Passo dopo passo, gradino dopo gradino, con l’obiettivo di arrivare pronti al 28 settembre, quando si comincerà a fare sul serio con il primo trofeo in ballo e in un momento della stagione in cui tutto diventa ancora più possibile. La Dinamo Sassari continua il proprio cammino. Sabato 10 e domenica 11 settembre i biancoblù torneranno sul parquet del PalaPirastu di Cagliari per l’edizione numero dodici del City of Cagliari con l’obiettivo di far crescere ancora intesa e condizione.
Basi
Negli impianti di Sa Rodia e sulle spiagge del circondario di Oristano, la squadra di Piero Bucchi ha posto le basi di un’annata che vedrà ancora una volta il doppio impegno al centro degli sforzi di almeno la prima parte di stagione. L’obiettivo è quello di confermarsi in campionato ma soprattutto di far meglio rispetto alla scorsa annata in Europa, vista l’importanza delle prove in Bcl anche nella off-season, come testimoniato dalle parole del coach dei sassaresi (qui per leggerle) e Chris Dowe (qui le dichiarazioni della guardia ex Prometey). Per farlo la Dinamo ha costruito un percorso di amichevoli di alto livello e che a Cagliari vedrà l’arrivo di due squadre che anche nella prossima stagione prenderanno parte all’Eurolega, anche se con ambizioni diverse. Da una parte l’Olimpia Milano di Ettore Messina campione d’Italia in carica, che con l’arrivo anche di Voigtmann sotto i tabelloni si candida almeno a lottare per le Final Four della massima competizione europea. Dall’altra il Panathinaikos, andato incontro a diversi cambiamenti ma che ha vinto il campionato greco nel 2021 e che in bacheca vanta proprio sei titoli di Euroleague. Proprio i greci saranno gli avversari dei biancoblù nella semifinale del torneo cagliaritano, sabato 10 alle 20.30, dopo che il torneo sarà aperto dalla sfida tra Milano e Varese, squadra che sarà la prima avversaria in campionato proprio della Dinamo.
Rifondazione
La formazione ateniese ha iniziato un nuovo corso, a partire dalla panchina dove quest’anno ci sarà l’ex coach dello Stella Rossa Belgrado Dejan Radonjic. A Cagliari non ci saranno Papagiannis e Grigonis, il primo impegnato con la nazionale ellenica, il secondo – nuovo acquisto nel reparto piccoli – con la Lituania, nazionale che tra le sue fila per la prima volta dopo diverso tempo non vede la presenza di Eimantas Bendzius, che ha deciso di lasciare spazio ai più giovani. I greci arriveranno però sull’Isola con un roster quasi al completo, rinforzato dall’arrivo di giocatori come Andrew Andrews, protagonista nel Bursaspor finalista di Eurocup nella scorsa stagione, e Derrick Williams, ala con diversa esperienza in Nba e protagonista in Europa con la maglia di Bayern Monaco, Valencia e Maccabi Tel Aviv. Senza poi sottovalutare il ritorno di Georgios Kalaitzakis, prodotto proprio del Pana, rientrato dopo una breve esperienza in Nba tra Pacers e Thunders.
Lato sassarese
Le prime partite di Oristano hanno dato i primi segnali su una Dinamo che cambierà rispetto a quella della passata stagione sotto alcuni punti di vista. La presenza di un giocatore come Onuaku al centro dell’area consentirà ai biancoblù di avere un porto sicuro anche nel pitturato, in grado però anche di ribaltare il lato e armare la mano di una batteria di tiratori affidabile. Mentre sul versante piccoli Dowe ha fatto intravedere carattere, qualità e fisicità . Un elemento quest’ultimo di cui Sassari approfitterà sicuramente, con situazioni di post basso che potrebbero essere giocate spesso dall’ex Prometey. L’assenza di Jamal Jones e Gerald Robinson per fastidi fisici nel torneo giocato nel weekend del 3 e 4 settembre lascia aperti ancora degli interrogativi. Tuttavia, l’impressione è quella che Robinson potrebbe non tardare a trovare la giusta intesa con un lungo dalle caratteristiche dell’ex Rockets e che Jones potrebbe essere davvero quel tiratore – ma anche difensore – in grado di alzare il livello della squadra con determinate spaziature offensive. Resta però da capire se i due recupereranno in tempo per il torneo del capoluogo, arrivato nel frattempo alla dodicesima edizione. Un appuntamento fisso che nella scorsa stagione aveva fatto già riempire il palazzetto di Via Rockfeller e che anche in questo finale di estate promette di riavvicinare diversi appassionati alla squadra sassarese e al basket di alto livello.
Matteo Cardia














