Secondo giorno di visite mediche per la Dinamo Sassari che da domani, sabato 20 agosto, si ritroverà negli impianti di Sa Rodia, a Oristano, per la prima parte di preparazione che si chiuderà il 3 e 4 settembre con il Trofeo Città di Eleonora (qui i dettagli), torneo che darà il via anche alle diverse amichevoli in programma prima dell’esordio ufficiale in Supercoppa del 28 e 29 settembre a Brescia.
Arrivi
Jack Devecchi, Massimo Chessa, Luca Gandini, Stefano Gentile, Ousmane Diop e Filip Kruslin: sono questi i biancoblù che si sono sottoposti agli esami clinici nello studio Ortsan del professor Moi, in collaborazione con il Medical Dinamo Lab, progetto nato nel 2017 che segue la salute della squadra sassarese, e all’ospedale San Martino di Oristano. Il gruppo aspetta l’arrivo degli statunitensi Robinson, Dowe, Jones ed Onuaku, ma anche di Bendzius e Treier, con quest’ultimo che si aggregherà al gruppo una volta terminato l’impegno degli Europei con l’Estonia, selezione inserita nel girone dell’Italia di Pozzecco, che prenderà il via il primo di settembre a Milano. Dopo la prima fase di preparazione, in cui il lavoro del preparatore atletico Matteo Boccolini si preannuncia fondamentale tanto quanto quello di coach Piero Bucchi, la Dinamo sarà impegnata in altri due tornei: quello di Cagliari (qui le squadre partecipanti), il 10 e 11 settembre, e quello di Gravelines, in Francia, il 16 e il 17 settembre (qui la notizia). Appuntamenti che apriranno la strada verso la sfida contro Tortona, alle 18, semifinale della Supercoppa che per la stagione 2022-23 è tornata alla classica formula della Final Four.
Nomi e non solo
La costruzione della nuova Dinamo Sassari è iniziata presto, poco dopo la conclusione della semifinale scudetto contro l’Olimpia Milano, quando il presidente Sardara ed Eimantas Bendzius hanno annunciato l’accordo contrattuale fino al 2025. Un primo rinnovo fondamentale a cui sono seguiti quelli di Diop, Treier, Robinson e Kruslin, che si sono aggiunti ai giocatori già sotto contratto a lungo termine. Salutati David Logan e Jason Burnell, meno funzionali – soprattutto il secondo – al gioco espresso da Sassari con Bucchi, il general manager Pasquini è riuscito a mettere sotto contratto due giocatori come Jamal Jones e Chris Dowe, che dovrebbero aumentare l’affidabilità dai 6,75 della squadra, ma anche permettere di correre il campo con facilità . Il primo, inoltre, avrà il compito, insieme a Kruslin, di imprimere il proprio marchio nella metà campo difensiva, lato su cui la Dinamo potrebbe avere meno sicurezze. La firma del secondo, invece, permetterà alla Dinamo di avere più fisicità tra i piccoli e consentirà a Stefano Gentile di tornare a giocare da guardia. L’arrivo di Chinanu Onuaku sotto le plance al posto di Miro Bilan, approdato in Grecia al Peristeri dopo una lunga trattativa con il club biancoblù, ha portato sicurezza a rimbalzo e ha seguito la falsariga degli altri innesti: giocatori pronti, ma ancora alla ricerca del trampolino di lancio definitivo che potrebbe essere, ancora una volta, Sassari. Un discorso che vale soprattutto proprio per Onuaku, ultimo mvp della lega israeliana, capace di dominare l’annata regolare ma soprattutto di ben figurare nella semifinale scudetto contro una squadra di Eurolega come il Maccabi Tel Aviv con la maglia del Bnei Herzliya. Sarà una Dinamo ancora potenzialmente più offensiva rispetto a quella dell’anno passato, in cui il lavoro di preparazione sarà determinante per cominciare a curare i possibili punti deboli nella propria metà campo, ma soprattutto per trovare l’intesa tra due ali perimetrali come Jones e Bendzius e in cui si costruirà l’asse play-pivot che, come dimostrato dall’impatto di Robinson e Bilan nella stagione passata, sarà fondamentale per ottenere risultati sia in Italia che in Europa, in quella Champions League dove si dovranno evitare gli errori commessi nella scorsa annata.
Matteo Cardia
