Atteggiamento sbagliato, prestazione non all’altezza di un esordio casalingo in campionato e tanti errori evitabili. Un sunto delle parole del coach della Dinamo Sassari Nenad Markovic nella sala stampa del PalaSerradimigni al termine del match perso per 86-97 contro Scafati. Segnali che vanno in controtendenza con lo spirito che vuole il tecnico biancoblù dai suoi e quello richiesto dalla società durante questa estate. L’impatto del Banco con la LBA non è stato dei migliori, complice la pressione del dover giocare per la prima volta di fronte al proprio pubblico, ma anche dovuto al fatto che alcuni interpreti del quintetto titolare del Banco, chiamati a essere da traino per i sassaresi, devono prendere le misure con il campionato italiano.
Ambientamento
Una premessa banale, ma allo stesso tempo doverosa: quella giocata contro Scafati è solo la prima gara di campionato, un primo test in cui è impossibile tirare le somme di ciò che realmente è e sarà questa Dinamo. Più che utile, invece, per capire quella che dovrà essere la strada da percorrere nella massima competizione nazionale. Un approccio alla LBA che ha mandato diversi segnali contrastanti rispetto a quanto visto non solo durante la pre-season ma anche nella semifinale dei Qualifiers di BCL contro la Juventus Utena (vinta dai sardi 77-73). A partire dalla prestazione di Bibbins, con il play americano che alla sua prima nel campionato italiano non ha brillato come in occasione del torneo di Sarajevo. Misure da prendere il prima possibile specie perché, come visto anche nella finale di Antalya contro Bonn e nel match del 28 settembre contro Scafati, senza il vero Bibbins la Dinamo ha tutto un altro volto. Tanto lavoro da fare non solo per l’ex Nanterre, ma anche per Renfro e Fobbs, con i due apparsi quelli più in difficoltà nelle varie gare ufficiali giocate dal Banco in queste prime uscite della nuova annata, sia in termini di ambientamento ma anche alla voce personalità.
Atteggiamento
Da un lato l’ambientamento dei tre americani a una nuova avventura, dall’altro il differente atteggiamento che i ragazzi di Markovic dovranno essere bravi a mettere sul parquet in vista della sfida contro Milano. Una di quelle gare in cui il favore del pronostico verte tutto in favore delle Scarpette Rosse, ma che in passato (in particolare nei playoff Scudetto) ha regalato sia grandi emozioni che, allo stesso tempo, diverse delusioni che giocoforza hanno reso la gara contro i lombardi una delle più sentite dalla piazza sassarese. Quella in casa dell’Olimpia per i sassaresi sarà l’occasione giusta per chiamare riscatto, soprattutto in termini di atteggiamento dopo la poco convincente prestazione contro Scafati. Una partita in cui la voglia di rivalsa potrà essere decisiva contro una Milano ancora in costruzione, con Messina che ha perso diverse pedine importanti del proprio scacchiere quali Hines e Melli. Una formazione in cerca della propria identità, come dimostrato anche nella sfida persa nella serata di oggi 3 ottobre contro Monaco per 93-80 in EuroLega. Una sfida da Dinamo in cui grinta e carattere possono avere la meglio contro qualità degli avversari e pronostico sulla carta sfavorevole.
Andrea Olmeo
