volta subito ma è stata capace di non abbattersi e di reagire fino a vincere una partita che nei primi venticinque minuti era sembrato potesse sfuggirle dalle proprie mani. E nonostante sia quasi sempre l’attacco a prendersi la copertina, anche la partita contro la Fortitudo Bologna è stata vinta con la difesa.

Cambio di passo

Un inizio contratto e con i problemi di comunicazione in difesa visti già contro Tortona e Reggio Emilia, unito a una zona ospite che ha rallentato le idee biancoblù in attacco, ha portato Sassari a perdere sicurezza. Dopo i primi possessi, Bilan non è più riuscito a essere coinvolto, soffrendo in difesa sui cambi contro Aradori ma anche contro Groselle. Nel secondo quarto, Filip Kruslin ha preso per mano la squadra arrivando a quota 17 e soprattutto dando l’esempio in difesa, consentendo alla Dinamo di rimanere in scia nonostante altri 27 punti subiti che sommati al parziale del primo quarto hanno portato al 47-54 di metà partita. Tanti, troppi, i punti concessi agli avversari, così come i rimbalzi offensivi fino a metà terzo quarto, quando Sassari non è riuscita ad assorbire subito quanto chiesto da coach Bucchi nell’intervallo. Così, il ripasso concesso a 6:28 dal termine del periodo è stato decisivo. Non è servita alcuna lavagnetta ma solo le parole giuste per chiedere alla squadra un diverso approccio in difesa. Detto-fatto, perché in uscita dal minuto sono arrivati due recuperi e due schiacciate che hanno cambiato l’inerzia della gara e fatto mettere dopo poco tempo il muso avanti ai sassaresi, prima che nell’ultimo periodo arrivasse l’altra scelta decisiva. Dopo aver sfruttato l’asse Robinson-Diop, è stato il turno nell’ultimo periodo di quello Gentile-Bilan, con il croato di nuovo servito con i giusti tempi e in grado di proteggere il ferro dall’altra parte del campo. Il Banco ha mancato il canestro che poteva spezzare la partita, lasciando aperta la contesa grazie qualche distrazione di troppo come la palla persa di Robinson a 34’’ dalla fine. Voglia e carattere, oltre che stanchezza e imprecisione di una Fortitudo senza Procida e Benzing, hanno però prevalso e ridato al pubblico del PalaSerradimigni una vittoria casalinga che mancava dal 30 gennaio scorso.

La risposta

Capitan Devecchi nella conferenza stampa dell’antivigilia non aveva usato mezzi termini per descrivere la situazione delicata della stagione. “Bisogna mettere giù il sederino in difesa e stare concentrati in attacco. Tutto sta nella voglia e nell’intensità”. Un canovaccio seguito con continuità solo da Kruslin nei primi due periodi. La risposta di squadra è arrivata solo dal terzo periodo in poi, quando anche i tanti minuti concessi proprio al numero 8 biancoblù hanno dato un segnale al gruppo prima delle inchiodate di Diop e Bendzius. La maggiore concentrazione in difesa è stata la chiave che ha aperto la gara – soli 25 punti subiti negli ultimi venti rispetto ai 54 dei primi due periodi – insieme ad accettare di aver ancora bisogno di tempo per costruire una migliore intesa tra Robinson e Bilan nei giochi a due. L’ingresso di Gentile ha dato sicurezza al croato, che di conseguenza ha avuto anche un impatto migliore a rimbalzo e in difesa contro un Groselle che nella prima parte di gara era andato oltre le proprie possibilità. I due punti arrivati danno respiro alla classifica biancoblù e riaprono le possibilità per posizioni più importanti nella griglia playoff grazie agli stop di Reggio Emilia e Tortona, anche se la vittoria di Venezia – proprio contro i piemontesi – conferma il ritorno dei lagunari. Verso la partita contro Milano sarà importante ritrovare l’intensità per tutti i quaranta minuti, così come limare i soliti problemi a rimbalzo. Più attenzione e idee meno offuscate, così come ritrovare Burnell contro una squadra più fisica, saranno aspetti importanti per cercare di rimanere in partita contro una delle due migliori squadre di questo campionato. Un quadro che potrebbe far diventare il pubblico del PalaSerradimigni, che ritornerà al 100% di capienza, di nuovo protagonista come nei tempi passati.  

Matteo Cardia

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